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Varese e Ramagli, carte in tavola


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di Giuseppe Sciascia

Primo contatto diretto dall'esito positivo tra lo staff dirigenziale della Pallacanestro Varese e Alessandro Ramagli, l'allenatore scelto dal club biancorosso per la "ricostruzione" sulle macerie della retrocessione in LegAdue.

Quasi quattro ore di colloquio tra il tecnico livornese - accompagnato dal suo agente Andrea Forti - e la delegazione biancorossa formata da Gianfranco e Claudio Castiglioni e dal neo g.m. Cecco Vescovi: un dialogo a 360 gradi che non è ancora sfociato nell'ufficialità della chiusura della trattativa, ma sicuramente ha contribuito a mettere a fuoco i programmi futuri del club di via Sanvito da parte del tecnico che ormai da qualche mese era stato individuato come la "prima scelta" da parte della società per un programma triennale in grado di costruire qualcosa di duraturo.

«E' stato un colloquio franco ed aperto, in cui sono stati toccati moltissimi temi confrontandoci su tutte le situazioni possibili in chiave futura - spiega Cecco Vescovi, che già alla fine del mese di gennaio aveva aperto per primo il "canale" con Ramagli - La trattativa ancora non è arrivata al termine, quindi nessuna "fumata bianca": ci siamo dati appuntamento tra qualche giorno per proseguire su questa strada, ma ritengo che si tratti di una cosa assolutamente normale per lasciare il tempo ad Alessandro, che non aveva mai incontrato prima il proprietario e il presidente, di valutare i nostri programmi e confrontarli con le sue idee. Si tratta comunque di un impegno a lunga scadenza ed è naturale che siano necessari i tempi giusti per far maturare le cose».

Confronto aperto soprattutto sulle prospettive future a livello di ambizioni e di possibilità "operative" sul mercato dunque, affrontando tematiche strategicamente fondamentali dopo che nei precedenti contatti tra il club biancorosso e Ramagli si erano affrontate prevalentemente situazioni di natura economica e contrattuale: «Ci siamo confrontati a viso aperto sulle idee per la prossima stagione: abbiamo esposto le nostre linee guida e Ramagli ha fatto le sue valutazioni; adesso si tratta di mettere insieme il tutto e trovare la cosa giusta da fare per tutti e due. Non lo vedo certamente come un intoppo o una difficoltà che possa mandare a monte la trattativa, perchè la sensazione è quella di un feeling reciproco abbastanza elevato; ma proprio sotto il punto di vista dei programmi ritengo giusto che il coach si prenda qualche giorno di tempo per riflettere e fare le sue valutazioni, soprattutto perchè l'intenzione da parte nostra è quella di affidargli un ruolo di primo piano non solo in palestra ma anche nelle scelte di mercato».

E’ presto comunque per mettere a fuoco le strategie future legate al mercato delle conferme e degli acquisti, l'argomento più "caldo" di cui si è discusso è quello relativo al tipo di scelte da effettuare per "approcciarsi" nella maniera giusta al "pianeta-LegAdue": «Si è parlato prevalentemente del tipo di campionato che andremo ad affrontare e delle mille insidie che può riservare se non saremo pronti per questa nuova avventura. Ramagli conosce molto bene la LegAdue e ci ha prospettato alcune cose da tenere nella giusta considerazione; noi abbiamo messo sul tavolo tutte le nostre idee e le nostre prospettive, ora toccherà a lui valutarle e darci una risposta entro breve termine».

In conclusione, Vescovi chiarisce comunque la volontà della società di affidare a Ramagli un progetto a lungo termine che abbia come priorità assoluta una programmazione duratura nel tempo, senza correre eccessivamente dietro alle "etichette" e ai "nomi" per non rischiare nuovamente un "flop" come quello della prima stagione di A2 nel 1992/1993 successiva alla retrocessione della Ranger di Theus e Wilkins: «Tutti noi vorremmo vincere il campionato e tornare in A1 al più presto, però ci aspetta un torneo ricco di insidie, in cui è fondamentale valutare bene tutte le mosse: secondo me è più importante programmare un futuro che possa durare nel tempo piuttosto che ripetere errori già commessi nel tentativo di ottenere risultati modello "tutto e subito". Ovviamente anche l'allenatore dovrà essere coinvolto in questo tipo di scelte; proprio per questo ieri non abbiamo certo deciso se vincere il campionato o lavorare per un progetto su tempistiche più lunghe, ma abbiamo compiuto valutazioni generali su cosa serve per affrontare la LegAdue nel migliore dei modi».

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