Lucaweb Posted July 19, 2008 Share Posted July 19, 2008 (edited) Ho deciso di intervenire pubblicamente con questa intervista per cercare di fare chiarezza nella difficile situazione in cui si trova la squadra. Mi scuso se sono stato troppo prolisso, ma ci tenevo ad esprimere il mio pensiero su diversi argomenti. Non si tratta di un comunicato stampa, ma di una lettera aperta a tutti i tifosi della Pallacanestro Cimberio Varese. Per questo motivo ho deciso di pubblicarla sul nostro sito e di diffonderla via web. Una prassi che vorrei utilizzare anche in futuro in modo da creare un canale di dialogo aperto e diretto con i tifosi. SILENZIO STAMPA “Non ho mai ordinato il silenzio stampa, ho rispetto del lavoro dei giornalisti. Staff tecnico e giocatori sono liberi di rilasciare interviste. A livello dirigenziale ho semplicemente deciso di espormi in prima persona e di evitare fraintendimenti o palleggi di responsabilità. La verità è che spesso è capitato che alcune frasi dette, anche dal sottoscritto, non siano state riportate correttamente. Da qui la decisione di centellinare le uscite. Mi sembra poi che ci sia troppo isterismo attorno alla squadra, alla fine anche una mezza parola o un silenzio possono generare problemi. È bastato un giorno di silenzio dovuto al fatto che ero a letto con l’influenza per scatenare oggi un putiferio su alcuni media. A ciò aggiungo una certa delusione per l’attuale situazione che certo non mi spinge a rilasciare interviste fiume. Preferisco pensare ai fatti piuttosto che alle parole. Nell’ultimo mese ho proprio cercato di fare questo pensando a trovare rimedi all’attuale condizione di classifica. Ho rinunciato alle vacanze per stare vicino alla squadra. Ho deciso di parlare oggi per fare piazza pulita di voci e commenti vari fornendo in maniera chiara il mio punto di vista”. ERRORI “Sbagliare è umano. Riconosco i miei errori. Sicuramente abbiamo sbagliato in estate. Dopo le prime difficoltà onestamente pensavo di perdere i playoff, ma non di crollare fino al fondo classifica in bilico per retrocedere. Il budget estivo non è stato ridotto, anzi gli investimenti sono stati gli stessi degli scorsi anni. Non mi sembra che la squadra sia stata smantellata come qualcuno vuol far credere. Abbiamo confermato il nucleo di 5 giocatori che era stato protagonista della scorsa stagione chiusa brillantemente con i playoff. Avremmo confermato anche Holland se non avesse deciso altrimenti nonostante un’offerta economica di tutto rispetto e la sua voglia di giocare in Eurolega. Su Howell e Keys abbiamo optato diversamente, ma non ritengo che la loro perdita sia stata determinate per l’attuale situazione. Infine Carter, un sassolino che mi voglio togliere dalla scarpa. Il giocatore era sicuramente valido e lo avremmo anche tenuto, ma non alle cifre sparate dal suo procuratore che, non solo non si accontentava dello stipendio del 2006/2007, ma ha pure chiesto un aumento del 30%. Mi spiace, ma a certi rialzi non ci stiamo. In realtà, al di la di alcuni acquisti errati, ritengo che i giocatori attuali non siano così scarsi: la differenza è che lo scorso anno avevano più voglia di lottare e di sbattersi in campo. Quest’anno invece manca completamente il cuore. Lo vedi da come la squadra è capace di passare in vantaggio salvo poi farsi travolgere e tirare i remi in barca. Prendete la partita di domenica scorsa contro Roma, per 5 minuti siamo riusciti a giocare con il cuore difendendo forte e i risultati si sono visti... perchè non è possibile farlo per 40 minuti? Ritengo che questi giocatori non siano dei brocchi, ma abbiano qualità e talento. Sono profondamente deluso dal loro atteggiamento. In più c’è qualcuno che dall’inizio della stagione sta facendo il difficile non accettando i nuovi acquisti. Quando servirebbe fare gruppo, ci mettiamo pure a fare i bambini. Tutti lavoriamo e sappiamo che non sempre i colleghi ci stanno simpatici, ma non per questo evitiamo di impegnarci. Questa regola dovrebbe valere anche per i giocatori”. ACQUISTI E CESSIONI “Detto del mercato estivo, vorrei sottolineare come questa società non si sia mai tirata indietro e abbia apportato tutti i correttivi richiesti dallo staff tecnico. Abbiamo cercato di fare tutto il possibile per uscire da questa situazione. Purtroppo non è la società a scendere in campo, ma i giocatori e se non ci mettono testa e agonismo non possiamo sostituirci a loro. Siamo stati anche sfortunati con infortuni vari, ma non voglio aggrapparmi a questo. Sia ben chiaro che tutti, salvo casi eccezionali, rimarranno sulla barca che affonda. Tutti si assumeranno le proprie responsabilità. C’è qualcuno del vecchio nucleo che adesso vorrebbe andare verso lidi migliori, proprio i giocatori a cui era stata affidata la squadra, ma non se ne parla se non alle condizioni della società qualora vi dovesse essere la possibilità. Troppo facile andarsene adesso e questi sono gli atteggiamenti che mi hanno fatto più male in questo periodo. Se le cose non cambieranno sarà negativo anche per i giocatori. Il fatto di aver giocato in una squadra retrocessa ti toglie sicuramente appeal nel mercato estivo oltre ad una decurtazione di stipendio prevista dal contratto in caso di discesa in Legadue. Sia ben chiaro che io ci spero ancora nella salvezza e vorrei che tutti la pensassero come me e lottassero fino alla fine.” I PROCURATORI “Tutte le società sono in balia dei procuratori. Noi non dipendiamo da nessuna agenzia in particolare. Facciamo parte del gioco come le altre squadre. Purtroppo da quando sono stati aboliti i cartellini non solo non si guadagna più nulla, ma il potere dei procuratori è aumentato a dismisura. È impossibile fare mercato da soli e senza passare dalle agenzie. Non esistono talenti nascosti da scoprire, salvo casi rarissimi o ragazzi che escono dai nostri vivai, tutti i giocatori sono catalogati nelle liste delle 4/5 agenzie che governano il mercato. Ormai sin dall’età di 16 anni i giocatori, o presunti tali, hanno il procuratore. Questo argomento meriterebbe un maggiore approfondimento, ma per ora mi fermo qui.” DIRIGENTI E MERCATO “Forse abbiamo sbagliato a scegliere le persone e i dirigenti, ma non lo abbiamo fatto in cattiva fede. Non siamo degli esperti di basket per cui dobbiamo affidarci a dei professionisti così come accade in altri ambiti nelle nostre aziende. È logico che siamo sempre noi a rispondere di eventuali errori, ma se prendo una persona convinto che possa scegliere il meglio mi fido delle sue indicazioni fino a prova contraria. Lo scorso anno questi stessi dirigenti avevano scelto bene, tanto è vero che siamo stata l’unica squadra a non apportare correttivi sul mercato. Quest’anno è andata diversamente con troppe scelte sbagliate. Anche altri ‘maghi del mercato’ hanno sbagliato quest’anno, basta vedere quanti nobili decadute si trovano in basso con noi. Ci vuole anche fortuna. Vi riporto la confessione di un presidente di una delle squadre che si trova nei primi posti in classifica. Prima della partita mi disse ‘tutti pensano che siamo stati bravi a scovare gli americani, in realtà abbiamo solo avuto un gran fondo schiena perchè li abbiamo scelti quasi a caso e ci siamo ritrovati 3 fenomeni’.” CHIAPPARO “Chiapparo non è più l’amministratore delegato della Pallacanestro Varese. Ha dato le dimissioni per questo ruolo e le ho accolte. Comunque ci tengo a dire che non è l’unico in società ad avere colpe, non deve passare come capro espiatorio. Qualcuno mi rinfaccia di non aver preso posizione a suo favore contro alcune critiche arrivate dai tifosi. Io sono per la libertà di opinione. Il pubblico paga e ha diritto di criticare. Nell’ultimo periodo tutti siamo stati oggetto di critiche: da Chiapparo all’allenatore, dal sottoscritto ai giocatori. Fa parte del gioco e chiunque ricopra ruoli di vertice è soggetto a critiche.” CURVA E TIFOSI “Io ho un rapporto molto franco e aperto con i tifosi della Curva. Loro sanno benissimo che se hanno dei problemi o delle critiche possono venire tranquillamente a parlarmene. Non ci trovo nulla di male. Anzi, mi piacerebbe estendere questo concetto a tutti i tifosi. Chi vuole può scrivermi all’indirizzo email: presidente@pallacanestrovarese.it e compatibilmente con gli impegni professionali risponderò volentieri a tutti. Non mi sono mai tirato indietro e anche al PalaWhirlpool sono sempre in prima fila a costo di prendermi gli insulti.” MAGNANO “Non ho mai detto che con Magnano non avremmo vinto, semplicemente ho dichiarato che Ruben aveva un gioco molto diverso da quello di Mrsic. È il classico esempio di come una frase possa essere tolta dal suo reale contesto ed usata per affermare un concetto differente e lontano da quanto si voleva esprimere. Magnano l’ho voluto io a Varese insieme a Mario Ghiacci. Abbiamo sempre cercato di venire incontro alle sue richieste tecniche e mai mi sono sognato di mettergli i bastoni tra le ruote. Ruben era un uomo della società e come tale l’ho sempre difeso al 100%. Se qualcuno pensa che lo scorso anno ho remato contro di lui si sbaglia di grosso: ho confermato a Ruben la nostra fiducia anche quando il palazzetto rumoreggiava. Se avessi voluto silurarlo mi sarebbe bastata una delle tante contestazioni dei tifosi. È stato il nostro allenatore per 3 stagioni, un record da 10 anni a questa parte. Ritengo che la scelta estiva di puntare su un’altro coach, giusta o sbagliata, stia nella logica dello sport. Di Ruben ho sempre avuto rispetto come uomo e lo avrò sempre.” PROPRIETA’ “In questi 7 anni abbiamo speso parecchio per tenere in vita questa gloriosa società. Sia chiaro una volta per tutte che con le regole attuali non si guadagna nulla dallo sport professionistico, anzi si perdono parecchi soldi. Non ci riteniamo gli unici in grado di gestire e mantenere questa società. Se c’è qualcuno che ritiene di avere le risorse e le capacità per mandare avanti la Pallacanestro Varese si faccia avanti. Noi sappiamo quanto costa questa squadra e quale tetto minimo di stipendi bisogna depositare per cui non la daremo al primo che passa. Vogliamo gente seria che dia garanzie di continuità. Siamo inoltre aperti ad avere nuovi soci. Certo che è paradossale che nelle ultime stagioni, ad eccezione del prezioso contributo della Whirlpool sempre vicina alla squadra, i main sponsor siano venuti tutti da fuori Varese: dalla Metis che era di Milano ai Cimberio che sono di Novara. Un dato che deve far riflettere.” CIMBERIO “Voglio ringraziare pubblicamente la famiglia Cimberio che ci è sempre stata vicina e anche in questo periodo mi ha dato il suo supporto morale. Leggo di dissapori tra noi, in realtà non c’è niente di vero. I Cimberio, come noi, sono arrabbiati per l’atteggiamento tenuto dai giocatori in campo. È bello aver trovato gente come Cimberio che è ancora mossa dalla passione per questo sport e che è disposta a sostenere sforzi economici per la squadra; mi spiace solo di non aver potuto offrire loro una stagione ricca di successi come meriterebbero.” IL FUTURO “Non voglio arrendermi, ma sono realista. Sia se dovessimo salvarci, sia se dovessimo retrocedere in Legadue, sarà l’occasione giusta per fare piazza pulita e ripartire da zero. Purtroppo da 7 anni ci trasciniamo scelte condizionate dal passato. Sarà l’occasione per dare un taglio netto e ripartire. Basta guardare allo scudetto della stella o alla grande Ignis. Occorrerà ricostruire da zero un nuovo ciclo. Sono mortificato nei confronti dei quasi 3.500 abbonati che quest’anno ci hanno dato fiducia. Nei loro confronti mi sento in debito e spero di riconquistare il loro appoggio.” Edited July 19, 2008 by Lucaweb Link to comment Share on other sites More sharing options...
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