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Lo capiscono benissimo, siamo nel 2008 e tutti conoscono certe pratiche e quello che comportano.

Anche Malori, che bellamente dichiara di ammirare Armstrong...alè, avanti un altro.

Ammetto che quella dichiarazione di stima non è piaciuta neppure a me.... ^_^

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Lo capiscono benissimo, siamo nel 2008 e tutti conoscono certe pratiche e quello che comportano.

Anche Malori, che bellamente dichiara di ammirare Armstrong...alè, avanti un altro.

Ammetto che quella dichiarazione di stima non è piaciuta neppure a me.... ^_^

Anch'io ammiro Armstrong e sono anche iscritto alla sua fondazione .

Devo vergognarmi ?

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Anch'io ammiro Armstrong e sono anche iscritto alla sua fondazione .

Devo vergognarmi ?

Non mettermi un tumore e una fondazione a sostegno dei malati, davanti al doping e alla continue frodi che ha perpetrato in carriera.

Non è corretto e nemmeno a tema col discorso.

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Non mettermi un tumore e una fondazione a sostegno dei malati, davanti al doping e alla continue frodi che ha perpetrato in carriera.

Non è corretto e nemmeno a tema col discorso.

Me ne fai un breve resoconto ?

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Me ne fai un breve resoconto ?

Le provette dei vecchi tour sono state conservate e ri-analizzate con i moderni sistemi di tracciabilità del doping, ne è uscito che il signor Lance Armstrong non aveva manco una provetta sana, dimostrando che era 5-6 anni avanti a tutti farmacologicamente.

Il tutto verrà presto insabbiato, a lui non verranno tolte le vittorie e in cambio la sua società andrà a riempire le casse dell'organizzazione francese.

Chiamalo se vuoi patteggiamento.

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Le provette dei vecchi tour sono state conservate e ri-analizzate con i moderni sistemi di tracciabilità del doping, ne è uscito che il signor Lance Armstrong non aveva manco una provetta sana, dimostrando che era 5-6 anni avanti a tutti farmacologicamente.

Il tutto verrà presto insabbiato, a lui non verranno tolte le vittorie e in cambio la sua società andrà a riempire le casse dell'organizzazione francese.

Chiamalo se vuoi patteggiamento.

fonte ?

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fonte ?

Svariate, da BS, ai vari siti online...diciamo tutti tranne la Gazzetta.

x esempio.

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Pierino Gavazzi, lei è il direttore sportivo dell'Amore & Vita-Mc Donald's, la

squadra di Ivano Fanini. È vero che parlando col suo presidente, giorni fa, gli ha detto che i corridori che vogliono vincere il mondiale sono tornati dalla Vuelta una settimana prima per fare il “rifornimento”, che nel gergo ciclistico significa: assumere sostanze dopanti?

“Guardi, facciamo chiarezza. Se il mio presidente mi fa una domanda, io gli dico le cose come stanno: e sono le cose che tutti, nell'ambiente, conoscono. Anche voi giornalisti. Di certo, non mi aspetto che Fanini, il giorno dopo, vada a raccontare quello che gli ho detto ai giornali. In questo senso mi sono sentito un po' tradito”.

- Quindi: Fanini l'ha messa in mezzo, magari scorrettamente, ma non s'è inventato niente...

“No. Ma ripeto, cerchi di capirmi; se il mio presidente mi chiede una cosa sul doping, gli do una risposta; se me la chiede un giornalista, mi spiace ma gliene do un'altra.”.

- Chiariamo una volta per tutte. Quando un addetto ai lavori, come lei, dice che un corridore va a fare il “rifornimento”, significa che va a mangiarsi un panino alla marmellata oppure che va ad assumere farmaci illeciti?

“Su, lo sanno tutti cosa significa, anche voi giornalisti. E comunque il corridore in tutta questa situazione è il meno colpevole: è il ciclismo che lo porta a fare questo. Se vuoi vincere il Giro, o almeno provarci, non puoi farlo a pane e acqua; e se vuoi vincere la Roubaix, o almeno provarci, non puoi farlo a pane e acqua. È impossibile farsi largo in queste corse senza... come dire: aiutarsi. E comunque: perché devo essere io a dire cosa succede nel mondo in cui tutti viviamo? Tutti hanno gli occhi per vedere: voi giornalisti per primi. E se lo vuole sapere, secondo me anche Fanini sbaglia. Prima di tutto, dicendo queste cose danneggia la squadra perché tutti, poi, in corsa ti giocano contro. E poi, sbaglia perché da solo non può fare niente. Io gliel'ho detto: Ivano, dovresti convincere gli ex corridori famosi, i Moser e i Saronni e compagnia bella, che hanno figli che vanno in bicicletta, a portare avanti la battaglia tutti assieme. Così da solo è una causa persa”.

- In realtà non ce ne sono molti disposti a seguirlo. Anzi, per il mondo del ciclismo Fanini è una specie di appestato...

“Non so come dire: Fanini ha ragione ma deve capire che il ciclismo è sempre stato così. Un ragazzo che vuole farsi strada contando solo sulle sue forze, se va bene in una corsa può arrivare settimo o ottavo. A patto di essere bravo”.

- Rispetto ai suoi tempi cos'è cambiato?

“Tutto, direi. Quello era un ciclismo diverso. Moser e Saronni correvano da febbraio a ottobre, dal Laigueglia al Lombardia, e prima del Giro d'Italia facevano il Giro di Romandia: non c'era tempo per tante diavolerie, anche se tutti, io per primo, cercavamo di aiutarci. Poi magari vedevi altre cose. Per esempio, che al Giro era tutto preparato perché vincessero Moser e Saronni: non c'erano avversari, non c'erano salite, dopo 2 tappe ti accorgevi che mezzo gruppo era comprato. Però era diverso. Oggi leggo che Armstrong vuole tornare a correre per vincere un altro Tour. Ebbene, lui è il classico esempio di corridore che dimostra cos'è necessario fare, oggi, per vincere una corsa importante: nascondersi 6 mesi per essere il più forte di tutti il giorno, o il mese, che conta. Una stagione che dura in tutto 3 settimane”.

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La Repubblica....... ^_^

^_^

Toh, x farti contento, ma è solo un rimando a L'Equipe.

http://www.repubblica.it/2005/h/sezioni/sp...o/ciclismo.html

PARIGI - L'ombra del doping, o almeno quella del sospetto, si allunga sul corridore che per la sua storia umana e sportiva ha incarnato la rinascita del ciclismo. "Lance Armstrong positivo nel Tour de France del 1999". L'accusa al campione statunitense arriva dall'edizione odierna del quotidiano francese L'Équipe. Nella prima pagina, dominata dalla foto del corridore che ha vinto le ultime sette edizioni del Tour, spicca il titolo "La menzogna Armstrong", accompagnato dalle argomentazioni "frutto - scrivono i giornalisti de L'Équipe - di quattro mesi di inchieste".

L'accusa. Per sei volte, in particolare, i campioni di urina di Armstrong sarebbero risultati positivi all'Eritropoietina (Epo), che permetterebbe una migliore ossigenazione muscolare e, quindi, un netto miglioramento delle prestazioni agonistiche. "L'Équipe - si legge - è in grado di contraddire il sette volte vincitore del Tour de France". Armstrong, nel corso della sua carriera, ha più volte affermato di non aver mai utilizzato sostanze proibite. "Adesso L'Équipe può rispondere. Recenti analisi effettuate su campioni raccolti nel primo Tour vinto dall'americano, nel 1999, dimostrano che Lance Armstrong ha fatto ricorso a sostanze dopanti".

Le tappe "sospettate". Secondo il quotidiano francese, durante le sei stagioni di militanza nella squadra Us Postal, Armstrong avrebbe utilizzato regolarmente prodotti vietati nel 1999 e avrebbe dunque mentito dicendo di non averli mai consumati. In sei occasioni, durante i controlli effettuati all'inizio del prologo (vinto dall'americano) a Puy-du-Fou, il 3 luglio 1999, e delle tappe Montaigu - Challans, Grand-Bornand - Sestrières, Sestrières - Alpe d'Huez, Saint-Galmier - Saint-Flour e Castres - Saint-Gaudens, le sue provette hanno fatto riscontrare la presenza di un ormone di sintesi che, facendo aumentare la presenza di globuli rossi nel sangue, permette una migliore ossigenazione muscolare e un miglioramento delle prestazioni che gli psicologi valutano fino al 30 per cento.

La replica. "La caccia alle streghe continua. Semplicemente, ribadisco ciò che ho già detto molte volte: non ho mai preso sostanze illecite per migliorare le mie prestazioni. Ancora una volta un giornale europeo ha riportato la notizia secondo cui io sarei risultato positivo per sostanze dopanti. Questo è giornalismo spazzatura". Armstrong replica così dal suo sito ufficiale. Il campione ha sempre ammesso di aver utilizzato sostanze "proibite" solo nel periodo di convalescenza dalla terribile malattia che lo ha colpito a metà degli anni '90: mai, però, per "truccare" il suo rendimento nelle competizioni sportive.

Il commento. "Il mito non esiste più da questo momento". Così Daniel Baal, ex presidente della Federazione francese di ciclismo e membro dell'Uci, commenta la notizia. "La menzogna è stata messa in evidenza. Quando si dice che i giornalisti devono portare le prove dell'esistenza del doping e queste vengono a galla, bisogna arrendersi". Baal attacca anche i sostenitori di Armstrong: "A chi non sopporta i sospetti sul corridore americano, e tra questi ci sono anche alcuni dirigenti del ciclismo, ecco che oggi una risposta è stata data, mi sembra sia una risposta scientifica e razionale, difficile da contestare".

Il laboratorio. Le analisi sono effettuate dal laboratorio Châtenay-Malabry, che ha iniziato a operare nel 2004 analizzando campioni di urina prelevati tra il 1998 e il 1999 (un periodo in cui l'Epo era molto diffuso tra i corridori). L'obiettivo di questa campagna di ricerca non era quello di fare controlli, ma di sperimentare tecniche più sicure per riscontrare l'uso di sostanze illecite. Proprio per il carattere non ufficiale di questi controlli, in caso di conferma non ci sarebbero sanzioni disciplinari. Jacques de Ceaurriz, il direttore del laboratorio, ritiene che non ci sia nessun dubbio possibile sulla validità del risultato, benché l'analisi sia stata realizzata cinque anni dopo il prelievo, nel 2004. "Non abbiamo alcun dubbio sulla validità del risultato - ha detto de Ceaurriz - l'Epo si deteriora e diventa inosservabile, ma la proteina resta intatta". Il dottor de Ceaurriz precisa che il suo laboratorio ha lavorato su campioni d'urina anonimi, senza mai sapere a quali corridori appartenevano.

Una parte del rapporto del test anti doping eseguito su Armstrong

L'attenzione dei media. Dopo il Tour del 1998, dominato (oltre che dalla vittoria di Pantani) dai blitz della polizia e da numerosi arresti che hanno coinvolto corridori e intere squadre (la Festina su tutte), in Francia l'argomento viene sempre trattato molto seriamente dai media e dall'opinione pubblica. Quest'anno, il corridore italiano Dario Frigo è stato arrestato insieme alla moglie, sorpresa con sostanze illecite.

(23 agosto 2005)

Posted (edited)

CVD, Cinghio !! :lol:

A parte gli scherzi, ritengo che i "sospetti" su Armstrong siano più che giustificati......... -_-

Edited by ROOSTERS99
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http://www.sportpro.it/doping/news/2005/09.htm

15 settembre - POUND E IL CASO ARMSTRONG-EPO: "E’ STATO VERBRUGGEN A DARE I DOCUMENTI AL GIORNALISTA DELL’ÉQUIPE"

MONTREAL - Si riaccende la polemica fra Wada (l’agenzia mondiale antidoping) e Uci (federazione ciclismo internazionale) sulle accuse di doping a Lance Armstrong lanciate dal quotidiano L’Équipe. Il presidente della Wada Dick Pound ha sostenuto che è stato proprio il presidente dell’Uci Hein Verbruggen a fornire al quotidiano francese le informazioni sulla corrispondenza fra le provette dichiarate positive all’epo dal laboratorio di Chatenay Malabry, durante una ricerca sperimentale volta a migliorare i test e l’americano sette volte vincitore del Tour. L’Uci ha immediatamente respinto le affermazioni fatte dal numero uno della Wada nel corso di una conferenza stampa telefonica prima della riunione del comitato esecutivo martedì prossimo a Montreal.

Pound è stato chiarissimo: «E’ evidente: Mrs. Verbruggen ci ha detto di aver mostrato tutte le cartelle di Mrs. Armstrong al giornalista dell’Équipe, e che gli ha dato copia di almeno uno dei dossier ed era accaduto prima che il giornale facesse le sue rivelazioni». Il 23 agosto scorso L’Équipe aveva rivelato che sei campioni di urina prelevati a Lance Armstrong durante il Tour del 1999 contenevano epo, un ormone proibito che stimola la produzione di globuli rossi del sangue aumentando il trasporto di ossigeno ai muscoli, ma all’epoca irrintracciabile, non essendoci ancora un test validato per individuarlo. Ma questa analisi, fatta solo a scopo scientifico, non rispetta il protocollo dei controlli antidoping tradizionali ed è per questo che l’americano non ha subito sanzioni. «L’Uci non ha alcun problema a confermare quello che ha detto attraverso corriere a Mrs. Pound - ha replicato il portavoce della federazione internazionale - il giornalista in questione dell’Équipe è venuto da noi con un falso pretesto e con il consenso di Armstrong. Se ne è andato dall’Uci con un solo documento». «Gli altri - ha aggiunto - sono arrivati da altre fonti. Inoltre Hein Verbruggen non era in sede il giorno della visita del giornalista».

Sono gli ultimi risvolti di una polemica che va avanti da qualche tempo sull’argomento. Venerdi scorso Verbruggen, in un’intervista a Le Figaro, aveva indirettamente accusato la Wada di aver reso pubbliche le analisi. «Pound - ha detto il presidente olandese al quotidiano transalpino - punta il dito su Armstrong ed ha interesse a farlo perché non si sposti l’attenzione sulla Wada e sul suo ruolo in questa vicenda». «Non avevamo alcuna informazione sui nomi degli atleti implicati - ha replicato Pound - noi abbiamo ricevuto dal laboratorio solo dati riferiti a cifre e a codici, non a nomi. Dunque era impossibile per la Wada essere responsabile della pubblicazione dei nomi».

Interrogato una seconda volta per confermare che fosse stato Mrs. Verbruggen a dare le informazioni al quotidiano francese, Pound ha risposto: «Si; quanto meno ha mostrato al giornalista i sei documenti (i formulari dei controlli di Armstrong, n.d.r.) e gli ha fornito almeno una copia. E’ quanto deduco dalla lettera che Verbruggen ci ha inviato». Verbruggen aveva precisato nei giorni scorsi che Armstrong non poteva subire alcuna sanzione perché «Non è saggio condannare qualcuno che non è risultato positivo secondo una procedura antidoping regolare». "Noi - aveva poi aggiunto sempre nell’intervista a Le Figaro - andremo a fondo a questa vicenda per individuare chi ha trasmesso le informazioni al giornale francese». Pronta la replica di Pound: «Se si tratta solo di trovare una sorta di emissario colpevole, non si tratta di un’inchiesta e noi non collaboreremo».

O questo.

http://www.sport.it/articoli/2000/12/11/17983.php

O quest'altro.

http://archiviostorico.corriere.it/2006/lu...060728020.shtml

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CVD, Cinghio !! :lol:

A parte gli scherzi, ritengo che i "sospetti" su Armstrong siano più che giustificati......... -_-

Io scriverei, ritengo che le certezze su Armstrong siano più che provate.

Perchè i sospetti ormai non ci sono più da un pezzo, qui si parla di dati sicuri e certificati.

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Come è finita la querelle legale tra L'Equipe e Armstrong ?

Mi risulta che non sia ancora finita...ma cambierebbe poco cmq, i risultati sono quelli e Armstrong deve stare muto, il fatto che vinca una causa incentrata sul fatto che L'Equipe l'abbia chiamato truffatore non varia la "sostanza dei fatti".

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Splendide immagine dell' isola Virginia da elicottero.....poche balle...grandissima pubblicità per la splendida provincia di Varese !!

Posted (edited)

c'è un ciclista Lettone che alloggia nel mio stesso albergo a Borgomanero che oggi partecipa alla crono!!!! più precisamente lui: BELOHVOSCIKSBelohvosciks.jpg

Edited by joe
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non c'è da stupirsi, è un mondo dove l'ipocrisia regna sovrana....

... fanini non è esattamente la fonte migliore cui abbeverarsi. E non mi piace che si vada da lui ogni volta che - al posto di parlare di ciclismo - si tirano fuori storie di 10 anni fa.

Mi pare, ma vado a memoria, che un paio di anni fa abbiano beccato un suo corridore dopato. E' stato giustamente licenziato, ma questo lo fanno anche le altre squadre...

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