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di Giuseppe Sciascia

Confida nell'effetto "tonificante" dell'innesto di Jaime Lloreda sul telaio biancorosso un Valerio Bianchini che ripercorre le tappe della scelta caduta sul centro panamense per rimpiazzare l'infortunato Mate Skelin il quale, la prossima settimana, si sottoporrà all'operazione al crociato del suo ginocchio destro. Per lui, si sa, la stagione è finita.

«Purtroppo l'infortunio di Mate ha avuto effetti disastrosi, ci ha tolto un elemento importantissimo per la sua capacità di giocare spalle a canestro, capace di garantirci solidità sotto i cristalli. Inoltre è capitato nel periodo in cui, per esigenze di calendario abbiamo disputato 3 partite in tempi ristrettissimi, senza il tempo di riconvertire il sistema tecnico della squadra. Il risultato - spiega Bianchini - è stato quello d’aver visto partite pessime sia in attacco sia in difesa, con un eccesso di tiri da fuori e una costante latitanza a rimbalzo. Così abbiamo preferito mettere subito una pezza in questo particolare settore: Lloreda è un giocatore che, in tutte le sue esperienze europee, ha dimostrato di possedere doti da specialista sotto i cristalli, e nelle due sedute di allenamento che ha svolto con noi ha confermato di avere particolare sensibilità a rimbalzo mostrando anche un buon livello di condizione fisica».

L'inserimento di Lloreda sarebbe un’ulteriore addizione sul telaio biancorosso già più volte soggetto a modifiche nelle ultime settimane; l'auspicio del "Vate" è che il lungo panamense possa restituire al sistema di gioco della Cimberio quella solidità aggiunta da Skelin e "smarrita" nelle ultime due uscite: «Speriamo che Jaime possa restituirci la quadratura del cerchio del gioco garantendo un punto di riferimento efficace per il gioco interno. D'altra parte, nelle ultime settimane, sono stati molteplici i cambiamenti, dal mio arrivo a quello di Brown: quello del play è un ruolo nevralgico per ogni squadra e Tierre ha caratteristiche particolari che vanno indirizzate, sulle quali sta tuttora lavorando con progressi evidenti pur con qualche sbavatura di troppo nelle scelte in penetrazione. Ma dalla sua crescita beneficeranno sicuramente Capin e Beck, mentre confido nel pieno recupero di Hafnar che, nelle ultime tre partite, ha accusato sempre qualche noia fisica, ma per noi rappresenta un collante molto utile e dal quale attendiamo risposte importanti sul campo».

Delicatissimo l'impegno di domani contro Roma dove Bianchini fu incoronato re sotto i canestri per uno scudetto e una Coppa dei Campioni, unici nella storia della Virtus giallorossa. Il tecnico preferisce non cedere energie ai ricordi, chino sul pezzo biancorosso: «A questo punto della stagione sentirei tantissimo anche una partita di "calcio-balilla", dunque bando ai ricordi pur bellissimi delle mie due avventure a Roma e guardo alla necessità di cancellare la brutta figura di Scafati con una prestazione convincente ed auspicabilmente anche vincente. Va dato atto alla società, nella persona del presidente Claudio Castiglioni, di aver affrontato la situazione con molta autorità e operato con tempestività sul mercato, mostrando alla squadra e all'ambiente di non essere rassegnata alla retrocessione in LegAdue. Segnali importanti che i giocatori dovranno dimostrare sul campo di aver colto: con Lloreda in più potremo fronteggiare efficacemente una squadra come Roma, che possiede lunghi tecnicamente validi ma non potenti».

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