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«Pillastrini ottima scelta»


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di Giuseppe Sciascia

Iniziata a tutti gli effetti l'era-Pillastrini, la Cimberio conta i giorni precedenti l'arrivo in città del nuovo allenatore biancorosso, considerando l'ampia mole di lavoro da svolgere per impostare le basi del programma triennale affidato nelle capaci mani del coach ex Montegranaro.

Il primo contatto diretto tra il tecnico romagnolo e la nuova realtà biancorossa avverrà oggi in occasione delle finali nazionali Under 19 di Venezia, dato che il neo-coach della Cimberio sarà in tribuna all'Arsenale per vedere all'opera la giovane Whirlpool di Bruno Bianchi.

Poi l'allenatore farà rotta verso la Lombardia, con una tappa domani a Bormio (dove il figlio maggiore Simone sta partecipando al Trofeo Bulgheroni con la selezione Under 13 dell'Emilia Romagna) prima dell'arrivo in città previsto per giovedì.

In attesa degli ultimi dettagli relativi alla scelta dello staff tecnico (ancora da individuare i due assistenti allenatori - uno "da fuori" e un tecnico locale - richiesti dal coach romagnolo), nella lista delle priorità di "Pilla" c'è al primo posto una serie di colloqui individuali con Marco Passera, Giorgio Boscagin e Giacomo Galanda, ossia i tre giocatori italiani sotto contratto con la Cimberio dai quali la società e il nuovo allenatore vorrebbero ripartire per costruire la versione 2008/2009 della compagine biancorossa.

Ma in attesa dei faccia a faccia con gli atleti reduci dalla retrocessione in LegAdue, lo stato d'animo del play varesino e dell'esterno veronese dopo la firma di Pillastrini è improntato alla massima fiducia nei confronti dell'uomo-cardine del "nuovo corso".

Il regista di Casciago, in campo stasera a Montebelluna nell'ultima amichevole del ciclo di lavoro dell'Italia "sperimentale" di Carlo Recalcati e ancora con il morale alle stelle per l'ottima prova di domenica (12 punti e 4 assist nella vittoria degli azzurri contro la Repubblica Ceca), sprizza grande entusiasmo per lo sbarco a Varese del coach ex Virtus Bologna: «La società ha fatto benissimo ad aspettare qualche tempo per seguire questa pista, visto che alla fine è riuscita ad arrivare al miglior allenatore possibile per guidare questo progetto all'insegna degli italiani e dei giovani - afferma il regista di Casciago - Il lavoro di Pillastrini a Montegranaro è stato straordinario perché ha fatto crescere la società lanciando giocatori poco conosciuti come i vari Amoroso, Canavesi e Vitali che grazie alle sue cure sono migliorati moltissimo. Spero che si possa seguire lo stesso percorso di crescita a Varese; la scelta dell'allenatore è il primo tassello che è andato a posto, ora attendo di rientrare domani in città dopo la chiusura del primo ciclo di lavoro con la Nazionale per confrontarmi con lui».

Lo stesso Passera attende di prendere i primi contatti con Pillastrini dopo aver ricevuto attestazioni ampiamente positive nei suoi confronti: «Personalmente non conosco il nuovo allenatore, ma di lui tutti parlano molto bene a livello umano e di sicuro non si può discutere il suo valore tecnico - afferma Passera - Sono fiducioso circa la bontà della scelta da parte della società, che merita un plauso per essere riuscita convincere un allenatore del calibro di Pillastrini a scendere in LegAdue: mi sembra un segnale importante circa il valore e la serietà dei programmi di Varese».

Sensazioni analoghe a quelle espresse da Giorgio Boscagin, che dopo l'operazione al pollice della mano destra fratturato a fine maggio con la maglia della Nazionale sta seguendo regolarmente il decorso post-infortunio (prevista nei prossimi giorni una lastra di controllo per verificare la situazione, ma tutto sembra andare per il verso giusto): «La scelta dell'allenatore mi sembra un ottimo punto di partenza per questo progetto in fase di partenza - conferma la guardia del 1983 - Su Pillastrini ho ricevuto referenze molto positive sia a livello tecnico che umano, e la scelta di partire dalla base dei giocatori italiani, pur indispensabile visto il regolamento della LegAdue che ne impone un minimo di sette a referto, mi sembra un'idea lungimirante visto che può garantire affidabilità e continuità nel tempo. Io ribadisco la mia massima disponibilità a sposare la causa di questo nuovo corso, garantendo che sin dal primo giorno farò di tutto per far capire ai nuovi compagni cosa significa far parte del progetto-Varese; speriamo che resti anche Giacomo Galanda, che in LegAdue sarebbe un americano aggiunto».

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