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Due punti da strappare con le unghie e coi denti


Lucaweb

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di GIANCARLO PIGIONATTI

Se Gianfranco Castiglioni, in settimana, ha abbandonato il suo angolo di patron silente e sofferente per far tuonare, nell’intimo stanzone della squadra, una voce rassicurante e motivatrice, evidentemente è il momento di un segnale potente. Come può darlo un padre ai propri figli in difficoltà.

I contenuti potrebbero anche essere triti e ritriti ma la voce, stavolta, è d’un grande tenore. Manca però, e ancora, un "potere forte" tra gli esterni per quell’auspicata differenza potenziale offensiva, anche d’aiuto psicologico a quei biancorossi, sin qui, paralizzati. Non sappiamo se mister X verrà o no, Mrsic è convinto che, una volta cacciato lui, si materializzerà ma il tecnico croato non ha alcuna intenzione di farsi da parte, quindi bisogna battere la crisi con gli uomini che ci sono e ai quali bisogna dare fiducia.

I dubbi restano ma, con altrettanta franchezza, crediamo che Varese sia, tutto sommato, più squadra - seppur modesta - di quelle che se la passano male e i cui talenti confliggono. Certo, per esprimersi, senza pensieri spaventosi, le manca quel qualcuno con punti nelle mani, non avendo colpe di condotta Hafnar, Boscagin, Babrauskas e Beck che, innegabilmente, sono brave persone. Essi, pur spegnendosi come candeline, si battono sempre con ardore e orgoglio, come i lunghi e i play, negarlo è "caccia all’uomo", sicchè vanno sostenuti di fronte a tanto subbuglio interiore. Crediamo piuttosto che essi, senza un’ossessiva pressione, dovendo essere risolutori per forza di cose, renderebbero di più e meglio.

Oggi la Cimberio, non ci sono storie, dovrà superare Pesaro per trovare un barlume nel buio di una notte che inquieta.

Come si osservava per il "centro", e sin dalla vigilia del campionato, quindi con giudizi critici nei confronti della società, affinché prendesse coscienza di un pericolo vero e ne apportasse rimedi, l’ingaggio di Skelin s’è rivelato subito un vero potenziamento, sicchè ora manca un altro sforzo per completare l’opera di riparazione. Un’opera da compiere con determinazione, avendo cognizione della realtà: le analisi forti devono provocare riflessioni serie e serene. Anche i pizzicotti possono fare effetto, se chi li prende, fa di tutto per trasformarli in carezze. Sennò perliamoci addosso, magari per illuderci e compiangerci insieme.

I tifosi, per impegno in soldoni e passione, non meritano sofferenze e delusioni a ruota libera, soprattutto pretende ben altri risultati Gianfranco Castiglioni che, per il bene della pallacanestro di un’intera provincia, si trova a dover coniugare sforzi economici con amarezze. I suoi collaboratori meditino, almeno per l’avvenire. Al signor Cimberio, su cui puntammo una decina di giorni fa, affinché intervenisse con un contributo di mercato, visto che sulle maglie v’è il suo nome, sia propizia ben altra eco.

Siamo idealmente con Galanda quando lancia appelli in nome di un’unità emotiva, a senso unico, per positività, avendo Varese la possibilità di imporre uno stop a una crisi, sin qui, senza fondo.

Oggi a Masnago arriva Pesaro, ebbene prendiamo in considerazione solo un successo, da conquistare con i denti della fame e le unghie dell’orgoglio.

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