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Genovese reclama già spazio


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di Giuseppe Sciascia

E’ di fatto il primo acquisto della Cimberio versione 2008/2009 e morde già il freno in vista della prossima stagione. Salvatore Genovese, ala 21enne, dopo l’annata da protagonista assoluto in B2 con la Robur et Fides (19,2 punti di media-gara col 53% da 2 e il 38% da 3) è pronto a indossare nuovamente la casacca biancorossa, essendo rientrato alla "casa-madre" per fine prestito: «Se davvero fossi il primo acquisto di Varese, ne sarei contentissimo, anche se al momento penso solo ad allenarmi in vista degli impegni del mese prossimo con la Nazionale Under 22 - spiega il ragazzo di origine siciliana -. L’opportunità di cimentarmi con la LegAdue è stimolante ed è esattamente ciò che cercavo per verificarmi a livello professionistico, a un livello adatto a quelle che ritengo essere attualmente le mie possibilità. Il salto dalla B2 al massimo campionato, ossia da un campionato dilettantistico con soli italiani a un altro con 4 americani, sarebbe stato forse troppo elevato. Dopo l’utilissima esperienza da protagonista a livello minore, invece la LegAdue sarà una situazione ad hoc per dimostrare le mie qualità. Ritengo che a livello personale la prossima stagione mi servirà tantissimo e spero, contemporaneamente, che possa essere quella buona per la Cimberio per lanciarsi di nuovo verso la serie A1, ripagando il pubblico di Masnago per il suo entusiasmo con un atteggiamento e un’intensità che troppe volte quest’anno sono mancate».

La stagione in B2 ha permesso a Genovese di completare il processo di crescita intrapreso nel corso dei quattro anni trascorsi a Varese: «Giocare da protagonista in B2 mi ha dato la possibilità di mettere in pratica sul campo tutti gli insegnamenti appresi nel corso delle stagioni passate: negli anni scorsi ho incamerato molto grazie a Magnano e Beltramo. Nella stagione appena conclusa, grazie a Zambelli, ho avuto l’opportunità di mostrare concretamente l’efficacia del lavoro svolto in un campionato competitivo. Sicuramente è stato un anno faticoso, perché oltre a lavorare con la B2 ho continuato ad allenarmi stabilmente con la Cimberio. Ma mi sono reso conto che, dopo tre quarti di stagione, l’esperienza da protagonista a livello senior ha notevolmente aumentato la sicurezza nei miei mezzi. Così anche con la prima squadra mi sono sentito più a mio agio».

In vista della prossima annata, in attesa di certezze sul fronte allenatore, tutti danno comunque per scontato il "ritorno a casa" di Genovese.

Ed è lo stesso atleta del 1987 a sottolineare la necessità di trovargli spazio nella rotazione degli esterni per valutarne appieno le qualità in ottica futura (il contratto con l’ala trapanese scadrà infatti a giugno 2009): «Di sicuro non rimarrei per stare seduto in panchina come due anni fa in A1. Altrimenti tutto quel lavoro di crescita impostato con il prestito alla Robur si bloccherebbe sul più bello. L’ideale sarebbe poter contare in partenza su una decina di minuti di media; chiaro che se poi non me li meritassi non avrei pretese, ma mi piacerebbe avere la possibilità di mettermi in mostra: è anche nell’interesse di Varese poter valutare ciò che valgo. In fondo in LegAdue, giocando con compagni offensivamente più forti, un tiratore come me avrebbe più spazi sugli scarichi rispetto a quando in B2 tutti si chiudevano su di me. D’altra parte, mi rendo conto che dovrò piegare le gambe e difendere molto di più per stare in campo in serie A».

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