Lucaweb Posted July 17, 2008 Share Posted July 17, 2008 di Massimo Turconi «Una par tita, quella di Varese, da prendere con le molle. Un match, quello che giocheremo a Masnago, che scotterà più del fuoco». Nella parole di Stefano Pino Sacripanti avverti tutta la delicatezza e anche due palate di timore per una gara che il coach della Spar Scavolini Pesaro teme in modo particolare e, nel descriverla, non usa particolari perifrasi. «E’ un appuntamento che temiamo molto sia per le nostre condizioni sia, soprattutto, per quelle della Cimberio che - dice Sacripanti -, come tutte le squadre ferite e incattivite dalla situazione generale - classifica, contestazioni varie, malumore diffuso -, è pronta a una reazione feroce. Una reazione che, in parte, ho già visto domenica scorsa contro Avellino (il tecnico della Scavolini era presente al PalaIgnis ndr) e mi aspetto, ancora più massiccia domani pomeriggio perché, con una classifica del genere, Varese adesso è veramente con le spalle al muro e farà di tutto per uscirne viva». - Da lontano, quale idea si è fatto a proposito della Cimberio? «Ed è bene precisare il concetto “da lontano” perché - spiega il tecnico protagonista di tante buonissime stagioni a Cantù -, vedere una squadra una volta dal vivo e diverse volte in cassetta non rappresenta un dato sufficiente per costruire un pensiero intorno ad un gruppo. Posso, è vero, fare dei rilievi tecnici, ma mi tengo alla larga da quelli psicologici o motivazionali. Per esempio, contro Avellino, e limitatamente al primo tempo, ho visto una squadra impacciata, titubante, a tratti insicura. Tutti aspetti, ne converrete, che hanno a che fare più con la testa che con la tecnica. Nei secondi venti minuti invece ho apprezzato una Varese che, decisamente più vivace, attenta e tosta in fase difensiva, ha rimesso il match nei binari ma le è mancato il colpo del k.o. Tutto sommato plausibile avendo di fronte Avellino, ovvero la squadra che, dopo Siena, è in questo momento la più in forma del campionato». - Quindi, “lupi” in grande forma: e voi, come vi presenterete al PalaWhirlpool? «Ahimè, non così in gas come gli irpini - risponde Sacripanti -. La mia squadra ha più di un problema fisico e, oltre all’assenza di Myers, anche Fultz è in forte dubbio e nemmeno Hicks e Podestà stanno granché bene. A conferma, aggiungo che le nostre condizioni fisiche incerte sono anche alla base della sconfitta rimediata sette giorni contro la Fortitudo. Pertanto, dovrò e dovremo cercare di ottimizzare le risorse, pensando a gestire con attenzione minutaggi e rotazioni perché, contro la Cimberio, mi aspetto una partita da battaglia con grande dispendio di energie visto che i varesini, con ogni probabilità, butteranno nel match più di quello hanno». - Quale tipo di partita ha preparato, invece, sotto il profilo tattico? «Anche da questo punto di vista sarà un match durissimo, Varese che ora ha ha aggiunto la forza, i muscoli, il volume di Mate Skelin, ha trovato quella dimensione interna che prima non aveva. Contro Avellino tutti hanno già potuto osservare l’importanza del centro croato nei nuovi meccanismi biancorossi e, credo che, con un settimana in più di lavoro alle spalle, questi aspetti non potranno che migliorare. Quindi, sarò banale, ma prepareremo una partita a tutto campo, senza “battezzare” nessuno né puntare su qualche cosa di specifico perché, in questo momento, la Cimberio è una squadra con diverse rotazioni disponibili. Non a caso ho visto, nelle file varesine, diversi giocatori di “striscia” – Capin e Babrauskas a Milano, Hafnar nel primo tempo e Beck nelle ripresa contro Avellino -, capaci di attivarsi ed essere imprevedibilmente pericolosi, guidati, da un Gek Galanda che, come il buon vino, con gli anni che passano, migliora. Giacomo sarà il pendolo che, come sempre, batterà i rintocchi del gioco Cimberio. Con tutto il rispetto per gli altri ma tutto, nella squadra di Varese, parte da lui. E - conclude l’allenatore di Pesaro -, non parlo solo di tecnica». Link to comment Share on other sites More sharing options...
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