Lucaweb Posted July 20, 2008 Posted July 20, 2008 (G.S.) - Assetti futuri da ridisegnare "ex novo" in casa Cimberio per quanto riguarda gli uomini cui affidare la ricostruzione prossima ventura? Tra cordate più o meno "occulte" e l’ipotesi-polisportiva ci sono comunque nuovi scenari tutti da esplorare, pure con tutte le prudenze del caso da parte dell’attuale proprietà biancorossa che attende ancora di valutare programmi e risorse di questo "ventilato" pool di una decina di imprenditori disposti a a supportare la famiglia Castiglioni. Quel che si sa con certezza è che l’attuale situazione di incertezza ha indotto il club di via Sanvito a prendere tempo nella trattativa con Alessandro Ramagli, tecnico fortemente "caldeggiato" dal nuovo responsabile dell’area tecnica Cecco Vescovi per "progettare" una Cimberio da A1 per la stagione prossima ventura. Il candidato proposto per la panchina biancorossa dal "pacchetto" dei potenziali nuovi soci risponderebbe infatti al nome di Meo Sacchetti, si dice addirittura già "sondato" - a titolo amichevole e puramente personale - da qualcuno dei rappresentanti del gruppo, anche se "radio-basket" parla di un possibile rinnovo pluriennale in tempi ristrettissimi a Capo d’Orlando per il tecnico tuttora residente a Varese con la famiglia. Nei contatti tra la proprietà ed il gruppo alle porte del club biancorosso l’unico elemento uscito sinora allo scoperto è Filippo Maggio, già vicino alla società di via Sanvito con i marchi DiVetture e VerdeVetture nonchè "amico" di molti altri sport cittadini (dal calcio alla pallanuoto al basket femminile). E proprio per i rapporti già avviati con il presidente biancorosso è toccato a lui avviare i discorsi in fase di sviluppo; ma all’atto pratico l’imprenditore varesino non si assume alcun ruolo da "primattore", ribadendo semplicemente la sua presenza all’interno del "progetto-polisportiva: ,«l mio ruolo nella vicenda non assolutamente è quello di portavoce oppure di "capo cordata" - afferma Maggio - Inoltre sono soltanto un appassionato e non certo un tecnico, dunque non posso certamente essere io a discutere del valore di questo o quell’allenatore, o a mettere in dubbio le qualità di una bandiera varesina come Cecco Vescovi. Di fatto rappresento soltanto me stesso all’interno di questo progetto legato alla nascita di una polisportiva che possa garantire re le maggiori realtà sportive cittadine. Ho dato disponibilità a far parte di questo gruppo perchè riconosco il valore dell’idea, per certi versi molto simile a quanto facciamo già noi stando vicini coi nostri marchi a molti sport minori. Noi garantiamo tutto l’aiuto possibile nel limite delle nostre capacità, ma la figura centrale di tutto il progetto è il sindaco Fontana.». Nell’auspicio che le forze in campo possano trovare una "casa comune" per costruire una Varese più solida e più forte in chiave futura, resta comunque chiaro che i "tempi tecnici" delle eventuali evoluzioni societarie dovranno essere necessariamente rapidi,comunque non oltre la data "fatidica" del 27 aprile. Dopo anni di mercati iniziati a luglio inoltrato, sarebbe davvero un peccato perdere il "treno della programmazione" quando sembrava già tutto pronto per dare il via alla "missione ritorno in A1"...
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