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Capin, come "cattivo", dietro la lavagna. Anzi è sul mercato


Lucaweb

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Usa il "pugno di ferro" nei confronti di Alexsandar Capin la Pall. Varese, ormai pronta al "divorzio" con il play. L'atleta, ex Reggio Calabria, evidentemente infastidito dalla scelta di Valerio Bianchini di puntare su Tierre Brown nel ruolo di playmaker titolare che riteneva suo "di diritto" (ma il suo "record" complessivo da titolare in Italia - sommando le 3 vittorie su 34 gare due anni fa in maglia Viola e il 3-15 attuale della Cimberio - ammonta ad un eloquente 6-46...), ha ripetutamente chiesto alla società di essere ceduto nel corso delle ultime settimane. La pessima prestazione di Udine (0/5 al tiro e meno 6 di valutazione in 14') ha definitivamente messo a nudo l'insofferenza del giocatore del 1982 nei confronti della sua situazione, inducendo la società a metterlo fuori rosa in attesa di trovargli una collocazione sul mercato.«La situazione è difficilmente sostenibile e il contatto con il resto della squadra è da evitare, dunque Capin non sarà più parte del gruppo e si allenerà da solo in attesa che si trovi una soluzione valida per entrambe le parti - conferma il diesse Mario Oioli -. Che Alexsandar voglia andarsene è cosa nota da qualche tempo, ma le ultime due prestazioni alimentano il fatto che il giocatore è ormai un corpo estraneo: la sua partenza sarà una classica situazione in cui si sottrae per aggiungere alla chimica di squadra». Conclusa in anticipo l'avventura varesina del regista sloveno a dispetto del rinnovo contrattuale per altri due anni stipulato nella scorsa estate (ma per fortuna esistono clausole d'uscita già al 30 giugno 2008 sia per la società sia per il giocatore). Nelle scorse settimane Fortitudo Bologna e Napoli avevano preso informazioni sul conto del giocatore sloveno; ma con l'arrivo di Forte e la crescita esponenziale di Lamma la Upim sembra avere risolto l'emergenza in regia, mentre la Cimberio non ha approfondito il discorso con i campani escludendo di poter cedere il giocatore a una potenziale rivale in chiave-salvezza. L’Eldo sembra essersi orientata su altre piste avendo contatti ben avviati con il play francese Morlende, già visto in Italia con Treviso e Roseto. Nella giornata di ieri Capin è stato proposto alla Lottomatica Roma, in cerca di un sostituto per Jacopo Giachetti (5-6 mesi di stop a causa della lesione del crociato del ginocchio sinistro), ma a meno di un complicato "giro" di mercato, che prevede lo sbarco nella Capitale del pivot Crosariol, rinunciando al reatino Pape Sow, la squadra di Repesa è già "in esubero" nel novero dei sei stranieri previsti dal regolamento. Per lo sloveno restano buone chances all'estero, specialmente in Spagna - già la scorsa estate il Forum Valladolid gli propose il posto da titolare in regia - dove avrebbe lo "status" da comunitario, come in Italia. Quella del regista sloveno sarà l'ultima situazione "in uscita" prevista nell'ambito dell'organico biancorosso: a beneficiare della partenza di Capin in termini di minutaggio saranno Passera e Boscagin, già "ripescati" domenica ad Udine da Bianchini (rispettivamente 24' e 17' di gioco dopo averne giocati rispettivamente 12' e 20' nelle cinque gare precedenti). «Già, a Udine, Marco e Giorgio hanno trovato la loro dimensione giusta dandoci tanta sostanza in chiave difensiva - conferma Oioli -. Con l'arrivo di Holland al posto di Beck e la partenza di Capin i loro spazi di gioco aumenteranno, auspicando che possano garantirci un apporto costante alle spalle di Brown e Delonte".

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