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di Giuseppe Sciascia

Diventa più balordo il bilancio stagionale di una Cimberio ormai tagliata fuori dalla corsa per il penultimo posto, dopo lo stop esterno di Pesaro e il netto successo casalingo di Scafati su Biella.

Tra Varese e i campani sono adesso sei le lunghezze di distanza e francamente questo margine ci sembra irrecuperabile, dovendo anche tener conto di un -26 che, sin qui, accusano i biancorossi nei confronti di Scafati, per effetto dello scontro diretto.

L'ennesima sconfitta "in fotocopia", legata a un secondo tempo a fari spenti (parziale di 47-23 in favore della Scavolini), che ha vanificato i buoni spunti iniziali profusi dalla formazione di Bianchini (anche a più 12 in avvio del secondo quarto), fa così scendere i biancorossi di un altro gradino sulla strada senza ritorno verso la LegAdue.

Manca ormai soltanto la certezza aritmetica per definire ufficialmente una retrocessione ormai da mesi scontata e persino annunciata, la seconda della storia del club che, già nel 1991/1992, scese nella categoria "cadetta" del basket professionistico, sebbene soltanto dopo un amarissimo playout e non certo a fronte di un verdetto così pessimo, pure trascinatosi nel tempo fra un errore e l’altro.

Ora si tratta soltanto di quantificare i giorni rimasti prima dell'addio definitivo alla serie A1: se nel posticipo di stasera la Virtus Bologna dovesse battere Montegranaro portando a 12 lunghezze il vantaggio sulla Cimberio, la truppa di Bianchini dovrà assolutamente superare Cantù nel derby di domenica a Masnago per evitare di far coincidere la sentenza di condanna con la sentitissima sfida con la "nemica" brianzola.

In caso di sconfitta delle "Vu Nere", invece Varese avrà ancora a disposizione uno "sconto", potendo attendere i risultati del turno numero 29 con il possibile "slittamento" di una settimana del triste verdetto, nell'ipotesi di un ulteriore stop della Fortezza nell'anticipo di sabato sul campo di Rieti.

Di sicuro la stagione 2007/2008 lascerà il segno sotto tutti gli aspetti più salienti nel libro nero di Varese (quello dei record).

Negli ultimi sette campionati a 18 squadre disputati sull'arco delle 34 partite di stagione, solo Viola Reggio Calabria (6 punti nel 2005/2006) e Carifac Fabriano (8 punti nel 2002/2003) hanno fatto peggio dell'attuale bottino raccolto dalla Cimberio E proseguendo sulla rotta attuale nel suo cammino esterno senza vittorie (lo stop di Pesaro è stato il quindicesimo in altrettante trasferte), sicchè Varese potrebbe eguagliare il record negativo stabilito da Virtus Bologna (annata 2002/2003) e Mabo Livorno (stagione 2003/2004), qualora chiudesse la stagione senza successi esterni con un record complessivo di 0-17.

In realtà questa "partita" non è chiusa, avendo la Cimberio da giocare sui campi di Virtus Bologna e Capo d’Orlando.

Ma anche a livello di record societari, Varese "rischia" di scrivere una lunga serie di capitoli negativi nel corso della sua tradizione ultrasessantennale: già certi i minimi storici alla voce vittorie conquistate e posizione finale in classifica (precedenti limiti le 11 vittorie della stagione 1991/92 sfociata poi nella retrocessione ai playout - ma la regular season era composta di 30 e non 34 partite - oppure i 26 punti nel 2004/2005 che valsero all'allora Casti Group il piazzamento finale numero 14).

A questo punto Varese deve evitare il peggio, sempre che nulla lo sia di più di una discesa all’inferno.

Mancano sei gare alla fine della "regular season", la Cimberio ne giocherà quattro in casa e due fuori proprio per attenuare certi numeri del suo bilancio ma, soprattutto, per offrire qualche grande prova di orgoglio al suo immenso pubblico. E già domenica prossima la squadra di Bianchini si troverà di fronte a questa prova di cuore e di mente ospitando a Masnago la TiSettanta Cantù che vanta ancora certe ambizioni di play off.

Così come nel precedente match casalingo contro Milano, a Galanda e compagni non mancheranno le motivazioni forti a dispetto di una classifica ormai offensiva, il pubblico di Masnago, paziente e generoso, si merita almeno un piccolo premio di consolazione, tenendo tantissimo e da sempre a questo derby.

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