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Oggi l'atteso si di Galanda


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di Francesco Caielli

Ormai ci siamo: ancora poche ore e la ?telenovela Galanda?, che da mesi sta tenendo tutti i tifosi biancorossi con il fiato sospeso, dovrebbe finalmente avere fine. Una fine felice, la fine che tutti speravano: Gek nella giornata di domani dovrebbe, a meno di improvvisi e improbabili dietrofront, pronunciare il fatidico ?sì? e sposare il progetto propostogli dal gm Cecco Vescovi e da Stefano Pillastrini. Le ultime ore hanno fatto registrare il superamento di tutti quegli ostacoli - economici, non certo tecnici - che avevano ritardato così tanto la decisione del giocatore, e di fatto congelato il mercato di Varese. La società, dopo aver firmato il play Childress, era in attesa di capire le intenzioni del lungo azzurro per muoversi di conseguenza.

VARESE CON GEK

Galanda, in LegaDue, è un lusso: un giocatore unico, che nessun'altra squadra può permettersi, e che pone Varese tra le principali candidate alla promozione. Pillastrini ha già chiaramente fatto capire che utilizzerà Gek da ?cinque?, un ruolo che nella serie cadetta può essere tranquillamente ricoperto dall'ex Roosters: a patto che gli si affianchi un'ala grande complementare alle sue caratteristiche. Ma una volta incassato l'ok di Galanda, che sarà il capitano della squadra, come deciderà di agire sul mercato la Pallacanestro Varese?

Sistemato, e alla grande, il discorso del pivot, alla Cimberio mancano sostanzialmente due giocatori: una guardia con parecchi punti nelle mani, e un ?quattro? da mettere in campo di fianco a Galanda. Vescovi sta sondando da tempo il mercato degli americani (preso Childress, Varese potrà spendere un solo visto per extracomunitari), dal quale dovrebbe uscire la guardia, anche se il gm biancorosso è stato a un passo dal prendere un forte giocatore italiano - il cui nome è stato tenuto rigorosamente segreto - prima di abbandonare la pista per le richieste economiche giudicate decisamente troppo alte.

PASSERA SCONTENTO

Al di la delle dichiarazioni di circostanza, è difficile nascondere la realtà: Marco Passera non è contento. Dopo una stagione nella quale è stato uno dei meno peggio del gruppo che è retrocesso, il play varesino probabilmente si attendeva di ricevere le chiavi della squadra e l'investitura a regista titolare. Lui il campionato di LegaDue lo conosce alla perfezione - due anni fa è stato il migliore di tutto il torneo, nel suo ruolo, con la maglia di Soresina - ed era pronto a tuffarsi in questa avventura con la spavalderia che lo contraddistingue. La società ha invece deciso, dopo avere adeguato il suo stipendio alla nuova categoria, di prendere un ?concorrente? americano come Childress e, su richiesta di Pillastrini, di portare a casa il varesino Lorenzo Gergati.

Passera non l'ha presa benissimo, e starebbe valutando l'ipotesi di cambiare aria: a Soresina lo riprenderebbero al volo. Lo facesse, probabilmente commetterebbe un errore madornale: una stagione al fianco di Childress, preso proprio per far crescere il talento varesino, non potrebbe che migliorare il ragazzo, che lo scorso anno ha messo in mostra tutti quei limiti che ne fanno un giocatore non ancora pronto per la serie A1.

MARTINONI C'È

Non è ancora ufficiale, ma Nicolò Martinoni è praticamente un giocatore della Pallacanestro Varese. Il giovane lungo dell'89, nato a Varese ma di proprietà della Benetton Treviso (che lo ?scippò? a un desolato Gianni Chiapparo), ieri mattina era in città a fare compere, ma dovrebbe essersi anche incontrato con i dirigenti biancorossi per definire i dettagli di un accordo che sarà svelato a giorni.

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