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Varese cerca il sostituto di Skelin


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di Giuseppe Sciascia

Non si sblocca l'impasse sulla posizione di Mate Skelin in casa Cimberio: ancora in certi i tempi di recupero del centrone croato infortunatesi sabato scorso a Siena, anche se il club biancorosso sembra aver preso coscienza della necessità di intervenire sul mercato per reperire "forze fresche" da aggiungere sotto i tabelloni in virtù del probabile lungo stop per il pivot del 1974. Prima di decidere la terapia da seguire, il pivot della Cimberio consulterà anche uno specialista di sua fiducia, confrontando i dati con quelli scaturiti dagli esami svolti in città; ma è assai probabile che nei primi giorni del nuovo anno Skelin dovrà sottoporsi a un intervento chirurgico in artroscopia esplorativa al ginocchio destro per valutare l'esattezza della diagnosi relativa alla lesione del crociato anteriore. Nel

migliore dei casi, ossia se il legamento si rivelerà in grado di "reggere" senza ricostruzioni, il giocatore dovrà comunque rimanere lontano dai campi per almeno due mesi: a ciò si aggiungerà poi il periodo necessario per rimettere in forma un atleta dal fisico non certo leggero alla luce dei 213 centimetri e dei 125 chili di peso...

Il ricorso al mercato è quindi quasi certo da parte della formazione biancorossa che, nell'eventualità di dover sostituire Skelin, vuole comunque attivarsi per trovare una soluzione efficace e non un "tappabuchi": «La partita contro Capo d'Orlando ha confermato che proprio Mate era il collante difensivo della squadra - conferma il d.s. Mario Oioli -. Servirà dunque trovare un giocatore con il suo stesso impatto all'interno del gruppo, ma individuare un elemento libero che possa garantire la sua statura e la sua presenza fisica è assai difficile in questo momento della stagione. Bisognerà eventualmente pensare ad adattarsi a quel che offre il mercato se i tempi di recupero saranno troppo lunghi e se nel suo ruolo non si troveranno soluzioni affidabili potremmo anche pensare a una nuova variazione dell'assetto...».

Sotto il profilo prettamente tecnico-tattico, Valerio Bianchini preferirebbe trovare un classico uomo d'area, ma senza più visti extracomunitari, e nessun nome "pronto all'uso" sul mercato dei comunitari non attivi in Italia, l'unico centro puro sul mercato è il panamense Jaime Lloreda, attualmente in forza a Novara in LegAdue, dove sta viaggiando con buone cifre (14,6 punti e 11,9rimbalzi di media-gara col 56% da 2) che Varese potrebbe liberare con un ragionevole buy-out. Ma l'atleta rappresentato da DoubleB - la stessa agenzia del coach di Torre Parravicina e Tierre Brown - non convince granché vista la statura limitata (solo 201 centimetri a dispetto dei 115 chili) e i dubbi di natura caratteriale. Sul mercato ci sarebbe anche l'ex azzurro Andrea Michelori, attualmente sotto contratto con la Virtus Bologna che però lo utilizza solo in Eurolega: la 29enne ala-pivot di scuola milanese (5,4 punti e 3,7 rimbalzi lo scorso anno con le "Vu Nere"; 9,4 e 4,2 nel 2005/2006 a Cantù), ormai pronto al rientro dopo l'infortunio al ginocchio dello scorso giugno, potrebbe dare energia, determinazione e intensità difensiva a una squadra povera di risorse proprio in questi fattori "extratecnici", pur non essendo un lungo di ruolo e con i dubbi relativi al costo elevato dell'operazione.

Intanto, questa mattina l'a.d. Gianni Chiapparo incontrerà il presidente Claudio Castiglioni per valutare la sua posizione dopo l'ulteriore contestazione di cui è stato fatto oggetto da parte dei tifosi della Curva Nord. «Se le mie dimissioni servissero per risolvere i problemi della squadra me ne andrei subito. Ma, al di là della mia posizione, la cosa importante è che questa situazione si risolva perché sta danneggiando la squadra»: così si esprime il dirigente biancorosso prima di confrontarsi con la proprietà nell'ottica di una possibile ricollocazione all'interno dei quadri societari.

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