Lucaweb Posted July 19, 2008 Share Posted July 19, 2008 di GIANCARLO PIGIONATTI Parlare di Varese, e non a casaccio, di questi tempi, diventa un esercizio molto arduo. Notizie a parte, le solite di continui infortuni sul lavoro, non c’è alcun eccepire che non rischi di naufragare negli abissi della realtà. Vale ancora la pena puntare un mezzo soldo bucato sulla salvezza di Varese? Sicuramente non dovremmo farlo noi, che prevedemmo una catastrofe a novembre e qualche cosa di simile, già a settembre. Ricordate il fiato corto diventato rantolo? Ma capiamo il tifoso che sembra rassegnato di testa ma che vuole ancora credere col cuore, in un miracolo. Quello vero è stato ricordato nei giorni scorsi, accadeva 150 anni fa a Lourdes, liberi di credere o no, nella nostra realtà ci si può soltanto affidare a una remotissima possibilità, almeno per l’aritmetica di classifica. Per sospirare un pochino, questa Cimberio deve cominciare a vincere, non ci importa come e dove. Già, al PalaDozza? Dove non si passa da una decina di anni, allora persino con un certo Pozzecco trascinatore. A questo punto s’arrangino Bianchini e i suoi uomini, tocca loro farcelo sapere oggi, ovviamente dopo il fischio di chiusura. Una cosa è certa, al tirar delle somme, anzi di una rigaccia, non ci interessa nemmeno che lor signori, vale a dire i responsabili di questa crisi, la più nera di tutta la storia della Pallacanestro Varese, tentino di dare spiegazioni: la realtà sta sotto gli occhi di tutti e basta. Certi "mea culpa", magari con tono risentito e vittimistico, come per dire "possiamo anche ritirarci, si faccia avanti chi è più bravo di noi", rischiano pure di offendere il povero tifoso. E poi a che serve un colpevole in carne e ossa? Che mai non è uno solo dovendo, in un club, confrontarsi dirigenti e tecnici prima di scelte che decidono una stagione e che costano fior di quattrini. Coloro che hanno sbagliato, chiedano scusa solo attraverso i rimedi, quelli concreti di una rinascita a prova di lezione. Ed è questo il punto: se non cambierà una certa mentalità, quindi un certo modo di porsi di fronte a una dimensione aggiornata del basket, pur con una maglia chiamata Varese, si rischieranno altre magre storiche. Ma c’è tempo per vedere e capire, una cosa è certa, l’unico che c’entra nulla è Gianfranco Castiglioni il quale, da buon papà, lasciò via libera al figlio e ai suoi amici. Dunque Varese gli è grata sempre, pur scendendo all’inferno. E adesso? Qual è lo stato d’animo che accompagna un popolo fiero della sua passione, sempre numeroso a Masnago, nonostante il peso di tanto affronto? Ma, soprattutto, come vivranno lo staff tecnico e la squadra in tempi così duri, se non surreali? Penseranno a un futuro che già avanza tra le pieghe di un’uscita di scena spaventosa o s’aggrapperanno all’ultimo brandello di speranza, pur consci dei loro limiti? Sono interrogativi legittimi, sempre che gli addetti ai lavori biancorossi non si trovino già in uno stato confusionale per stati d’animo così provati e confliggenti. Sopra tutti c’è una società che dovrebbe fare chiarezza all’interno della squadra disegnando un possibile futuro scenario, al di là di quel che potrà accadere diversamente. Se il club ha scelto Cecco Vescovi come suo uomo, il che è vero, non avendo mai smentito le nostre notizie, lo annunci ai biancorossi, tecnici e giocatori, i quali sapranno con chi dovranno fare i conti. Tornando alla stretta attualità, una cosa è certa: questa squadra ha il dovere di salvare almeno un po’ di dignità, visto che l’onore è sotterrato da un pezzo. Lo deve ai tifosi. Dunque, un ultimatum se lo deve porre questa Cimberio. Anzi un "penultimatum", dovendo battersi a petto nudo per lasciare il fanalino di coda a Scafati. Si pensi, seriamente, a chiudere con decenza. Se vi riuscisse, potrebbe magari azzeccare un terno al lotto, anzi di partite e stare a vedere: ogni giocatore ha un proprio futuro da difendere, dimostri di tenerci, da oggi in poi. Si diceva di un "penultimatum" da porsi perché, qualora accadesse un terremoto finanziario in un club, almeno tale da spostare la geografia della classifica, Varese dovrebbe farsi trovare pronta. Link to comment Share on other sites More sharing options...
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