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di Giuseppe Sciascia

Una serata distesa all'insegna della serenità per il gruppone della Cimberio Varese: clima rilassato e ambiente fiducioso del buon esito dell'operazione-salvezza alla tradizionale festa degli auguri di Natale che la società ha organizzato al Palace Hotel.

Tutti presenti i protagonisti della stagione biancorossa, dall'intero organico della formazione varesina al coach Valerio Bianchini con il suo staff tecnico e il blocco dirigenziale, più tutti gli sponsor - da Renzo Cimberio con il figlio Roberto - che supportano la famiglia Castiglioni nei loro sforzi economici.

Una bella festa che, a dispetto dell'ultimo posto in classifica, ha "fotografato" le aspettative ancora elevate che tutto l'ambiente della Cimberio nutre nel buon esito della stagione 2007/2008, pur con il sano realismo del "vecchio saggio" Bianchini a sottolineare come «Qui è come sul Piave: si combatterà costantemente per conquistare metro dopo metro».

Eloquenti però le parole con cui il patron biancorosso Gianfranco Castiglioni ha aperto il discorso a preludio del tradizionale brindisi per le festività in relazione allo spirito "familiare" che anima il club: «Questa società è davvero una grande famiglia: nonostante l'ultimo posto in classifica vedo un ambiente positivo, gente sorridente e tutti gli sponsor contenti, e domenica c'erano quasi 5000 persone festanti a Masnago dopo la vittoria contro la Virtus».

Nonostante la situazione di classifica rimanga "complicata" - pur con le dirimpettaie Napoli e Scafati a loro volta dibattute tra varie difficoltà - nel clan biancorosso si respira dunque un'aria nuova: a sottolinearlo è stato lo stesso Gianfranco Castiglioni nel cedere la parola a Valerio Bianchini, che tenendo fede alla sua fama di "Evangelista" (l'altro soprannome del tecnico di Torre Parravicina) ha concluso il suo intervento citando la nota parabola "Gli ultimi saranno i primi". E a ribadire il clima divertito della serata eloquente la battuta del grande patron: «Non sapevo che nella nostra squadra ci fosse anche Gesù...».

Sul tema della fiducia nel risultato da acquisire sul campo, concetto ampliato dallo stesso proprietario nel sottolineare come la società creda fermamente nelle possibilità della squadra di mantenere il posto in serie A1: «Abbiamo voluto dare un po' di vantaggio alle nostre avversarie, ma come capita abitualmente con le nostre aziende sono certo che recupereremo in fretta il terreno perduto: il basket a Varese è una cosa più importante delle persone che ne fanno parte, faremo di tutto per conquistare la salvezza».

Il proprietario biancorosso ha speso parole di elogio anche per Mrsic («Mi ha fatto molto piacere sapere da Bianchini che Veljko gli è stato di grande aiuto al suo arrivo prodigandosi in pareri e consigli») chiudendo il suo intervento con un augurio franco e sincero a tutti i presenti per le imminenti festività.

Insomma una serata che ha permesso all'ambiente di rivivere stati d'animo positivi dopo qualche mese all'insegna dei malumori legati ai risultati e ad una classifica certamente diversa dalle aspettative iniziali. Relax per tutti tenendo lontane le ulteriori "sirene" di mercato che puntano su qualche biancorosso ultimamente poco utilizzato (riferimento a Marco Passera, "marcato" stretto da Reggio Emilia). Ma l'operazione-recupero del play varesino è una delle priorità da inseguire da parte dello staff tecnico, completando progressivamente l'inserimento dell'ultimo arrivato Brown sul telaio biancorosso e utilizzando sempre più Alexsandar Capin nel ruolo di guardia.

Nessuna "comparsa" neppure a parole invece dello "spettro" di Delonte Holland, per il quale potrebbero aprirsi scenari interessanti ad Udine.

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