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di Giuseppe Sciascia

Manca ormai soltanto l'ultimo passo ufficiale prima di dare per certo l'approdo alla Cimberio di Tierre Brown.

Altra giornata di febbrili contatti tra Varese e gli Stati Uniti che ha ulteriormente avvicinato la società biancorossa all'ingaggio del 29enne esterno di 188 centimetri per 85 chili: dopo aver raggiunto l'accordo verbale con giocatore e agenzia, ieri sera la società di via Sanvito ha formalizzato la sua proposta contrattuale, spedita oltre Atlantico via fax.

Attesa nella notte italiana la firma dell'atleta del 1979 che, dopo aver verificato le condizioni concordate per telefono, dovrebbe siglare il contratto che dovrebbe risultare una formalità. Se così non fosse, con il rischio di un "voltafaccia" all'ultimo minuto, Varese tiene "in caldo" la pista di John Lucas III. Ma nel club biancorosso si respira un clima di fiducia in merito all’esito della trattativa in tempi ristrettissimi, basta parlare con Valerio Bianchini per credere nell’arrivo di Brown sul quale il tecnico di Torre Parravicina ha indicato con forza le sue preferenze.

«Tierre è un giocatore che avevo estremamente apprezzato al suo sbarco in Italia lo scorso anno a Napoli - spiega il coach biancorosso -. Alla Eldo le cose non andarono per il verso giusto, tuttavia lo considero un eccellente attaccante, dotato di grande controllo di palla e capacità di saltare l'uomo, oltre che di una notevole visione di gioco per innescare i compagni sugli scarichi. Ritengo che si tratti dell'elemento ad hoc per qualità tecniche e atletiche in riferimento agli altri elementi dell'organico. Questa squadra ha abbastanza stoffa dal punto di vista offensivo e Brwon, come elemento che può creare punti per sé e gioco per i compagni, dovrà essere la scintilla per appiccare il fuoco alle polveri dei nostri tiratori».

Qualora tutto dovesse favorevolmente, stamane, il club biancorosso attiverebbe la trafila burocratica tra questura e CONI per bruciare i tempi in vista del tesseramento di Brown: l'auspicio è quello di evitare le "lungaggini" dei casi Hodge e Beck e consentire all’americano di sbarcare in Italia con i documenti necessari entro la metà della settimana prossima, in modo che il nuovo americano della Cimberio possa esordire in occasione del match casalingo contro la Virtus Bologna (termine ultimo di arrivo fissato per la serata di giovedì, dato che per regolamento della Lega Basket i tesseramenti sono aperti sino alle 12 del venerdì). Ma l'arrivo ormai imminente del nuovo americano sembra essere l'unica operazione di mercato da compiere in tempi ristretti per il club biancorosso che difficilmente riuscirà ad arrivare al sogno Morandais (proposto anche alla Fortitudo che ieri ha ingaggiato l'ala spagnola Iturbe), mentre il presidente Castiglioni ha nuovamente "congelato" le offerte di Scafati per Gregor Hafnar.

Al di là di tutto però il coach biancorosso si dichiara già soddisfatto con l'arrivo del regista da lui indicato, puntando sulla crescita del gruppo alla luce dei buoni riscontri verificati nel corso delle sedute di allenamento: «Quella del playmaker era l'esigenza principale da risolvere: ora continueremo a valutare le soluzioni proposte sul mercato ma intanto proseguiamo a operare sul materiale attualmente disponibile in attesa di riscontrare l'impatto del nuovo rinforzo sul telaio attuale - afferma Bianchini -. La squadra sta rispondendo bene alle sollecitazioni in palestra: insieme col preparatore atletico abbiamo lavorato sulla condizione atletica e stiamo progredendo anche sotto alcuni aspetti che, nel dopo-gara di Cantù, non avevo sottolineato, ossia nell'importanza di dare gerarchie, precise alla squadra sia sotto l'aspetto del minutaggio sia sul piano delle priorità nel coinvolgimento offensivo, in particolare nella ricerca di Skelin. Inoltre c'è un aspetto extra-tecnico sul quale insistere: le statistiche di squadra dopo 12 giornate non sono poi così negative, soprattutto alle voci rimbalzi e palle perse, ma c'è un aspetto per il quale dobbiamo assolutamente fare meglio ed è quello della difesa visto che siamo ultimi per punti concessi.

Per salvare Varese e il suo patrimonio di entusiasmo e passione dato dai 3500 abbonati non si può prescindere da un atteggiamento più energico nella propria metà campo: il tasso atletico di Brown ci servirà anche in quest'ottica ma serve che tutti sposino questa causa con la frase tanto cara a Veltroni: «I Care", ossia "Io ci tengo"...».

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