«Questa Varese mi garba»

[Lucaweb]

di Giuseppe Sciascia

Mercato promosso senza riserve in attesa di vedere all'opera l'ultimo arrivato Arizona Reid: tanto entusiasmo per Marco Passera in vista dell'inizio della nuova avventura biancorossa, avendo il play varesino la convinzione che Varese possa disputare una stagione da protagonista: «Pur non conoscendo Reid. questa squadra mi piace molto. Accanto a un pacchetto di giovani con tanta voglia di fare ci sono due chiocce di valore assoluto come Galanda e Childress, sicchè accanto a elementi dal rendimento garantito ci sarà il naturale entusiasmo di chi vuol mettersi in mostra. In LegAdue la cosa importante è quella di costruire un nucleo italiano solido cui aggiungere poi due stranieri che facciano la differenza: la batteria tricolore mi sembra tra le migliori in assoluto, mentre Randy non ha certo bisogno di presentazioni. Se l'altro americano si dimostrerà all'altezza delle attese, la squadra avrà le qualità per disputare un buonissimo campionato, al di là del fatto di contare su Pillastrini: per me sarà una scoperta ma tutti me ne parlano benissimo, sono convinto che proprio dalla panchina arriverà il nostro valore aggiunto».

Il play del 1982 ha accettato senza problemi il ruolo di sesto uomo "disegnato" per lui da Pillastrini, potendo agire sia alle spalle sia a fianco di Childress nei quintetti con due playmaker dei quali il tecnico di Cervia fa "storicamente" largo uso.

«Anche quest'anno mi aspetta un'esperienza nuova: due stagioni fa a Soresina giocai da titolare in Legadue, lo scorso anno all'esordio in A1 ebbi minutaggi e responsabilità altalenanti, ora tornerò a uscire dalla panchina pur avendo un ruolo importante, come Pillastrini ha sottolineato in occasione dei colloqui dello scorso giugno. Per me non c'è alcun problema a partire alle spalle di un campione come Childress: la cosa che conta è vincere più partite possibili, passano in sott’ordine i minutaggi dei singoli o di chi risulterà decisivo. Vedremo come il coach deciderà di utilizzarmi, anche perché molti mi hanno detto che ama giocare tanto con due playmaker, la cosa mi stimola parecchio. Personalmente sono convinto che la squadra sia stata costruita nel modo giusto, sono caricatissimo per fare la mia parte nel tentativo di riportare Varese nel campionato che merita: speriamo che basti un anno solo».

Con Boscagin e il neo-capitano Galanda il play varesino rappresenterà lo "zoccolo duro" degli italiani che dovranno dare l'esempio sin dal primo giorno per garantire alla nuova Cimberio il giusto clima secondo i dettami di Pillastrini, evitando "guasti" nel gruppo...

«La prima cosa da fare per disputare una stagione di vertice è quella di fare quadrato in spogliatoio: con questi ragazzi non ci sarà problema a fare gruppo, ma dovremo costruirne uno speciale che sia sempre unito al massimo per dimostrare che Varese ha voglia di tornare grande. Non ci sarà bisogno di spiegare a Childress che cosa significhi per noi la necessità di un riscatto dopo una stagione così negativa come quella passata, anche i giovani conoscono bene l'ambiente essendo nati in città oppure ormai varesini "adottivi". Le basi per far bene ci sono, dovremo cercare di essere una cosa sola dentro e fuori dal campo».

Organici alla mano Passera "vede" Casale Monferrato come la possibile squadra da battere in un campionato di LegAdue sicuramente molto competitivo rispetto alle edizioni passate: «Se azzeccherà gli americani la migliore dovrebbe essere la Fastweb che con gli arrivi di Ghiacci e Fantoni ha piazzato due colpi importantissimi. Ma le squadre competitive per il vertice saranno a mio avviso numerosissime, tra le altre mi piacciono Soresina, Reggio Emilia e Sassari. Dovremo essere consapevoli che ci aspetta un campionato ricco di insidie, oltre che competitivo come la serie A1, quantomeno per la necessità di giocare sempre al massimo contro ogni avversario, tutte la avversarie giocheranno alla morte per battere la nobile decaduta Varese».