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«A Varese per tornare in A1»


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di Giuseppe Sciascia

Parlata sciolta, idee chiare e tanta voglia di far bene nella sua nuova avventura con la Cimberio. Il neoacquisto biancorosso Simone Cotani - ufficializzato ieri il già annunciato accordo biennale tra il team varesino e l’atleta del 1981 - ha accettato con entusiasmo la sfida proposta dalla società di via Sanvito, vivendo senza traumi la discesa in LegAdue dopo una lunga militanza al "piano di sopra" tra Livorno, Fortitudo Bologna (al suo attivo anche il titolo tricolore vinto nel 2004/2005) e Biella, ormai città adottiva dell’atleta nativo di Ostia che ha preso casa nel capoluogo piemontese dopo le ultime tre stagioni disputate con la maglia dell’Angelico:

«Assolutamente nessun declassamento nell’accettare una proposta dalla LegAdue, anzi in realtà la vivo come una sfida, dato che tra i miei obiettivi personali della prossima stagione non può mancare ovviamente quello di tornare subito in A1 con Varese. Le due promozioni già ottenute a Montecatini e Livorno? Ero giovane ed avevo un ruolo diverso da quello che rivestirò nelle file della Cimberio, ma speriamo sia una cosa di buon auspicio...».

In LegAdue il neo-acquisto biancorosso rivestirà però un ruolo fondamentale nello scacchiere tattico della Cimberio dopo tre stagioni da cambio delle ali in Piemonte: a compensare la categoria in meno sarà dunque la "promozione" in quintetto-base... «Sono molto contento di questa opportunità di giocare da titolare: a Biella fungevo ormai stabilmente da cambio dell’ala forte, giocando tra i 15 e i 18 minuti di media, mentre a Varese potrò ricoprire un ruolo importante. Spero di ripagare puntualmente la fiducia della società recitando quel ruolo da protagonista che si aspetta da me».

Cotani sottolinea inoltre come il suo rapporto di lunga data con Pillastrini - che lo "reclutò" da Ostia a 17 anni portandolo con sè a Montecatini - sia stata una delle cause della sua decisione di accettare le offerte di Varese: «Fa molto piacere ritrovare Pillastrini che già mi aveva allenato agli inizi della mia carriera professionistica: la sua presenza è stata una delle spinte più importanti che mi hanno portato ad accettare le offerte di Varese, scelta comunque ben ponderata per diverse ragioni, non ultima quella di entrare a far parte di un progetto nel quale gli italiani avranno un ruolo fondamentale. Puntare sui giocatori italiani di questi tempi è una cosa rara: fa piacere per il movimento che ci siano ancora società votate a questo tipo di politica, e sarà un altro grande stimolo a far bene con la maglia della Cimberio».

Altro stimolo importante per l’ala di origine romana è stato quello di fare coppia sotto canestro con Giacomo Galanda, subito individuato da Cotani come l’uomo-cardine dei destini della formazione varesina: «Partiamo da una pedina più che importante come Galanda, giocatore di assoluto valore sotto il profilo tecnico oltre che dotato di grande carisma, che può trasmettere fiducia ed entusiasmo ai giovani visti i tanti anni disputati al vertice tra il ruolo di capitano della Nazionale e le moltissime finali tricolori giocate. Io e Giacomo formeremo una coppia ben assortita vista la statura ed il talento a sua disposizione, sono convinto che mi aiuterà molto giocare al suo fianco».

Così come per molti protagonisti della formazione biancorossa anche per Cotani la LegAdue sarà un campionato da scoprire (l’ultima apparizione nel campionato "cadetto" - con tanto di immediata promozione in A1 - risale infatti al 2000/2001 con la maglia di Livorno). Intanto però l’ala romana - il cui stile di gioco all’insegna dell’energia e dell’atletismo è di quelli capaci di fare rapidamente breccia nel cuore del pubblico - lancia subito messaggi ai tifosi varesini: «Negli anni scorsi non ho seguito molto la LegAdue, ma mi aspetto un campionato equilibrato, competitivo e avvincente nel quale Varese potrà essere protagonista al fianco di altre realtà ambiziose come Casale Monferrato e Reggio Emilia. Diventare un beniamino del pubblico? Di sicuro darò tutto me stesso alla causa senza risparmiarmi nè in allenamento nè in partita e cercherò di fare sempre il massimo senza tirarmi indietro: spero di poter entrare in fretta nel cuore dei tifosi facendo dimenticare i miei trascorsi biellesi».

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