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Siamo un paese in ottima forma


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VARESE NEWS ANNO 2004

Gavirate - Il ricorso di un cittadino viene accolto dal giudice. A rischio 30 posti di lavoro

Troppo rumore, azienda rischia il blocco della produzione

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Un cittadino si rivolge al giudice perché un'azienda vicino a casa sua fa troppo rumore e lo disturba. Il giudice gli dà ragione e ordina all'azienda di eseguire in tempi brevissimi i lavori necessari per isolare acusticamente gli impianti.

Una situazione di normale giurisdizione, se non fosse che il sacrosanto diritto di un cittadino di dormire sonni tranquilli ha messo in crisi un'azienda e i suoi trenta dipendenti. La MMG srl di Gavirate produce, infatti, minuterie metalliche ed è inserita in un indotto particolare che ha nella rapidità dei tempi di consegna e nella disponibilità immediata del prodotto le sue caratteristiche principali. Il blocco della produzione, dunque, metterebbe in pericolo i posti di lavoro.

«È una situazione particolare - spiega Giuseppe Marasco, della Fim Cisl -. I costi per insonorizzare sono altissimi e l'azienda ha preso anche in considerazione la possibilità di spostarsi. Bisogna rifare la pavimentazione e spostare tutti i macchinari. I tempi, purtroppo, sono troppo stretti per farlo e comunque imporrebbero un blocco della produzione, con ricadute drammatiche sull'occupazione. Ci rendiamo conto che di mezzo c'è il diritto di un cittadino, ma occorreva fare una valutazione più generale. Nel pomeriggio ci sarà un'assemblea con tutti i lavoratori per spiegare la siutuazione».

La strategia da seguire ora è affidata agli avvocati che hanno comunque deciso di impugnare la sentenza. «L'azienda - conclude Marasco - ha sempre superato i controlli dell'Asl e l'impugnazione è un primo passo per avere tempi ragionevoli».

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Varesenews OGGI

Chiude la ditta "che fa rumore": ventotto operai a casa

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Non ce l'ha fatta. La MMG, minuterie metalliche con sede a Gavirate, è fallita e, a ottobre, i suoi creditori si presenteranno davanti al curatore fallimentare.

La ditta di Franco Miccoli è stata "sconfitta" non dalla concorrenza o dalla Cina, ma dal vicino di casa che si è rivolto al giudice per zittire il chiasso delle macchine. L'odissea giudiziaria e paragiudiziaria è durata svariati anni, alla fine dei quali la giustizia ha fatto il suo corso completo dando ragione al privato.

Dopo l'ultimo pronunciamento giudiziario, però, c'era ancora qualche esile speranza: «Abbiamo cercato in tutti i modi una soluzione alternativa in questo comune - ha spiegato il Sindaco di Gavirate Felice Paronelli - Ma in questo territorio non abbiamo trovato alternative. Ho messo in contatto Miccoli con il sindaco di Biandronno perchè, forse, c'era una possibilità. Poi, però, non so com'è andata a finire».

È andata a finire che, mentre Franco Miccoli cercava per la provincia e aveva quasi trovato la soluzione ideale a Monvalle, gli è stata recapitata un'ingiuzione di fallimento. A chiedere la fine di 60'anni di storia della MMG, è stato ancora il vicino che si è rivolto alla giustizia perchè non aveva ottenuto il riasarcimento stabilito dalla corte per il danno subito in quegli anni. Tre giorni fa è arrivata la sentenza più temuta: fallimento.

Quell'atto ha interrotto ogni trattativa. Si chiude, così, ufficialmente la vita della MMG e oggi i 28 dipendenti dell'azienda di munuterie metalliche ringraziano, con uno striscione attaccato ad una rete, il vicino di casa e sperano, almeno, di non rimetterci lo stipendio di luglio e la liquidazione.

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Ma io dico: possibile che in questo tempo non si sia trovato il modo di sistemare la questione in quattro anni quattro?

Se chiudiamo le aziende (presumo) in attivo, che speranze abbiamo?

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VARESE NEWS ANNO 2004

Gavirate - Il ricorso di un cittadino viene accolto dal giudice. A rischio 30 posti di lavoro

Troppo rumore, azienda rischia il blocco della produzione

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Un cittadino si rivolge al giudice perché un'azienda vicino a casa sua fa troppo rumore e lo disturba. Il giudice gli dà ragione e ordina all'azienda di eseguire in tempi brevissimi i lavori necessari per isolare acusticamente gli impianti.

Una situazione di normale giurisdizione, se non fosse che il sacrosanto diritto di un cittadino di dormire sonni tranquilli ha messo in crisi un'azienda e i suoi trenta dipendenti. La MMG srl di Gavirate produce, infatti, minuterie metalliche ed è inserita in un indotto particolare che ha nella rapidità dei tempi di consegna e nella disponibilità immediata del prodotto le sue caratteristiche principali. Il blocco della produzione, dunque, metterebbe in pericolo i posti di lavoro.

«È una situazione particolare - spiega Giuseppe Marasco, della Fim Cisl -. I costi per insonorizzare sono altissimi e l'azienda ha preso anche in considerazione la possibilità di spostarsi. Bisogna rifare la pavimentazione e spostare tutti i macchinari. I tempi, purtroppo, sono troppo stretti per farlo e comunque imporrebbero un blocco della produzione, con ricadute drammatiche sull'occupazione. Ci rendiamo conto che di mezzo c'è il diritto di un cittadino, ma occorreva fare una valutazione più generale. Nel pomeriggio ci sarà un'assemblea con tutti i lavoratori per spiegare la siutuazione».

La strategia da seguire ora è affidata agli avvocati che hanno comunque deciso di impugnare la sentenza. «L'azienda - conclude Marasco - ha sempre superato i controlli dell'Asl e l'impugnazione è un primo passo per avere tempi ragionevoli».

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Varesenews OGGI

Chiude la ditta "che fa rumore": ventotto operai a casa

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Non ce l'ha fatta. La MMG, minuterie metalliche con sede a Gavirate, è fallita e, a ottobre, i suoi creditori si presenteranno davanti al curatore fallimentare.

La ditta di Franco Miccoli è stata "sconfitta" non dalla concorrenza o dalla Cina, ma dal vicino di casa che si è rivolto al giudice per zittire il chiasso delle macchine. L'odissea giudiziaria e paragiudiziaria è durata svariati anni, alla fine dei quali la giustizia ha fatto il suo corso completo dando ragione al privato.

Dopo l'ultimo pronunciamento giudiziario, però, c'era ancora qualche esile speranza: «Abbiamo cercato in tutti i modi una soluzione alternativa in questo comune - ha spiegato il Sindaco di Gavirate Felice Paronelli - Ma in questo territorio non abbiamo trovato alternative. Ho messo in contatto Miccoli con il sindaco di Biandronno perchè, forse, c'era una possibilità. Poi, però, non so com'è andata a finire».

È andata a finire che, mentre Franco Miccoli cercava per la provincia e aveva quasi trovato la soluzione ideale a Monvalle, gli è stata recapitata un'ingiuzione di fallimento. A chiedere la fine di 60'anni di storia della MMG, è stato ancora il vicino che si è rivolto alla giustizia perchè non aveva ottenuto il riasarcimento stabilito dalla corte per il danno subito in quegli anni. Tre giorni fa è arrivata la sentenza più temuta: fallimento.

Quell'atto ha interrotto ogni trattativa. Si chiude, così, ufficialmente la vita della MMG e oggi i 28 dipendenti dell'azienda di munuterie metalliche ringraziano, con uno striscione attaccato ad una rete, il vicino di casa e sperano, almeno, di non rimetterci lo stipendio di luglio e la liquidazione.

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Ma io dico: possibile che in questo tempo non si sia trovato il modo di sistemare la questione in quattro anni quattro?

Se chiudiamo le aziende (presumo) in attivo, che speranze abbiamo?

Mi piacerebbe leggere la sentenza dell' illuminato giudice, nonchè fornire il suo indirizzo alle 28 famiglie.......

.......bah !!!!

Edited by ROOSTERS99
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C'è qualcosa che non capisco.

Siccome faceva troppo rumore è fallita.

Mi spiegate il rapporto causa - effetto.

Forse che ha dovuto interrompere la produzione per mesi?

O è stata condannata a pagare danni che non ha pagato?

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C'è qualcosa che non capisco.

Siccome faceva troppo rumore è fallita.

Mi spiegate il rapporto causa - effetto.

Forse che ha dovuto interrompere la produzione per mesi?

O è stata condannata a pagare danni che non ha pagato?

Risposta B....

In generale siamo una nazione di rompi coglioni, pensa al bar pasticceria Bossi di gallarate, una vita a produrre panettoni in centro a Gallarate, chiuso per colpa di una neo vicina che si lamentava del rumore... negli decenni precedenti erano tutti sordi?! No comment...

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4 anni per trovare un capannone.

Siamo sicuri che l'abbiano cercato?

Diversi i punti oscuri, mettendosi nei panni della vicina sicuramente una situazione non facile.

Secondo me qui è il sistema che ha fallito le responsabilità non sono di alcuni, ma di tutti.

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Risposta B....

In generale siamo una nazione di rompi coglioni, pensa al bar pasticceria Bossi di gallarate, una vita a produrre panettoni in centro a Gallarate, chiuso per colpa di una neo vicina che si lamentava del rumore... negli decenni precedenti erano tutti sordi?! No comment...

4 anni per trovare un capannone.

Siamo sicuri che l'abbiano cercato?

Diversi i punti oscuri, mettendosi nei panni della vicina sicuramente una situazione non facile.

Secondo me qui è il sistema che ha fallito le responsabilità non sono di alcuni, ma di tutti.

Siamo sicuri che nel torto sia la fabbrica? da quanto tempo il vicino abita li? qualcuno l'ha obbligato a prendere quella casa? o ha pensato ok tanto la faccio chiudere? certo, se sono anni che ci abita, e la situazione è degenerata, o ha provato altre strade per risolvere la situazione ok, ma qui stiamo raggiungendo il limite, i nuovi vicini di S.Siro non vogliono i concerti e all'ora facciamoli finire prima, a Monza i nuovi vicini dell'autodromo ne vogliono la chiusura, quanti altri casi? quando compri casa sai cosa stai comprando e allora accetti tutto quello che c'è già intorno, se non lo sai informati prima e non rompere!

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Alby, quello che dici è vero in parte.

L'azienda era costruita nel verde, poi le hanno costruito intorno e cambiato il piano regolatore.

Purtroppo però le leggi sono quelle e quindi dal punto di vista del diritto la decisione sarà sicuramente ineccepibile.

Probabilmente però io dico che in 4 anni persone di buon senso una soluzione dovevano trovarla.

Mi spiego, se io avessi un'azienda che fa casino fuori da casa mia (fuori legge) anch'io vorrei che tornasse nei parametri. Non ne vorrei certo la chiusura, specialmente se come in questo caso era lì dagli anni '60.

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Alby, quello che dici è vero in parte.

L'azienda era costruita nel verde, poi le hanno costruito intorno e cambiato il piano regolatore.

Purtroppo però le leggi sono quelle e quindi dal punto di vista del diritto la decisione sarà sicuramente ineccepibile.

Probabilmente però io dico che in 4 anni persone di buon senso una soluzione dovevano trovarla.

Mi spiego, se io avessi un'azienda che fa casino fuori da casa mia (fuori legge) anch'io vorrei che tornasse nei parametri. Non ne vorrei certo la chiusura, specialmente se come in questo caso era lì dagli anni '60.

A casorate sempione, arsago, somma eccecc spesso si fa fatica a parlare con una persona che ti sta di fronte per colpa degli aerei... e sappiamo tutti quanti ne passano (passavano... passeranno?) al giorno. Chiudiamo Malpensa? La trasferiamo dove non ci sono case?

L'azienda era costruita nel verde, poi le hanno costruito intorno e cambiato il piano regolatore.

E quindi paga il povero pirla e i poveri pirla che per lui lavoravano a cui hanno costruito intorno...

Edited by Ale Div.
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L'azienda era costruita nel verde, poi le hanno costruito intorno e cambiato il piano regolatore.
E quindi paga il povero pirla e i poveri pirla che per lui lavoravano a cui hanno costruito intorno...

ma, appunto, cazzo, quelli che hanno cambiato il piano regolatore non pagano niente??

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Per me sono falliti per non pagare i danni al coglione.

Riapriranno cambiando nome della ditta e societa'.

Con il coglione invevitabilmente si accoderà qualche fornitore, ma in fondo l'Italia è questa qua.

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CI sono troope cose che non so per esprimere un parere.

- La casa del disturbato era lì da tempo o prima c'era prima la ditta e poi qualcuno ha messo le case tanto la ditta la facciamo chiudere?

- Il rumore è sempre stato quello o da qualche anno è aumentato?

- Cosa è stato veramente fatto in questi 4 anni per risolvere la questione? Perchè 4 anni non sono pochi e poi si scrive che la comunicazione di fallimento è arrivata pochi giorni dopo che si era "quasi" trovata una soluzione.

Chissà come sono veramente andate le cose.

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Con il coglione invevitabilmente si accoderà qualche fornitore, ma in fondo l'Italia è questa qua.

E non escluderei che riapra con meno operai e magari non gli stessi e con contratti diversi.

Ma, in fondo, l'Italia è questa qua.

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E non escluderei che riapra con meno operai e magari non gli stessi e con contratti diversi.

Ma, in fondo, l'Italia è questa qua.

Questa è pura dietrologia.............

hai detto di non saperne abbastanza, non spararle grosse...........

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Situazione grottesca simile a quella successa a casa mia

Da anni e anni c'è una fonderia in aperta campagna isolata e lontana dal resto del mondo civilizzato.....sino a quando un bel giorno una impresa costruttrice decide di costruirgli a fianco un fiorente villaggetto esclusivo....morale della favola la ditta costruita li prima delle case dovette chiudere per 6 mesi perchè i nuovi residenti si lamentarono in comune e non ricordo in quale tribunale per i rumori fastidiosissimi della cava....6 mesi di stop licenziamenti e riassunzioni..

non c'è limite al peggio

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tutto bene, ma faccio notare che una fabbrica deve comunque rispettare le normative in materia di inquinamento acustico (e anche ambientale), sia essa in mezzo al deserto o di fianco a piazza Montegrappa.

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tutto bene, ma faccio notare che una fabbrica deve comunque rispettare le normative in materia di inquinamento acustico (e anche ambientale), sia essa in mezzo al deserto o di fianco a piazza Montegrappa.

Temo però che queste norme siano dipendenti dal fatto di essere nel deserto o in Piazza Monte Grappa.

Sarebbe interessante quindi sapere se vi è stato cambio di destinazione d'uso della zona passandola da industriale ad abitativa o se è cambiato qualcosa d'altro.

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tutto bene, ma faccio notare che una fabbrica deve comunque rispettare le normative in materia di inquinamento acustico (e anche ambientale), sia essa in mezzo al deserto o di fianco a piazza Montegrappa.

E allora come la mettiamo con gli aeroporti? Li chiudiamo tutti?

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In un paese normale il cambiamento di destinazione d'uso di un'area e relativo magna-magna sulle concessioni da parte el comune dovrebbe prevedere un fondo risarcimento a chi aveva agevolazioni dalla destinazione d'uso precedente.

La bonifica del deserto dei Gobi e relativa trasformazione in campo da golf ha sicuramente degli aspetti meritori per molti: ma non per chi lì ha messo una cava di sabbia.

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Situazione grottesca simile a quella successa a casa mia

Da anni e anni c'è una fonderia in aperta campagna isolata e lontana dal resto del mondo civilizzato.....sino a quando un bel giorno una impresa costruttrice decide di costruirgli a fianco un fiorente villaggetto esclusivo....morale della favola la ditta costruita li prima delle case dovette chiudere per 6 mesi perchè i nuovi residenti si lamentarono in comune e non ricordo in quale tribunale per i rumori fastidiosissimi della cava....6 mesi di stop licenziamenti e riassunzioni..

non c'è limite al peggio

Ma se io sono il proprietario del terreno lì a fianco, non devo venderlo ad un costruttore perchè la fonderia deve continuare a fare quello che vuole?

C'è caso e caso, sia chiaro, ma dubito che il giudice abbia emesso una sentenza a casaccio...anche se in Italia c'è tanta gente a cui fa comodo sostenere il contrario.

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Ma se io sono il proprietario del terreno lì a fianco, non devo venderlo ad un costruttore perchè la fonderia deve continuare a fare quello che vuole?

C'è caso e caso, sia chiaro, ma dubito che il giudice abbia emesso una sentenza a casaccio...anche se in Italia c'è tanta gente a cui fa comodo sostenere il contrario.

Ribadisco la fonderia era li da un casino di anni

indi se compri casa li sai che c'è e che in determinati orari c'è casino quindi non lamentarti...

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Ribadisco la fonderia era li da un casino di anni

indi se compri casa li sai che c'è e che in determinati orari c'è casino quindi non lamentarti...

La fonderia San Gregorio è a 500 metri da casa mia e intorno ha un bordello di case...però in 50 anni, che io sappia, nessuno gli ha mai fatto causa...anche se ad ogni colata parte la sirena del Titanic.

Se a quella del tuo paese han fatto storie, vuol dire che qualcosa di rilevante c'era e che gli adeguamenti richiesti erano dovuti x legge.

In fondo alla mia via c'è una tessitura, un paio di nuovi inquilini degli appartamenti confinanti gli avevano fatto causa, ma siccome tutto era in regola han dovuto starsene zitti e traslocare.

Non è che i giudici si divertono o tirano i dadi x le sentenze, ma se i risultati delle perizie dicono che si sfora il limite acustico...c'è poco da lanciare accuse in giro. Mica possono obbligare il querelante a sloggiare x non dar fastidio all'impreditore di turno.

Che poi, tornando al caso iniziale del thread, si parla di minuterie meccaniche e di 4 anni di tempo...non di un altoforno e una decisione improvvisa e fulminea.

Edited by Il_Cinghiale
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Siamo sicuri che nel torto sia la fabbrica? da quanto tempo il vicino abita li? qualcuno l'ha obbligato a prendere quella casa? o ha pensato ok tanto la faccio chiudere? certo, se sono anni che ci abita, e la situazione è degenerata, o ha provato altre strade per risolvere la situazione ok, ma qui stiamo raggiungendo il limite, i nuovi vicini di S.Siro non vogliono i concerti e all'ora facciamoli finire prima, a Monza i nuovi vicini dell'autodromo ne vogliono la chiusura, quanti altri casi? quando compri casa sai cosa stai comprando e allora accetti tutto quello che c'è già intorno, se non lo sai informati prima e non rompere!

Non stanno proprio così le cose:

- a San Siro chiedono il rispetto dei regolamenti comunali, che prevedono la fine "del bordello" x la mezzanotte...che poi sia la festa della salamella o il concerto di Springsteen poco importa, è giusto che entrambe le manifestazioni stiano alle regole;

- x Monza i confinanti chiedono che vengano ridotti i giorni di impiego dell'autodromo, che sarà pure lì da 80-90 anni, ma nell'ultimo ventennio ha visto triplicare la quantità di gironi d'apertura...poi lì ci sarebbe sempre da discutere sul perchè il cittadino debba sempre rispettare al 100% i regolamenti ambientali del parco, mentre altri possono fare quello che vogliono.

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