Lucaweb Posted July 13, 2008 Share Posted July 13, 2008 di Giuseppe Sciascia Sarà Julius Hodge l'uomo-simbolo della Cimberio versione 2007/2008? Le aspettative della società nei confronti del sostituto di Delonte Holland sono molto elevate, considerando comunque il notevole "pedigree" che accompagna in Italia l'ex prima scelta dei Denver Nuggets, stella di valore assoluto a livello universitario a North Carolina State pur senza "sfondare" tra i professionisti della NBA. A sottolineare il notevole "peso specifico" che l'ala di Harlem dovrà avere per i destini della nuova Varese è il direttore sportivo Mario Oioli: «Siamo stati sicuramente bravi a portare a Varese un giocatore che solo due anni fa era stato il ventesimo assoluto del primo giro del draft NBA. Da Hodge ci aspettiamo molto in termini di contributo generale, non solo in termini di punti ma anche di rimbalzi ed assist. Rispetto ad Holland, si tratta di un giocatore fisicamente meno potente ma più agile e creativo con la palla in mano; senza dubbio è un giocatore che fa punti ma non disdegna di coinvolgere i compagni e nelle stagioni a North Carolina State godeva fama di essere un giocatore carismatico e di personalità dentro e fuori dal campo». Al nuovo americano di Varese calza a pennello l'identikit che Veljko Mrsic aveva disegnato dopo l'addio alla maglia biancorossa di Delonte Holland: come nel caso dell'arrivo di Melvin, il nuovo coach della Cimberio è stato assecondato appieno nella sua richiesta tecnica... «Hodge corrisponde esattamente alla tipologia del giocatore versatile e bravo con la palla in mano che Mrsic ci aveva richiesto - conferma il d.s. della Cimberio - Non è una guardia pura, ma di giocatori che escono dai blocchi o tirano piedi per terra ne avevamo già; Julius invece è molto bravo nell'uno contro uno e nel gioco in campo aperto, creando spazi per gli scarichi e subendo molti falli che gli valgono tante possibilità in lunetta. In generale si tratta di un giocatore di assoluto talento con la palla in mano; certo non è uno specialista nel tiro da fuori, per cui il gesto tecnico è un po' meccanico, ma al college aveva medie discrete e probabilmente si tratterà anche di riprendere fiducia in questo aspetto del gioco». E Oioli fuga immediatamente i dubbi relativi all'aspetto caratteriale di Hodge, spiegando le motivazioni che hanno portato l'atleta del 1983 alla scelta di Varese: «Abbiamo preso informazioni negli Stati Uniti contattando molti addetti ai lavori tra allenatori, scout e g.m. e il parere sulle qualità del giocatore è stato unanimemente positivo - racconta il dirigente biancorosso - Tutti ci hanno parlato di un bravo ragazzo che in campo dà sempre il massimo; nella NBA ha avuto due stagioni anonime e sicuramente la sua esperienza al massimo livello professionistico è stata negativa, perchè a Denver era stato fortemente voluto dal g.m. Vandeweghe contro il volere dell'allenatore Karl che poi lo ha impiegato poco e ceduto in fretta; poi la vicenda della sparatoria lo ha frenato per 6 mesi anche se successivamente è rientrato senza accusare alcun tipo di problema fisico ulteriore. Se ha scelto Varese è perchè evidentemente ha ricevuto rassicurazioni sulla possibilità di ripartire da questa tappa per ricrearsi un certo tipo di carriera in Europa». Infine il direttore sportivo della Cimberio sancisce la definitiva chiusura della campagna acquisti estiva, rimandando ulteriori discorsi di mercato ad eventuali necessità che dovessero manifestarsi in corso d'opera: «L'arrivo di Hodge completa l'organico che giovedì, nazionali a parte, si radunerà agli ordini di Mrsic - conferma Oioli - Continueremo comunque a valutare quel che offre il mercato, specialmente per quanto riguarda l'aspetto dei lunghi giovani di area europea. Con gli innesti di Passera e Boscagin più due americani di valore come Melvin e Hodge e contando anche Mladjan l'organico mi sembra competitivo; se poi dovessimo renderci conto che serviranno ulteriori innesti abbiamo ancora due visti "di riserva", ma al momento l'impronta della squadra è questa, e più che pensare a quel che potrebbe mancare ritengo opportuno dare fiducia all'organico attuale valutandolo comunque nelle prime uscite stagionali». Giuseppe Sciascia Link to comment Share on other sites More sharing options...
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