Holland schianta la Premiata

[Lucaweb]

di Giuseppe Sciascia

Arriva quando meno te lo aspetti il sussulto d’orgoglio di una Cimberio capace di fermare al PalaWhirlpool la corsa verso i playoff della quarta forza Montegranaro. Vittoria del tutto inutile ai fini della classifica che però "rischiara" con un inatteso quanto gradito raggio di sole il cupo crepuscolo di un’annata disastrosa: ma dal parquet di Masnago arriva comunque una bella risposta sotto il profilo caratteriale da un gruppo che stavolta gioca con testa e gambe "giuste" il rush finale. Anche la frangia più "contestatrice" del pubblico di Masnago partecipa vociante al plauso finale tributato alla truppa di Bianchini, che dopo un avvio un po’ troppo "soft" entra in partita sulla spinta di un Holland nuovamente "da cineteca" (18 punti nel solo secondo quarto), e vedendo costantemente "la targa" di una Premiata non disprezzabile sotto il profilo della qualità offensiva ma troppo "passiva" nella sua metà campo per tenere a debita distanza una Cimberio comunque lucida nelle esecuzioni (57% da 2 e 37% da 3). E una volta trascinata in parità dalle invenzioni di un Delonte "crepitante" dal perimetro (5/9 da 3) ma prevalentemente incontenibile in penetrazione (13/17 da 2 più 6/7 ai liberi), Varese trova la forza di alzare il numero dei giri in difesa (solo 5 punti negli ultimi 5’ per gli ospiti), con Passera che "azzanna" le caviglie di Garris (6 perse nella ripresa, 4 negli ultimi 10’) e interpreta al meglio il ruolo di "servente ai pezzi" (5/6 ai liberi più 4 recuperi e 2 assist) E nell’ultimo quarto si torna ad apprezzare il vero Galanda (8 punti con due triple fondamentali nella rimonta dal meno 11 del 29’) e si plaude alla fisicità interna di un Lloreda quasi mai servito in attacco ma comunque utile in difesa (8 rimbalzi), limitando anche grazie ai falli (solo 20’ di gioco) i balzi dell’agile Ford. Evidente come lo show balistico di un Holland questa volta inappuntabile anche sotto il profilo delle scelte di tiro con le quali ha totalizzato il suo "pantagruelico" bottino sia del tutto incompatibile con le voglie "autarchiche" di chi continua ad insistere sul tema del "Vogliamo cinque italiani" (ed invece oggi la società muoverà i suoi passi in chiave futura facendo pervenire all’assemblea di LegAdue il suo assenso per passare da due a tre extracomunitari in campo).

Ma per certi versi l’ultimo quarto con due soli americani in campo ha rappresentato una sorta di "prova tecnica" della stagione prossima ventura, apprezzando sotto questo profilo le scelte "innovative" di Bianchini (leggi le bocciature di Brown e Melvin) dopo un secondo quarto - sull’onda della spinta emotiva della Curva Nord - dove erano già state parzialmente stravolte le rotazioni gettando nella mischia un Marusic più volte invocato dal pubblico (tutto sommato buono l’impatto dell’ala del 1989 nei suoi 8’) ed affidando un ruolo meno "marginale" del solito a capitan De Pol, capace di dimostrare nei suoi 17’ di avere ancora grinta ed energie da spendere . Tanti piccoli aspetti che contribuiscono ad un successo indiscutibilmente "griffato" Holland, pur col "cemento" degli italiani - tra difesa, orgoglio e determinazione - che contribuisce una volta tanto a non vanificare sul più bello gli sforzi comuni dopo "miriadi" di beffe in volata. Prezioso comunque il "corroborante" garantito dalla vittoria per rendere più tollerabile l’atmosfera delle ultime tre settimane della stagione. L’attenzione dei "piani alti" del club è ovviamente già concentrata sui programmi futuri, tanto che nei prossimi giorni è previsto un incontro probabilmente risolutivo tra Cecco Vescovi ed Alessandro Ramagli per mettere definitivamente a frutto un lungo "corteggiamento" in corso da oltre due mesi e iniziare a disegnare le prime strategie di mercato per la stagione 2008/2009; ma almeno pare che la Cimberio abbia scelto un modo dignitoso per congedarsi dall’A1, sperando che i "piani di battaglia" in fase di studio servano per mettere le basi per un rapido "ritorno a casa"...