Lucaweb Posted July 17, 2008 Share Posted July 17, 2008 di Antonio Franzi Serve un grande sforzo di ottimismo per pensare - da un ultimo posto in classifica mai così opprimente, forse neppure nella stagione della retrocessione in quell'infausto campionato 91/92 segnato dal talento "inutile" di Theus - a un futuro che sia non caratterizzato dall'ansia e dalla paura. Le stesse condizioni che al cospetto di Avellino, buona squadra ma soprattutto un gruppo che il mini-play "tutto fosforo" Green ha saputo gestire al meglio, hanno letteralmente attanagliato il quintetto di partenza di casa Cimberio: attenzione, non un solo giocatore, bensì tutti e cinque quelli schierati da coach Mrsic! E' lì, in quelle battute iniziali fatte di palle perse malamente, di tiri eseguiti senza convinzione, di spazi vuoti colpevolmente lasciati alle scorribande avversarie che sta il succo di un'ennesima sconfitta: la quarta consecutiva e, soprattutto, la seconda di fila al cospetto del pubblico di Masnago. Manca del talento, questo è assodato e si sta lavorando dietro la scrivania per rimediare alle falle aperte dai fallimenti dei due giocatori chiave: sì, l'ormai dimenticato Hodge e il pulcino Melvin mai capace di uscire dal guscio dove l'ha nascosto una fragilità psicologica francamente inaspettata. Eppure, al di là del dato tecnico, a far arrabbiare anche il trio in panchina - e tanto di più gli appassionati che dalle gradinate sono apparsi in qualche momento perfino spaventati e silenti di fronte a tanta impotenza - è stato l'approccio al match. Inutile, poi, correre ai ripari con il buon Skelin, uno che sa come rendersi utile dentro l'area colorata, e con la verve di Passera oltre che con un Beck specializzatosi nel segnar punti a partita ormai compromessa. Giocare ad handicap una volta si può (ricordale l'ultima vittoria? quella con la Fortitudo targata Upim). Ma solo una volta, appunto. Link to comment Share on other sites More sharing options...
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