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Se arrivasse Jerald Fitch


Lucaweb

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di GIANCARLO PIGIONATTI

Bisognerebbe togliere molta polvere dal tempo per rivivere una di quelle sfide che hanno fatto grande la storia. Alle spalle sono 155 i derby tra Varese e Milano, come sentirli tutti, viste le due squadre, appesantite e malandate. E, se la classifica è uno specchio d’identità, l’Armani Jeans sembra una scellerata accozzaglia di valori mentre la Cimberio un covo di mediocrità. Nemmeno l’orario aiuta, almeno nella cornice, ancorché delusione e paura affollano i cuori delle tifoserie: oggi il Forum di Assago, se giudicassimo sin qui le esibizioni delle due squadre, potrebbe assomigliare a una casa di fantasmi o a una grande bottega degli orrori. In confidenza Mrsic e Caja, al di là delle loro dichiarazioni di maniera (che spargono serenità), si danno appuntamento in un mezzogiorno dei morti viventi, augurandosi ciascuno la propria resurrezione. Un miracolo a Milano è sicuro, resta da capire e vedere per chi: Cimberio o Armani?.

Risuscitare i morti è una specialità di Varese, se dovesse accadere, siamo preparati e, stavolta, anche per oggettivi limiti fisici ed evidenti fragilità tecniche, soprattutto, al confronto con un’Armani che, afflitta dalle stesse tribolazioni per rendimento e classifica, si ritrova, tuttavia, con diverse, se non opposte fonti di guai. Il che non cambia la figuraccia, pure più costosa. Milano possiede muscoli e qualità non senza effetti collaterali, basti pensare al suo potenziale come a un potente farmaco che, mal dosato o abusato, fa malissimo. L’Armani, quest’estate, nonostante le figuracce azzurre, pure d’un Bulleri fuori giri, puntò tutto nel ruolo di leader e regista sull’atleta toscano, commettendo il più marchiano degli errori, affiancandogli peraltro una scheggina impazzita come Gadson con il risultato di spericolate scorribande in area. Chi ha sessant’anni può ricordare il Musichiere, un programma musicale a premi: vinceva chi arrivava primo, dopo alcuni metri di corsa, per prenotarsi la risposta. Bulleri e Gadson sembrano fare a gara in penetrazioni o tiri lasciando la squadra senza un gioco né equilibri. Milano avrebbe avuto bisogno di un Bonora più giovane in regia ed ora aspetta Booker. Poi c’è il resto del panorama nel quale Gallinari deve recuperare il tempo perduto per infortunio, sicchè bastano il giovane talento, l’enorme Watson (se servito) e Vukcevic per fare come gli Orazi. Naturalmente Bulleri ha classe, quindi la sua imprevedibilità è da tenere in considerazione. Varese battuta in partenza? No. Mai dire mai. La squadra è quella che è: diversamente da Milano possiede linearità e passionalità ma le sue proprietà non garantiscono una copertura... Invero modesti sono alcuni degli elementi sui quali la società puntò quest’estate licenziando ogni sano realismo e la squadra, una volta in campo, s’è ritrovata con più punti interrogativi che punti nelle mani. E gli ultimi arrivati non hanno fatto nulla o quasi per ritoccare le capacità del collettivo, tant’è che Babrauskas, un ipotetico rinforzo, era seguito da Sergio Scariolo. Però... No, ma interessata era la seconda squadra di Malaga che gioca nella terza Lega spagnola, come dire la B1 italiana. Chiedere a Sergio per credere. Beck è bravino ma, preso come tiratore, esita dal perimetro, anche quando è libero di sparare. Poi ci si è messa di traverso anche un po’ di sfortuna, appiedando Capin, come dire che quando piove, qui adesso grandina. Nel derby di oggi ci sarebbe voluto Skelin con Galanda (grande ex) e Capin in efficienza fisica, avremmo proprio voluto vedere Milano, comunque da assalire nei suoi tempestosi equivoci. Tutte e due ultime in classifica, l’Armani pretende i favori del pronostico e Cimberio la parte di una sfidante di carattere.

Certo è che Mrsic, per una serie di accidenti, deve inventarsi quintetti e tattiche, con ala piccola nel team di partenza, un altro orgoglioso ex come De Pol (nella foto) e Beck nel ruolo di guardia. Nel frattempo Gianni Chiapparo, versione "ravveduto e corretto", sta pensando a un altro "usato sicuro" per battere seriamente i foschi scenari d’un campionato spaventoso. In gioco c’è Varese, da salvare e rilanciare. Il centrone è arrivato, ora manca un atleta potente e di talento, con punti sicuri nelle mani: gli appelli, su queste colonne, stanno trovando una risposta concreta. Il club biancorosso, a quanto pare, sta cercando quanto di meglio si possa trovare di questi tempi, come ad esempio l’americano Gerald Fitch che ha trascorsi in Croazia e in Turchia (19.6 punti a gara l’anno scorso nel Galatasaray), si tratta di un play-guardia, seppur "problematico" ma di valore, come s’auspicava e come vorrebbe Mrsic. Nella lista degli interessi dovrebbe figurare anche il portoricano Guillermo Diaz (14 punti a gara in Grecia). Certo è che se arrivasse Gerald, il cammino di Varese potrebbe decisamente cambiare ritmo. Ora però c’è un derby da onorare.

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