Lucaweb Posted July 14, 2008 Share Posted July 14, 2008 (G.S.) - Ha certamente le idee chiare prima ancora di sbarcare in Italia Romel Beck, il tiratore messicano che da mercoledì si aggregherà al gruppo biancorosso dopo l'esito positivo della "telenovela" legata al visto. «Ho scelto di giocare la prossima stagione nelle file della Cimberio perché sono convinto che sia il passo giusto per la mia carriera»: così si è espresso l’atleta del 1982 alla stampa messicana alla vigilia di partire alla volta di Varese, dove è atteso per la tarda serata di domani. «Dopo il Torneo delle Americhe cinque squadre NBA hanno espresso interesse nei miei confronti, ma giocare in una lega importante e competitiva come quella italiana aggiungerà sicuramente esperienza e solidità al mio gioco» è il parere del giocatore nato in Messico ma residente a Los Angeles dall’età di 9 anni e di scuola tecnica interamente statunitense (Junior College nella sua città, poi terzo e quarto anno di università a UNLV). Dopo gli "eroismi" del torneo di Las Vegas - comunque giusto dare credito al "fiuto" della società biancorossa che aveva "firmato" Beck prima della manifestazione pamericana - che l’atleta del 1982 ha chiuso a 20,3 punti di media, in particolare sono state Cleveland ed Orlando ad esprimere interesse per il giocatore messicano, che non ha smesso di sognare la NBA: «Dopo la stagione di Varese tenterò certamente la carta dei "pro" giocando le Summer Leagues». Inevitabile anche il "collegamento storico" tra Beck ed il suo connazionale Manuel Raga, l’indimenticabile campione che tra il 1968 e il 1974 fu tra i protagonisti assoluti dell’epopea della grande Ignis (nel suo "pàlmares" personale ci sono tre scudetti, tre Coppe Italia, tre Coppe Campioni e due Coppe Intercontinentali oltre ad un posto nella Hall of Fame creata dalla società in occasione del sessantennale dalla fondazione del club). Del tutto impensabile un paragone tra i due giocatori, l’utilità di Beck nell’economia del roster varesino risiede soprattutto nelle sue qualità balistiche (40% da 3 a Las Vegas, 39% nei due anni a UNLV). «Qualche mano calda nel roster ce l’abbiamo già contando soprattutto Capin, ma anche i vari Galanda, De Pol, Fernandez e Melvin - afferma l’AD Gianni Chiapparo - Le qualità balistiche di Romel compensano prevalentemente il brutto tiro da fuori di Hodge, che però è un giocatore capace di rendersi utile in tanti modi, soprattutto nel penetrare e scaricare. Se poi dal perimetro questa gente la mette dentro, diventeremo una squadra interessante...». Link to comment Share on other sites More sharing options...
Recommended Posts