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di GIANCARLO PIGIONATTI

Due punti come il fuoco per il fonditore. Già altre volte ci siamo aggrappati a simili evocazioni, diventate poi, sul campo, lettere morte. Oggi o mai più, per muovere una classifica da brividi, nel frattempo si stracci il calendario, sennò vien male. Varese deve vivere ogni gara come fosse una finale secca, quindi senza comparazioni di classifica affinché, un giorno, possa fare a gomitate, in un gruppetto, per restare in piedi. Bisogna solo credervi, potentemente e intimamente: le vie della pallacanestro potrebbero essere... finite per quelle formazioni che sembrano imprendibili. Una pia illusione? Può darsi ma, soprattutto, se vuoi due mani che t’aiutino, devi guardare lungo le tue braccia. Tocca allora a Varese trarsi d’impaccio con un filotto di successi, vero ricostituente per la testa e l’anima di ogni biancorosso. E’ il giorno di Tierre Brown, il classico player che mancava alla Cimberio per quelle caratteristiche tecniche e atletiche, tipiche degli americani con dribbling, ma "rase al suolo" quest’estate. Brown ha personalità e possiede talento ma si commetterebbe un errore se lo s’attendesse subito come un "angelo caduto dal cielo"

Anche Bianchini, che lo ha scelto, la pensa così: d’ora in poi, sono tutti salvatori della patria o non lo è nessuno. In realtà Brown, purché nessuno si senta sminuito dal suo arrivo, può cambiare faccia ad altri valori di squadra, ampliandosi d’ora in poi il ventaglio delle responsabilità, a beneficio di quei biancorossi, sin qui, oppressi dai propri limiti e dalla paura di sbagliare. Ed ora ci aspettiamo un Melvin diverso dal fantasma di ieri. Ben diverso era Delonte Holland che, magari poco sopportato da qualche compagno,qui fece spesso la differenza. Un artista del suo genere, rimpianto a Varese, seppur non da tutti, viene trattato a Bologna come un bambino che ruba la marmellata. Il problema della Virtus sta nella presenza di altri... Holland per i quali ci vorrebbero due palloni non bastandone uno che, tira e molla, poi scoppia... facendo saltare la squadra.

Holland è uno stizzoso e finisce in castigo. Personalmente lo prenderemmo subito, nel frattempo stringiamoci di cuore a questa Cimberio.

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