Lucaweb Posted July 13, 2008 Share Posted July 13, 2008 di Giuseppe Sciascia Valutazioni di fine campagna acquisti a "ruota libera" con Gianni Chiapparo: l’amministratore delegato della Pallacanestro Varese si dichiara soddisfatto del mercato biancorosso, in attesa dei primi riscontri del campo riguardo al lavoro di costruzione dell’organico terminato - almeno per il momento - con l’arrivo di Julius Hodge. «Sulla carta i giocatori si incastrano bene tra loro, ora c’è da trovare la giusta chimica a livello caratteriale come accadde lo scorso anno - spiega il dirigente biancorosso - L’aspetto positivo riguarda la solidità sulla quale può già contare il nostro gruppo con i reduci dello scorso anno e due ragazzi validi sia sotto il punto di vista tecnico che umano come Passera e Boscagin. Su questo nucleo dovremo inserire due giocatori americani di sicuro valore: Melvin può darci rimbalzi e punti dentro l’area, colmando in parte il gap di punti che mancano dalla stagione passata. Hodge invece è un giocatore che sa fara tante cose, diverso da Holland e a mio avviso più completo di Delonte». Il dirigente della Cimberio si sofferma proprio sull’ultimo arrivato in casa varesina, sottolineando il potenziale tecnico a disposizione del secondo americano biancorosso: «Serviva un all around e Julius risponde esattamente a questo tipo di esigenza - afferma Chiapparo - Probabilmente per la NBA è troppo poco specialista ma sa fare tante cose che nel nostro campionato servono alla grande: nella NBDL ha giocato anche il playmaker e credo possa occupare tutti e tre i ruoli del reparto esterni. Poi è ovvio che andrà integrato nel resto del gruppo, ma nel complesso siamo contenti di questa scelta, soprattutto alla luce del rapporto tra prezzo e valore del giocatore». Chiapparo non concorda invece con chi pensa ad una Varese legata a filo doppio alla necessità di produrre punti in quantità da parte del duo Hodge-Melvin: «La forza della nostra squadra dovrà essere nel valore del gruppo anche in campo e non solo in spogliatoio - è il parere dell’AD della Cimberio - A mio avviso almeno 7-8 giocatori possono arrivare alla doppia cifra media garantendoci un fatturato offensivo superiore agli 80 punti anche alla luce di un basket più "frizzante" rispetto a quello delle annate precedenti. Gente che sa giocare ce n’è in abbondanza in questo gruppo, toccherà allo staff tecnico riuscire a "compattarli"; per quanto riguarda il mercato vedremo se e cosa potrà servire dopo le prime uscite, altrimenti valuteremo situazioni prevalentemente in ottica futura, cercando sul mercato europeo dei giovani lunghi che nel giro di un paio d’anni possano essere protagonisti per "svecchiare" il nostro reparto in ottica futura». Varese radicalmente mutata nella filosofia di gioco...ma non nelle prospettive di classifica secondo l’AD biancorosso: «Certamente la Cimberio 2007/2008 è una squadra molto diversa dalla Whirlpool 2006/2007, ma è molto difficile dire ora se abbiamo migliorato o peggiorato l’organico - afferma Chiapparo - L’auspicio è quello di mantenere lo rendimento dello scorso anno, quando siamo sempre stati tra le prime otto della classifica ed alla fine abbiamo raggiunto il traguardo playoff. Poi ovviamente molto dipenderà anche dal valore delle altre: nella stagione passata le situazioni negative di Treviso e Fortitudo ci hanno aiutato. Realisticamente il nostro obiettivo è quello di puntare ai playoff contando su una identità di gioco che esalti le caratteristiche del nostro organico e su un ambiente già consolidato dal lavoro dell’anno scorso; molte avversarie dovranno prima fare gruppo, e poi vedere quanti di questi gruppi diventeranno squadre...». E il credito tutto sommato relativo di cui Varese sembra godere in sede di pronostici prestagionali non spaventa comunque Chiapparo: «Al momento attuale non siamo molto considerati, ma tutto sommato preferisco così: meglio partire dalle retrovie e sorprendere che avere i riflettori puntati addosso - commenta il dirigente della Cimberio - La nostra filosofia è stata quella di puntare su un nucleo che lo scorso anno aveva garantito un certo standard di qualità e serietà nel lavoro in palestra, inserendo almeno per adesso due americani di elevato valore tecnico. Sotto questo aspetto va dato il giusto merito a Mario Oioli per l’ottimo lavoro svolto quest’estate sul mercato extracomunitario, inquadrando due elementi che rispondono alla perfezione alle richieste fatte dall’allenatore: dimostrazione pratica della massima disponibilità da parte della società di supportare il nuovo staff tecnico, secondo il principio di un lavoro di gruppo da parte dello staff che piace al presidente Claudio Castiglioni». Link to comment Share on other sites More sharing options...
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