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«Varese onorerà il derby»


Lucaweb

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di Giuseppe Sciascia

E' l'unico giocatore varesino del gruppo biancorosso ed lui a dover spiegare a tutti i compagni - stranieri compresi - la valenza particolare del derby che domenica opporrà la Cimberio alla storica rivale Milano. Marco Passera proclama a chiare lettere la necessità di gettare in campo tutte le risorse disponibili per annullare il gap fotografato dalla classifica tra Varese e Olimpia: «Anche se l'Armani Jeans sta andando bene e noi siamo ultimi e spacciati, così lo pensano tutti, un derby è una gara diversa da tutte le altre. Ovviamente io la sento in maniera particolare sin da quando ero bambino quando andavo in gradinata, ma sono convinto che tutti giocheremo alla morte per vincere contro una grande come Milano. E chissà che una bella prestazione nel derby possa servire a caricarci in termini di energie mentali al fine di aprire una striscia vincente necessaria per migliorare la nostra attuale situazione di classifica».

Il regista di Casciago è convinto della necessità di superare l'Armani Jeans e di tenere il passo di Scafati nella volata per il penultimo posto, sottolineando come da parte sua ci sia la massima volontà di lottare sino in fondo: «Con nove partite ci sono ancora 18 punti in palio, anche se è difficilissimo sperare di cambiare un trend evidenziato dalle sole 5 vittorie conquistate in 25 partite abbiamo il dovere di provarci sino all'ultimo. L'obiettivo di rimontare su Scafati e puntare quantomeno al penultimo posto rimane fondamentale, però sono convinto che se giocheremo una partita super nel derby potremo scatenare una scintilla positiva in grado di darci una bella spinta. Io proverò a crederci sino in fondo: iniziamo a battere Milano, poi vedremo dove potremo arrivare».

Proprio l'esigenza di restituire in minima parte al pubblico del PalaWhirlpool tutto l'entusiasmo "profuso" a dispetto delle sconfitte in serie sarà uno stimolo supplementare per la Cimberio e per Passera: «Regalare ai tifosi di Varese una partita super nel derby di domenica è il minimo che possiamo fare per ripagarli dell'affetto che ci hanno sempre garantito nella stagione. Il pubblico ci è stato sempre vicino pur potendo, e giustamente, non degnarci del loro sostegno o peggio della loro presenza, non possiamo che ringraziarli per questo: abbiamo il dovere di giocare al massimo dell'intensità scendendo in campo come se fossero ancora i playoff dello scorso anno. E' chiaro che il valore della posta in palio è diverso, però noi ci teniamo particolarmente a far sì che i nostri tifosi possano finalmente festeggiare con noi una vittoria importante».

Lo stesso Passera è atteso a un ruolo da protagonista nel derby di domenica, avendo ritrovato spazi e responsabilità importanti nell'ambito delle rotazioni dopo i due mesi di panchina tra dicembre e gennaio: «Con l'ultima rivoluzione tecnica la squadra ha trovato un suo assetto soprattutto grazie all'inserimento di un signor giocatore come Holland. Peccato che, in trasferta, ci pesi in maniera evidente la situazione di classifica, con una sorta di blocco psicologico nel giocare gli ultimi palloni. Almeno in casa dovremo essere bravi a sfruttare il fattore-campo da qui a fine stagione perché non possiamo regalare nulla; per quanto mi riguarda sto cercando di mettermi a disposizione della squadra e far girare gli attaccanti designati, personalmente sono soddisfatto dello spazio, che ho recuperato, anche se questo non mi basta, perché vorrei vincere anche qualche partita».

In ottica futura Passera è insieme con Boscagin una delle certezze - contrattuali ma anche tecniche - della Cimberio 2008/2009: il play di Casciago, già protagonista lo scorso anno in LegAdue con la maglia di Soresina, prova a dare qualche "istruzione per l'uso".

«Quel che posso dire con sicurezza è che si tratta di un campionato molto competitivo e ricco di insidie, diverso dall'A1 perché meno fisico ma più atletico: il fatto che siano consentiti solo due stranieri e un comunitario dà più importanza al gruppo di italiani, la cui qualità fa la differenza tra squadre medie e di alto livello, poi agli americani tocca il compito di essere la ciliegina sulla torta. Con queste basi si potrebbe a mio avviso puntare in alto, sempre che sarà LegAdue e che Marco Passera farà parte di questo progetto. Personalmente me lo auguro perché giocare nella mia città resta il massimo, dopo una stagione, come questa, la voglia di riscattarsi è tantissima. Se dovessimo retrocedere mi auguro che si possa attuare subito un progetto concreto per riportare Varese nel campionato che merita».

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