Lucaweb Posted July 13, 2008 Share Posted July 13, 2008 di Giancarlo Pigionatti Il precampionato assomiglia molto a un banchetto di nozze: baci e abbracci per un’unione da futuro radioso. Entusiasmo per le squadre e i loro interpreti. Come l’evviva agli sposi, anche se già c’è un amico o un’amica che aspetta a casa. La realtà è dura: capita che la coppia scoppi: altro che amore eterno, l’armonia finisce a pezzi. Qualche cosa di simile succede ai club di calcio e di basket che, d’estate, fanno sognare e, ai primi freddi, cacciano gli allenatori mentre sugli spalti si invitano i propri beniamini ad andare a lavorare. Keep cool! Restiamo freddi, potendocelo permettere, lasciando ai tifosi la loro vocazione, sennò non sarebbero tali. La Cimberio è fatta, magari non finita ma questo organico comincia il campionato con il solito profilo d’un club che, per l’effetto del suo vecchio blasone, vuol essere competitivo, almeno per i play off, fuori dei quali si ritroverebbe nella mediocrità. Gli interrogativi sul suo potenziale tecnico e fisico, al confronto con le sue avversarie sul campo, si intrecciano sino a sprecarsi ma ancora mancano diverse settimane dall’inizio del campionato. Si può chiosare sui singoli (soprattutto sui nuovi biancorossi) e sulle capacità di un allenatore al debutto, alle nostre latitudini, pure agli albori della sua carriera, quindi su possibili raffronti tra Cimberio e Whirlpool, per dire di punti nelle mani di media a gara persi e acquisibili, di centimetri e muscoli di ieri e di oggi, proprio per buttar lì un giudizio all’ingrosso. Oggi Varese, con cinque cestisti da valutare al nostro cambio..., più una panchina (quella dei tecnici) nuova di pacca, ci sembra più una squadra in cerca di un riassestamento in chiave futura (anche per i giovani che sta "saggiando" e prospettando) che, d’ambizioni d’attualità, pur puntando a una stagione di belle scoperte e di onorevoli risultati. La Cimberio, con soli due americani e un impianto di valore discreto e affiatabile, grazie anche a un organico lungo (roba da vecchi campionati), potrebbe soffrire negli esterni (senza marpioni) e sotto i tabelloni, laddove la penuria di muscoli (per altezza) non le assicura un sicuro balzo di rendimento rispetto a una Whirlpool penultima alla voce rimbalzi, ancorché settima od ottava (visto il caso Benetton) nella classifica finale. Già, ma tra gli esterni bisogna collocare Julius Hodge, l’uomo di una possibile provvidenza, da conoscere sui nostri campi per conoscere la sua verità. «Ma chi è Hodge? Non ho mai sentito il suo nome. Non lo conosco ma è una mia lacuna visti i suoi trascorsi negli Usa, soprattutto ai tempi dell’Università, tali da elevarlo a una prima scelta NBA», osserva pacifico Carlo Recalcati, di passaggio a Varese con la sua attesissima e talentuosa Nazionale. «Sicuramente questo Hodge sarà la vera chiave della stagione della Cimberio, se l’americano manterrà le premesse e se avrà potenti motivazioni, attendibili dopo un mezzo fallimento Nba. In questo caso la squadra ne beneficerà e lotterà per i play off», la valutazione di Recalcati è sincera al di là di dare l’impressione d’un tutto e di un niente. Dunque, siamo di fronte a una Cimberio sospesa nel limbo dei giudizi, almeno di quelli più accattivanti ed entusiastici, almeno dalle nostre parti, il che non raffredda la corsa ai botteghini per gli abbonamenti, avendo i tifosi tante novità da scoprire. Adesso Varese è annoverabile tra l’ottavo e il dodicesimo posto e questo ci sembra un giudizio moderato e ragionevole, seppur opinabile, anzi suscettibile di variabili in positivo, legate all’ambientamento dei nuovi biancorossi, alla crescita dei giovani e all’attesa leadership di Hodge. E, ovviamente, ai possibili potenziali di molte squadre, al di là del nome che portano addosso. Infine il... principio. Cioè Veljko Mrsic, vale a dire il manico. Che è il benvenuto, non solo per la sua splendida metà e consorte, avendo tutte le virtù per diventare un grande allenatore, certo è che egli dipenderà dalle qualità intrinseche della squadra. Non tema nei momentacci : capri espiatori, alla Magnano, ne abbiamo fin sopra i capelli. Mrsic, che guadagna un quarto del suo predecessore, tiene innanzitutto ad affermarsi e ciò gli fa molto onore. «Prima bisogna dimostrare d’essere capaci, dopo di che vengono i soldi», questo è l’onesto e ammirevole Mrsic, da seguire con fiducia, al di là dell’affetto per l'uomo della Stella ma quella è un’altra storia. Il croato vanta due anni di contratto garantiti e, sino alla sua scadenza, sarà il tecnico di Varese, non ci saranno contestazioni che tengano; un allenatore vale l’altro in determinate squadre. E Mrsic è pure un grande predestinato. «Condivido il giudizio se è vero che Veljko ha sempre ragionato da allenatore in campo, quando era un atleta. Io, per esempio - spiega Recalcati -, mai pensai, da giocatore, di fare questo mestiere. Già il suo modo d’essere in campo, pulito ed essenziale, capace com’era di leggere ogni situazioni di gioco, anche la più perfida, quindi di porsi al servizio dei compagni oppure diventare protagonista se ve ne fosse stato bisogno, lo propone come tecnico preparato e credibile. Più semplicemente egli, al di là della sua breve esperienza, dovrà capire che cosa potrà fare questo o quel giocatore in determinate situazioni». Sicuramente non dovrà cercare con il lanternino un altro Mrsic... «Questo è un consiglio che valse per me e che faccio a Veljko affinché sia attento a non commettere l’errore di raffrontare i giocatori a disposizione con la propria capacità di esprimersi che aveva in dote sul camp. Non troverà infatti tutti i suoi uomini pronti a cogliere al volo le situazioni che si consumeranno in un dato momento di una sfida. Mrsic dovrà allora dimenticare se stesso pur continuando, come come allora, a leggere... avversari e gare. E poi dovrà avere fortuna». E dipenderà dalla squadra che, se troverà qualche inciampo, dovrà essere potenziata, così ha promesso Gianni Chiapparo, al di là di un lungo prospetto europeo, da assicurarsi per un futuro appena cominciato Link to comment Share on other sites More sharing options...
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