Lucaweb Posted July 19, 2008 Share Posted July 19, 2008 di Massimo Turconi «I’m sicurissimo that…», Delonte Holland, giocatore e ragazzo dal quale, nel bene e nel male, puoi sempre aspettarti di tutto, ci sorprende un’altra volta “attaccando” l’intervista con quella parola – sicurissimo - sibilata in italiano, rafforzata in inglese e ripetuta almeno tre-quattro volte. - Sicurissimo di che cosa, Delonte ? «Sicurissimo che, sabato scorso, contro la Benetton, la maggior parte degli addetti ai lavori che operano nel basket italiano avrebbe tranquillamente scommesso su una nostra sconfitta». - Suona strano sentire uno come Holland, di solito concentrato su se stesso o al massimo sulla squadra, parlare dei massimi sistemi. Evidentemente, in questo periodo di forzata lontananza dai campi, l’esterno di Maryland avrà raccolto pareri, sensazioni e rumori. «Ho semplicemente avvertito un’atmosfera strana intorno a Varese, roba da funerale anticipato - continua Holland -. In diversi mi hanno sconsigliato di tornare qui e, ripeto, ero sicurissimo (in italiano ndr) che avremmo giocato contro pronostico e contro tutti. Del resto, contro una Treviso descritta in grande crescita e la nostra squadra a 3 partite vinte e 16 perse e uno spogliatoio segnalato alle prese con problemi di vario genere, posso anche capire il clima di sfiducia generale creatosi intorno a noi. Anche per queste ragioni vincere è stato ancora più bello». - Lei, invece, quale clima ha trovato nello “stanzone”? «Primo aspetto positivo: in giro non ho visto facce depresse e, forse, viste la classifica e la buona dose di sfortuna. una simile eventualità sarebbe stata più che giustificata. Seconda nota da rimarcare: i ragazzi mi sono apparsi più frustati e rabbiosi che rassegnati e, con questi sentimenti in corpo, indispensabili per un gruppo che si deve salvare, risalire la classifica dovrebbe essere più semplice». - Quali sono invece le considerazioni tecniche sul gruppo? «La partita di sabato scorso ha confermato una mia idea, peraltro già espressa nei giorni scorsi: questa Cimberio, se parliamo di talento tecnico individuale e di esperienza ha nulla da invidiare a nessuno. Adesso si tratta solo di sfruttare al meglio, e con maggior continuità, le qualità di una squadra che, grazie a veterani come Galanda, De Pol e Hafnar e ragazzi più giovani ma interessanti e motivati può solo migliorare lungo il cammino». - Il suo, al di là della prestazione, è stato un debutto accolto con grande affetto e partecipazione da tutto il pubblico… «Una bella sensazione, specialmente dopo i problemi e i fischi di Bologna. Spero solo di poter ricambiare al più presto la stima ricevuta e al pubblico di Masnago chiedo solo un briciolo di pazienza perché mi sento al 60/70% della forma e, ovviamente, contro la Benetton, non sono stato all’altezza delle aspettative. Di sicuro devo ritrovare il passo della partita per il quale, comunque, non servirà tanto tempo. Poi, con un Lloreda formato Shaquille O’Neal, che ha dominato la gara in lungo e in largo, sarebbe stato da fessi avventurarsi in giocate individuali. Così, contro i veneti, ho preferito mettermi al servizio della squadra, cercare soluzioni offensive in controllo e dedicarmi più a difesa e rimbalzi. In buona sostanza ho cercato solo di essere utile e portare il mi contributo per centrare una vittoria importante». - In termini immediati, che cosa pensa di aver portato in dote a questa Cimberio? «Le prime parole che mi vengono in mente sono: energia e positività. Penso che quando vieni da fuori ed entri in una situazione del genere devi cercare di trasmettere energia e buone vibrazioni ai compagni. Personalmente ho gradito che i ragazzi abbiano detto che, grazie alla mia presenza, siano migliorati tono, umore e intensità negli allenamenti. Per me è sufficiente perché la Cimberio, per provare a salvarsi, deve prima di tutto migliorare la qualità del lavoro settimanale. I due punti conquistati contro Treviso valgono, per tutto l’ambiente, come la fine di un incubo e una bella boccata di ossigeno in vista del match di Rieti. La rincorsa – conclude Holland -, è ufficialmente cominciata». Link to comment Share on other sites More sharing options...
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