Lucaweb Posted July 13, 2008 Share Posted July 13, 2008 di Giuseppe Sciascia Adesso arriva pure l'ufficialità di Delonte Holland alla Virtus Bologna. Avevamo anticipato sabato scorso l'addio dell'americano a Varose nonostante una ragguardevole offerta di Gianni Chiapparo il quale, proprio ieri mattina, ha avuto comunicazione della firma del contratto triennale di Delonte a Bologna da parte dell'agente italiano del giocatore. Esito, si diceva, annunciato di una trattativa "impari" tra la Cimberio e la società del presidente Sabatini, soprattutto per la possibilità offerta a Holland di misurarsi con il livello dell' Eurolega, obiettivo ribadito più volte dal giocatore su queste colonne. Ciò non toglie che il dirigente varesino sia rimasto amareggiato dalla sua vana volata, avendo osato sperare, peraltro da tempo, nella riconferma del capocannoniere biancorosso: «Per certi versi me lo aspettavo: Delonte mai aveva fatto mistero della sua volontà di giocare in una squadra di Eurolega. Rispetto la sua scelta, però un po' tutti, e io in prima battuta, ci tenevamo a rivederlo a Varese considerandolo come un notevole valore aggiunto per la squadra in fase di allestimento. Sapevo che sarebbe stato difficile confermarlo ma in cuor mio un po' ci speravo: mi resta un po' di amarezza per la scelta di andare a Bologna per molti soldi in meno di quelli che gli abbiamo offerto. Fino a venerdì sera ci credevo ancora. Ero convinto che la serenità dell'ambiente varesino potesse essere beneaugurante vieppiù per la sua crescita; poi probabilmente le condizioni sono cambiate ma noi abbiamo la coscienza a posto avendo fatto il massimo per trattenerlo. Con la cifra che abbiamo proposto a Delonte, potremmo ora prendere due giocatori». L'amministratore delegato biancorosso invita, dunque, alla calma vista la delicatezza delle scelte da effettuare per completare il puzzle, quindi paventando la possibilità di cominciare la stagione con qualche pedina ancora da inserire in occasione del raduno del 16 agosto: «Per completare l'organico servono due giocatori di valore elevato e che si incastrino nel modo giusto con gli elementi già a disposizione. La scelta è sicuramente cruciale e per questa ragione va effettuata nei modi e nei tempi giusti, aspettando che le squadre di Eurolega facciano le loro scelte e che si definisca l'elenco degli invitati ai Training Camp della NBA: non bisogna farsi condizionare dalla fretta né dal valore degli eventuali "nomi" proposti, soprattutto per il discorso dell'ala piccola vedremo un ventaglio di possibilità, magari chiedendo agli allenatori di aspettare qualche giorno dopo l'inizio della preparazione» A me piacerebbe un giocatore con caratteristiche simili a quelle di Tyrone Nesby». E mentre l'opera di raccolta risorse procede col vento in poppa (concluso anche l'accordo con l'Ubi, che affiancherà la Far come "marchio accessorio" sulle maglie biancorosse a supporto del main sponsor Cimberio), sembra entrare nel vivo l'operazione per la scelta del lungo da affiancare al trio Galanda- De Pol-Fernandez. In attesa dei summit dei prossimi giorni con il neo-coach biancorosso, Chiapparo ribadisce la scelta di "filosofia tecnica" al fine di puntare su un giocatore dalle caratteristiche prevalentemente frontali anziché su un uomo d'area, anche se la pregiudiziale della scelta sarà determinata dalla rapidità di piedi del giocatore che dovrà saper lavorare in difesa anche lontano da canestro: «Nei prossimi giorni mi confronterò con Oioli e Mrsic, poi decideremo quale strada scegliere. Certo non essendoci più Holland deve essere modificato anche il progetto tattico che stavano costruendo: la cosa importante è quella di scegliere un giocatore con tanti punti nelle mani. E se consideriamo la duttilità di Boscagin e di Hafnar potremmo anche puntare su una guardia. La cosa fondamentale è che il lungo, sul quale punteremo, dovrà poter marcare efficacemente i numeri 4 avversari, sposando l'idea di Mrsic di avvalersi di un giocatore dinamico più che di un omone d'area. Sotto questo aspetto abbiamo parlato del macedone Gecevski ma è oggettivamente troppo simile a Galanda; Davison è un giocatore che apprezzo ma voglio parlarne di persona con Veljko e ragionare con lui sulla possibilità che faccia al caso nostro. Ma abbiamo altre piste da valutare». Link to comment Share on other sites More sharing options...
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