Varese - Pillastrini, avanti così

[Lucaweb]

di Giuseppe Sciascia

Si sposta di nuovo sulla questione allenatore l'attenzione della Pallacanestro Varese che, al di là delle sue operazioni societarie, non intende perdere altro tempo prezioso per assicurarsi il "condottiero" che dovrà guidare la Cimberio nelle acque "sconosciute" della LegAdue. Pur con le attenzioni legate a potenziali risorse "supplementari", il club sta operando per concretizzare la sua "predilezione" nei confronti di Stefano Pillastrini: si tratta di una soluzione alternativa e non certo "di ripiego" rispetto all'orientamento iniziale su Alessandro Ramagli, ormai svanito dall'orizzonte biancorosso a causa di una valutazione personale delle strategie prospettate dalla dirigenza varesina. E mentre il coach livornese - dopo lo scioccante esonero di Treviso - sembrerebbe in cerca di una soluzione con prospettive meno "complicate" rispetto a quelle richieste dalla missione-A1 della Cimberio, il 47enne tecnico di Ferrara pare invece ben disposto ad accettare la sfida di rifare grande Varese, pure attraverso un progetto di crescita pluriennale. Se nel progetto tecnico del team biancorosso l'allenatore dovrà avere un ruolo "centrale" per scelte di mercato e di lavoro in palestra (per il miglioramento dei singoli in funzione della crescita dell'intero "sistema-squadra") il curriculum di Pillastrini sembra decisamente "ad hoc" per questo scopo. Al di là dell'esito infausto dell'avventura alla Virtus Bologna, il coach emiliano ha infatti al suo attivo lunghi anni di lavoro nel settore giovanile della Fortitudo Bologna (con uno scudetto Juniores vinto nel 1989) oltre alla recente esperienza alla guida della Nazionale Under 18, mentre a livello senior ha al suo attivo due vittorie in LegAdue (nel 1999 a Montecatini e due anni fa a Montegranaro). Il feeling emerso dal primo contatto "esplorativo" tra il coach che abita a Cervia e il neogiemme biancorosso Cecco Vescovi e fa ben sperare per un possibile e positivo sviluppo della trattativa, pure entro termini abbastanza ristretti. Già le parti, a quanto pare, starebbero parlando di cifre al di là della certezza di un contratto pluriennale, garantito, probabilmente di tre anni. Il club avrebbe anche ritoccato la sua offerta, recapitata a Virginio Bernardi, agente del possibile neo-coach varesino.

Tra domanda ed offerta ci sarebbe ancora una differenza da "limare" ma esiste la volontà di andare a fondo della trattativa da parte della Cimberio, conscia di un’operazione onerosa ma anche persuasa dalla chiarezza delle idee espresse dal coach ex Montegranaro, per dire delle sue esperienze precedenti di "programmazione" in un campionato particolare e sconosciuto all'ambiente biancorosso come quello di LegAdue. Alla guida della Premiata Pillastrini portò a coronamento un processo quadriennale di crescita costante - dalla promozione in LegAdue nel 2003/2004 al nono posto in A1 dello scorso anno - grazie a un mix tra qualità tecniche e conoscenza approfondita del mercato, soprattutto in quel "sottobosco" di giocatori italiani tra settori giovanili e basket minore. Gli esempi sono sotto gli occhi e hanno nome e cognome come quelli di ragazzi una volta sconosciuti come Amoroso, Vitali e Canavesi. Vien da dire che v’è sintonia quasi assoluta per quel che si prefigge Cecco Vescovi quando pensa a una Cimberio da costruire affiancando alcune sicurezze importanti come quelle rappresentate da Passera, Boscagin e eventualmente da Galanda ("concupito" anche in A1, pure senza offerte concrete ricevute finora dall'agente e dal club di via Sanvito) ad alcuni giovani da "sviluppare" o da "testare come Genovese e Marusic, oltre a ulteriori operazioni (prestito di Martinoni da Treviso?) da studiare con il nuovo allenatore. La firma del coach, cui toccherà architettare la ricostruzione biancorossa, quindi un orientamento sulla questione Galanda, nevralgico al fine di capire laddove inserire i due stranieri e il comunitario concessi dal regolamento, diventano segnali forti per l’ambiente e i tifosi che aspettano i primi movimenti chiari.