Lucaweb Posted July 19, 2008 Share Posted July 19, 2008 di Francesco Caielli Verrebbe da urlare e buttare fuori tutta la rabbia tenuta dentro in sei mesi di beffe e delusioni, il grido liberatorio di chi non ce la faceva proprio più a veder perdere Varese. Verrebbe da correre a guardare la classifica e fare due conti per trovare nei numeri una speranza che la realtà continua a riservare ai folli. Verrebbe di andarli ad abbracciare tutti, i biancorossi che sono stati in campo gettando cuore, nervi e muscoli oltre l´ostacolo, urlando in faccia alla sfortuna nera che continua a farsi beffe di Varese tutta la voglia di vincere e di crederci. Partita pazzesca, partita da ricordare come la più emozionante di un anno maledetto, partita da ricordare come quella del primo supplementare vinto dopo che, quest´anno, cinque volte la Cimberio era stata beffata proprio nell´overtime. Varese vince, muove una classifica ferma da troppo tempo e appiccica il fiato al collo di Scafati - sconfitta a Siena - per una volata al penultimo posto da mettere lì come obiettivo minimo, che non si sa mai. Varese vince contro una Biella che per venti minuti è stata troppo brutta per essere vera, e che nel secondo tempo è rientrata prepotentemente fino a mettere le mani su una partita che, ad un certo punto, sembrava ormai vinta dai piemontesi. Varese vince con l´orgoglio raschiato in fondo al barile da ragazzi con attributi grandi così, che hanno detto a chiare lettere di non avere nessuna voglia di alzare bandiera bianca, a due mesi dalla fine del campionato, con due partite comunque uniche e senz´altro da vincere come i derby con Milano e Cantù. Varese vince nonostante un´infermeria piena zeppa, che costringe Bianchini ad arrangiarsi con due soli esterni - Passera e Boscagin - con rotazioni ridotte all´osso dagli infortuni di Brown e Hafnar, che sembra non vogliano più guarire dai loro acciacchi. Varese vince trascinata da un Lloreda clamoroso (tripla doppia per il panamense: 26 punti, 19 rimbalzi, 12 falli subiti), da un Holland chirurgico nel segnare i canestri decisivi, da un Boscagin che sta sempre più confermando la sua crescita costante. Varese vince, spinta dall´entusiasmo di un palazzetto come sempre pieno e come sempre caldissimo, insensato per una squadra ultima in classifica, la cui forza trascinante ormai non fa più notizia per chi ci è abituato ma riesce sempre a stupire quelli che vengono da fuori. Palazzetto caldo, nonostante i ragazzi della curva abbiano deciso di disertare il primo quarto per esprimere la loro rabbia dopo i fatti di Bologna, dove i tifosi biancorossi sono stati portati in questura e schedati (sono partite tre diffide) prima della partita. Noi non abbiamo visto quanto successo domenica scorsa fuori dal palazzetto di Piazza Azzarita, ma abbiamo parlato con chi c´era (donne, bambini, padri di famiglia, mica solo ultras), e ne è uscito un quadro preoccupante. Il problema della violenza negli stadi esiste e va risolto, ma la cieca repressione è la strada più sbagliata: se non vogliamo che gli ultras si comportino da bestie, bisognerebbe iniziare a smettere di trattarli come tali. Link to comment Share on other sites More sharing options...
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