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Galanda, cresce l’ottimismo


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di Giuseppe Sciascia

Ancora una "fumata grigia" nella storia trita e ritrita tra Pallacanestro Varese e Giacomo Galanda: dopo aver provato nei giorni scorsi a mettere fretta al giocatore friulano, ora Cecco Vescovi adotta una tattica più "attendista" senza forzare eccessivamente la mano all’atleta del 1975, ribadendo la volontà di confermare l’ex azzurro soltanto nel caso di una sua completa fiducia nel nuovo corso biancorosso.

«Per arrivare a questa decisione, evidentemente, è necessario effettuare delle valutazioni profonde sotto svariati aspetti che non coinvolgono soltanto l’aspetto tecnico: per questa ragione non è nostra intenzione mettere troppa fretta a Galanda, anche perchè vogliamo essere certi al cento per cento che la sua scelta sarà ponderata fino in fondo. Noi facciamo ancora pieno affidamento su di lui, ma non vogliamo trattenerlo a forza a Varese: se resterà con noi, dovrà farlo soltanto se pienamente convinto della bontà del nostro progetto».

La società biancorossa proroga il termine della risposta del giocatore ex Fortitudo e Siena ma, nel frattempo, Vescovi non rimane "inattivo" sul mercato: «Spero che la vicenda Galanda possa definirsi a breve, anche se chiaramente la situazione non dipende interamente da noi. Di sicuro non aspetteremo ancora un mese, diciamo che ci piacerebbe arrivare a una soluzione definitiva nel giro di qualche giorno, però con sette giocatori già in organico non c’è una fretta assoluta per procedere in questa campagna acquisti già impostata nelle sue linee guida»

Nei cassetti della società sono già pronti un "piano A" e un "piano B" che comprendono tutte le soluzioni di mercato necessarie per completare l’organico a seconda che il lungo del 1975 resti a Varese oppure opti per il "divorzio" 12 mesi prima della naturale scadenza del contratto:

«In attesa di riscontri positivi da Galanda non siamo bloccati, anzi stiamo agendo in modo tale da non rimanere spiazzati. Abbiamo pronte le soluzioni sia nel caso in cui Giacomo resti a Varese sia nell’eventualità di doverlo sostituire. E’ chiaro che una sua conferma presupporrà la scelta di un lungo compatibile con le caratteristiche tecniche e atletiche dell’ex capitano azzurro, ci stiamo muovendo proprio in quella direzione. Ormai, per completare l’organico, ci mancano due oppure tre giocatori da quintetto base: forzare oggi i tempi del mercato è inutile visto che molte situazioni sono ancora da definire, di comune accordo con Pillastrini stiamo valutando con attenzione tutti i giocatori che ci vengono offerti e, al di là dell’attesa di Galanda, agiremo soltanto nel caso in cui saremo pienamente convinti di aver individuato un elemento perfetto sotto tutti i punti di vista per la nostra squadra».

Col passare dei giorni sembrano aumentare le chances che l’atleta del 1975 rispetti fino in fondo il contratto, qualora vi siano di mezzo delle pendenze economiche che sempre i Castiglioni hanno rispettato e onorato.

Qualora le sensazioni positive degli ultimi giorni dovessero trovare riscontro, il "piano di battaglia" più probabile sul quale si indirizzerà Varese è quello di puntare su un esterno americano con punti nelle mani da inserire in quintetto-base tra Childress e Boscagin (verosimilmente una guardia-ala considerando che il reparto-play è già coperto dallo statunitense ex Montegranaro più Passera e Gergati), mentre l’altro lungo da affiancare a Galanda arriverà dal mercato dei comunitari, con la dirigenza biancorossa che sta vagliando con attenzione il mercato dell’Europa dell’est tra sloveni e lituani.

Ieri sono state espletate le ultime formalità burocratiche per l’iscrizione al campionato di LegAdue entro il termine fissato dalle regole Fip.

Nei prossimi giorni Stefano Pillastrini tornerà in via Sanvito per un ulteriore "briefing" con Vescovi e Ferraiuolo; attesa a breve anche la risposta di Daniele Cavicchi (ex assistente del tecnico romagnolo alla Virtus Bologna) per l’incarico di vice allenatore, mentre è "slittato" di qualche giorno l’annuncio ufficiale da parte della società dell’ingaggio già ampiamente certo di Lorenzo Gergati e Niccolò Martinoni in attesa del rientro in sede della dirigenza della Benetton Treviso.

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