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"La polisportiva per il basket scende in campo"


Lucaweb

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di Francesco Caielli

La polisportiva si presenta. Dopo giorni in cui i contorni di

quello che stava succedendo si andavano delineando sempre di più,

tra indiscrezioni e mezze voci, è arrivato il momento di fare

chiarezza su tutto quello che si sta muovendo attorno alla

Pallacanestro Varese e più in generale al mondo dello sport varesino.

Si era parlato di una cordata di imprenditori pronti a rilevare la

società, si era parlato della regia fondamentale e importante del

sindaco Fontana, si era parlato di una serie di personaggi pronti a

schierarsi per fare da garante alla nuova proprietà. Ora arrivano

le prime conferme e le prime precisazioni, per voce di chi ha dato

il via al progetto polisportiva e da mesi si sta adoperando per

portarlo a termine. Il dottor Giamarco Faila, commercialista

varesino tifosissimo dei colori biancorossi (non si perde una

partita al palazzetto), mette subito le cose in chiaro: <Il

progetto - dice - è stato ideato e portato avanti da me in prima

persona, con l´appoggio del mio studio. >.

In cosa consiste?

Sto cercando di coinvolgere un certo numero di imprenditori

varesini per costituire una sorta di polisportiva in grado di

garantire la sopravvivenza dello sport varesino. Non solo basket,

dunque, anche se la pallacanestro sarebbe la nostra realtà

principale: il nostro obiettivo, il nostro sogno, è quello di

mettere insieme tutte le realtà sportive della città. Anche quelle

cosiddette minori, che fanno una gran fatica per sopravvivere.

E che tipo di società sarebbe?

Una polisportiva ad azionariato popolare, sul modello di quelle

anglosassoni: sarebbe una novità assoluta per il nostro paese,

rappresenterebbe un precedente unico e importante, da seguire per

garantire la sopravvivenza in un mondo dello sport dove il

mecenatismo dei facoltosi presidenti non può più essere

sufficiente. Affronteremo e gestiremo questa società esattamente

come si gestisce un´azienda, cercando di mettere insieme le grandi

e illuminate forze imprenditoriali che hanno sempre arricchito la

nostra zona.

Parliamo di tempi. Restando sul campo della pallacanestro, è già

tempo di mettersi all´opera per la squadra che verrà: a che punto

siete?

A buon punto. Personalmente sto lavorando a questo progetto da più

di quattro mesi, e ormai ci siamo. Nel giro di un paio di giorni

avrò tutte le risposte definitive di quegli imprenditori che ho

cercato di coinvolgere, e allora saremo in grado di guardarci in

faccia l´uno con l´altro, di fare i conti, e di vedere dove

possiamo andare. Credo che entro la prossima settimana il progetto

potrà essere svelato nella sua interezza.

Gli attuali proprietari della Pallacanestro Varese sono i

Castiglioni. Che ruolo avranno nel vostro progetto?

Personalmente vorrei che la famiglia Castiglioni continuasse a

lavorare nella pallacanestro, al nostro fianco: sarebbe una grossa

sconfitta se dovessero decidere di andarsene.

Avete già parlato con loro?

Certo, ho avuto un incontro con il presidente al quale ho esposto

il nostro piano, manifestando la volontà di volerlo al nostro

fianco. Ne parleremo ancora nei prossimi giorni.

Qual è il ruolo del sindaco Attilio Fontana?

E´ con noi, ha appoggiato la nostra proposta e continuerà a farlo.

Quali sono gli imprenditori che verranno coinvolti?

No, non chiedetemi di fare dei nomi, o almeno: non ancora. E´ una

questione di correttezza nei confronti delle persone con cui sto

parlando: non ho nessuna intenzione di metterli allo scoperto o,

peggio, di bruciarli. Al momento accontentatevi del mio nome: mi

assumerò tutti gli oneri e gli onori di quanto accadrà. Ho sempre

agito in silenzio e con la massima riservatezza, e ho tutte le

intenzioni di continuare su questa strada: tra qualche giorno

saprete qualcosa di più.

Futuro dello sport a Varese significherà anche investire su

infrastrutture che al momento, alla città, mancano. Cosa avete in

mente di fare?

Abbiamo in mente di non fare il passo più lungo della gamba. Prima

ho detto che faremo una polisportiva sul modello anglosassone e

quindi risponderò con un´espressione inglese: "step by step", che

significa un passo alla volta. Incominciamo col salvare lo sport

varesino, dotandolo di una struttura seria in grado di garantire

futuro e tranquillità: poi penseremo alle infrastrutture, al

palazzetto e alle palestre, in accordo con quelle che saranno le

scelte e le volontà di sindaco e amministrazione comunale.

Quali saranno le vostre priorità?

Garantire a tutti la sopravvivenza e la possibilità di programmare:

dalla serie A di basket a scendere fino a tutte le realtà più

piccole. Porremo una grande attenzione sul mondo dello sport

giovanile e lavoreremo il più possibile con i vivai. La situazione

che stiamo vivendo al momento è francamente insostenibile: prendete

la pallacanestro, ad esempio, con squadre infarcite di americani e

stranieri che hanno avuto l´effetto di allontanare la gente, che

non si riconosce più in questi giocatori. Vorremmo proporre

qualcosa di diverso.

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