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di Giuseppe Sciascia

Delle sette squadre di serie A1 che dovrà affrontare da ex, la sfida contro la Virtus Bologna è quella probabilmente meno "sentita" da Valerio Bianchini: il passaggio del "Vate" sulla panchina delle Vu Nere (seconda metà della stagione 2002/2003, record di 6 vittorie e 14 sconfitte) nella fase conclusiva dell'era-Madrigali fu decisamente avaro di soddisfazioni, preludendo ai noti fatti dell'estate 2003 che costrinsero il club bianconero a ripartire dalla LegAdue.

«Quello sulla panchina della Virtus fu un periodo breve e trascurabile - ricorda il nuovo coach della Cimberio -. Feci male io ad accettare quell'incarico al posto di Tanjevic, già il fatto stesso che Boscia non fosse considerato all'altezza avrebbe dovuto indurmi a starne alla larga. Fu un vero periodaccio nel quale già si avvertivano i sintomi delle difficoltà della proprietà: di fatto non mi sento un ex delle Vu Nere».

Quella contro La Fortezza resta una partita da vincere per "dar da mangiare" a una classifica asfittica e "inchiodata" a quota 4 punti da ormai 50 giorni. L'ambiente biancorosso ne è pienamente consapevole, come ribadisce il tecnico di Torre Parravicina che pone l'accento su alcuni aspetti del gioco sui quali proseguire nel trend di crescita già evidenziato a Porto San Giorgio: «Ovviamente ci rendiamo conto dell'importanza della posta in palio e stiamo lavorando per affrontare una gara difficile contro una squadra ricca di talento come Bologna. Quella in corso è la mia seconda settimana di lavoro con la squadra, l'obiettivo è quello d’avere a disposizione più strumenti rispetto a domenica scorsa. Stiamo mantenendo gli obiettivi sull'aumento della continuità di rendimento senza accusare flessioni nei finali, tenendo elevata la concentrazione e migliorando alcuni aspetti di nuove situazioni di gioco offensive e difensive che ho introdotto la scorsa settimana».

E del gruppo di lavoro in palestra è tornato a far parte a tutti gli effetti Marcus Melvin: una addizione "extra-mercato" per Bianchini che plaude alla voglia di mettersi in mostra dell'ala-pivot ex Rieti con l'auspicio che le quattro settimane di pausa per l'infortunio al polso destro abbiano permesso all'atleta del 1982 di superare il precedente impasse psicologico: «Con il ritorno di Melvin il gruppo è numeroso e ben disposto verso il lavoro. Di Marcus mi è piaciuto l'entusiasmo con cui ha ripreso ad allenarsi, ha molta voglia di giocare e sembra in buone condizioni di forma dato che ieri ha tenuto il ritmo per l'intera seduta di allenamento». E oggi alla formazione biancorossa s’aggiungerà il nuovo acquisto Tierre Brown, anche se Bianchini sottolinea la necessità di non "sovraccaricare" immediatamente di responsabilità il play ex Eldo: «Non possiamo pensare che Brown piova qui dagli Stati Uniti e possa integrarsi in tempi rapidissimi per essere decisivo domenica: dobbiamo pensare al match contro la Virtus facendo leva sulle risorse già disponibili più il rientrante Melvin, senza pensare che Tierre sia un risolutore. Senza dubbio ci potrà dare una grande mano più avanti ma non pretendiamo da lui chissà cosa: ricordo che quando a Pesaro arrivò Darren Daye, non destò grande impressione al primo allenamento e qualcuno scrisse che avevo dipinto di nero il custode della palestra. Insomma si possono prendere facilmente degli abbagli».

La Virtus Bologna di Holland avrà comunque vita dura.

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