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Arrivano i nostri: Childress, Gergati e Martinoni


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di Giuseppe Sciascia

Arrivano i nostri... Già sappiamo chi sono ma val la pena ricordarli nell’imminenza di una formalità che ufficializza la loro nuova appartenenza alla Pall. Varese ed ecco Randolph Childress, Niccolò Martinoni e Lorenzo Gergati.

Con la scelta del play titolare, uomo di fiducia di Pillastrini, che dovrà guidare la "navicella" biancorossa nelle acque sconosciute di LegAdue, il club biancorosso s’è assicurato due varesini, l’uno è una grande promessa, il cui cartellino appartiene alla Benetton, l’altro è un giovanotto con trascorsi nel grande basket e con una voglia di tornar su nella scala dei valori dopo una stagione in B1.

L’accordo tra Varese e Gergati è stato perfezionato ieri: il play-guardia mancino siglerà un contratto annuale che gli consentirà, si diceva, una nuova esperienza in serie A. Nelle logiche di Pillastrini, che stima da diversi anni il 24enne giocatore prodotto delle giovanili del Campus, il nuovo "acquisto" biancorosso dovrebbe fungere da uomo "di rottura", a supporto della coppia di registi Childress - Passera.Martinoni, di ritorno da Treviso, sarà invece il primo cambio delle ali tra "numero 3" e "numero 4": una bella responsabilità per l’atleta cresciuto nel vivaio della Robur et Fides, sul quale Varese vorrebbe investire per i prossimi due anni, possibilità tutt’altro che remota secondo il responsabile del settore giovanile della Benetton, Fabio Corbani, cioè colui che decise di "investire" risorse importanti (leggi gli 80mila euro del parametro di svincolo versati nelle casse dell’ABC) sul futuro rinforzo biancorosso.

«La decisione finale spetterà alla società ma io sarei contento di una durata biennale del lavoro della Cimberio su Martinoni - afferma il tecnico di origine milanese che guidò Novara in LegAdue dal 2003 al 2005 -. Niccolò non ha esperienza a livello senior ma sono convinto che abbia qualità e mezzi tecnici necessari per tenere ottimamente il campo per almeno 15 minuti».

Il momento del "nero su bianco" per Gergati e Martinoni arriverà nei prossimi giorni, in occasione della visita in via Sanvito del loro agente Riccardo Sbezzi, che già rappresenta i biancorossi Passera e Boscagin.

In quella circostanza saranno ratificate anche le conferme del play di Casciago e dell’esterno veronese, portando ufficialmente a quota sette il numero dei giocatori facenti parte dell’organico della Cimberio 2008/2009, dato che i giovani Genovese e Antonelli rivestiranno rispettivamente i ruoli di sesto esterno e quarto lungo all’interno delle rotazioni di Pillastrini. Almeno così pare, in attesa che la "questione Galanda" arrivi a una risoluzione concreta in un senso o nell’altro. La conferma del lungo friulano indurrebbe la società a puntare su un lungo americano con caratteristiche tecniche e fisiche compatibili con le qualità atletiche e "balistiche" dell’ex capitano azzurro, come sarebbe stato nel caso di Leroy Hurd (ormai definitivamente uscito dal novero delle trattative in corso avendo accettato le offerte della Scavolini Pesaro).

E con Galanda sotto i tabelloni a fianco di un "americanone" di valore, Pillastrini sarebbe anche disposto ad accettare il rischio di partire con due "giovanotti" di belle speranze - ma tutti da verificare a livello senior, soprattutto a livello di "consistenza" fisica nelle battaglie a rimbalzo - come Martinoni ed Antonelli.

Qualora invece Galanda optasse per una partenza, comunque "avallata" dalla società pur con un’altra stagione residua del contratto triennale firmato dall’atleta ex Fortitudo e Siena nell’estate del 2006, le strategie della Cimberio potrebbero cambiare, puntando su un "mezzo lungo" italiano e un "centrone" statunitense, con l’ipotesi di "puntellare" il reparto lunghi mediante l’inserimento di un uomo d’area italiano o "passaportato". Al momento attuale le "sirene" per la medaglia d’argento di Atene 2004 arrivano soprattutto dall’estero (Granada), mentre l’interessamento di Capo d’Orlando non sembrerebbe incontrare il gradimento del giocatore, attento anche alla eventuale sistemazione "logistica" e non solo alla proposta tecnica in caso di "divorzio" dalla Cimberio. Intorno all’affaire-Galanda ruotano dunque molte delle possibili fortune di una Cimberio che - qualunque sia la scelta del giocatore del 1975 - dovrà trovare gli "incastri" giusti, anche per evitare di sovraccaricare di responsabilità i giovani della panchina alle spalle dei titolari...

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