Jump to content

Recommended Posts

Posted

di Francesco Caielli

VARESEAltro che Valerio Bianchini: il nuovo Vate della pallacanestro italiana si chiama Edoardo Bulgheroni. Lui, il presidente della Stella, l'uomo che con la forza delle sue idee ha portato Varese in cima al mondo, primo tifoso dei colori biancorossi nonostante il lavoro e la nostalgia lo tengano lontano dal palazzetto. Ogni volta che apre bocca per parlare di basket o per azzardare un pronostico, ci azzecca, nel bene e nel male: fu lui, due anni fa, a pronosticare che la Whirlpool di Magnano nei playoff avrebbe dato filo da torcere a Milano. Fu lui la scorsa estate a giudicare un azzardo l'idea di iniziare una stagione affidandosi agli uomini della Stella, dal campo alla panchina. Fu lui durante l'ultimo campionato a criticare l'arrivo di Bianchini, affermando che sarebbe stato meglio continuare con Mrsic.

Oggi Edo sta alla finestra, si gode la sua Varese sempre più tranquilla: «È in questo periodo, quando la gente va in vacanza, che la nostra città riesce a dare il meglio di sé: e la sera è sempre fresco, sembra di essere in montagna». È in attesa di diventare papà per la terza volta («Ormai mancano tre settimane, si chiamerà Francesco») e ha sempre voglia di parlare di basket.

La stagione è ormai alle porte: qual è il suo pronostico?

Per i pronostici è ancora presto, devo prima capire che tipo di squadra hanno allestito e valutare gli avversari. Però una cosa la si può già dire.

E sarebbe?

L'anno scorso, di questi tempi, avevo espresso il mio scetticismo: secondo me si era partiti con il piede sbagliato, e ci si era infilati in una situazione un po' rischiosa. E purtroppo è andato tutto storto, molto peggio di quanto mi attendessi.

E quest'anno?

Quest'anno, no: le prime mosse sono giuste e ci sono tutte le condizioni per fare bene. Innanzitutto c'è un allenatore vero, e questo non è poco: su Pillastrini si può mettere la mano sul fuoco, ed è una vera e propria garanzia. Ma anche Vescovi e Ferraiuolo credo siano le persone giuste al posto giusto: c'è un gm che sta lavorando bene, e c'è un team manager vero.

Bulgheroni ha parlato: sarà una stagione trionfale...

No: andiamoci piano. In campo ci vanno i giocatori, e mi pare che la squadra sia ancora da completare.

È fatta per nove decimi.

Già, però quel decimo che manca è il tassello fondamentale: quello che dovrà fare canestro e segnare da lontano. Le fortune di Varese nel prossimo campionato dipenderanno molto dall'ultimo acquisto.

E degli altri nove, cosa ne pensa?

Adiamo con ordine. La conferma di Galanda è una grande notizia: Gek in LegaDue è un americano, ma un americano di quelli buoni. La sua esperienza, il suo tasso tecnico, la sua forza sapranno davvero fare la differenza anche perché se ha deciso di rimanere accettando di scendere di categoria, significa che ci ha pensato bene ed è convinto.

Proseguiamo: il playmaker. Le piace?

Childress è una garanzia. Ha già vinto due volte il campionato, sa come si gestiscono i palloni difficili, da quanto mi dicono è un gran professionista: molto bene.

Poi ci sono i giovani: italiani e varesini.

E sapete come la penso: questa è una grande cosa. Perché un giovane, prima di sapere fare canestro, deve avere la volontà di farlo: e se un ragazzo gioca con la maglia della sua città, questa volontà gli viene fuori dal cuore. Avranno una marcia in più.

Insomma, la nuova squadra le piace?

Sì, e dirò di più: mi piace anche la maglia scelta dai tifosi, quella con le stelle, che richiamano il nostro passato e la nostra storia. Era la mia preferita, e l'ho votata anch'io sul sito de «La Provincia».

Suvvia, un pronostico secco.

Ancora no, ma facciamo così: prometto solennemente che troverò il modo di vedere una delle prime amichevoli. Mi farò un'idea sulla squadra, e poi mi lascerò andare a uno dei miei pronostici, che a quanto pare ormai sono infallibili.

×
×
  • Create New...