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«Reid, una scommessa da vincere»


Lucaweb

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di Giuseppe Sciascia

Campagna-acquisti varesina promossa "in blocco" da Stefano Pillastrini, regista insieme con Cecco Vescovi delle scelte di mercato effettuate dal club biancorosso in vista della nuova avventura in LegAdue. Nonostante il "cambio in corsa" sul fronte statunitense sull’asse Pickett-Reid, il coach di Cervia ribadisce le logiche che hanno portato Varese all’attuale composizione del roster.

«Sono pienamente soddisfatto della nostra campagna acquisti dato che abbiamo raggiunto quasi tutti gli obiettivi prefissati in fase di costruzione del roster. L’unico cambio in corsa nella politica perseguita è stato quello relativo al secondo straniero: in partenza l’idea era di puntare su un giocatore già esperto del nostro campionato, poi ci è piaciuto Reid, comunque una scommessa mirata dovuta alle qualità messe in mostra a Treviso che ci hanno convinto a puntare su di lui. E’ una squadra che nasce con delle certezze assolute come quelle rappresentate da Childress e Galanda, oltre a contare su giocatori già esperti e dal rendimento affidabile come Boscagin, Passera e Cotani; per andare oltre al nostro livello di partenza puntiamo sul miglioramento dei singoli, convinti che diversi giocatori possano fare di più rispetto al loro valore attuale».

E proprio la crescita dei giovani - sia i ragazzi della panchina, ma anche gli stessi Passera e Boscagin - dovrà essere l’arma in più della Cimberio "secondo Pillastrini":

«L’idea della crescita della squadra attraverso i progressi delle individualità legati al lavoro in palestra coniugato allo spazio di gioco sul campo per coloro che mi dimostreranno qualcosa di concreto è alla base del progetto. L’intento di fondo è quello che i giocatori che oggi valgono 5 possano valere almeno 6 alla fine della stagione, sperando magari anche in qualcosa di meglio. Per questo l’opera quotidiana in allenamento sarà la caratteristica principale per il buon esito della nostra stagione, come già era accaduto a Montegranaro. L’esempio cui ci si può rifare è quello di Siena, che tre anni fa scelse giocatori pescati da squadre di medio livello come McIntyre, Stonerook, Kaukenas e Sato: tutti ottimi elementi che sono cresciuti portando la Montepaschi a dominare il campionato italiano ed a qualificarsi per le Final Four di Eurolega. Noi ovviamente partiamo da un gradino più basso, ma l’idea di puntare su giocatori in grado di fare salti di qualità è stata alla base delle nostre scelte».

Nelle idee del tecnico romagnolo c’è comunque una squadra veloce e perimetrale, sfruttando al meglio le capacità di tutti i lunghi di colpire dalla distanza per liberare spazi in favore delle incursioni degli esterni:

«Childress e Galanda, oltre che rappresentare delle certezze in termini di rendimento ed esperienza, saranno anche i punti di riferimento del nostro gioco. Utilizzeremo stabilmente Giacomo come pivot nell’asse di una squadra che avrà canoni fortemente perimetrali; d’altra parte i nostri lunghi sono tutti molto abili fronte a canestro, dunque questa caratteristica sarà sfruttata al meglio per liberare l’area, considerando che Reid è un giocatore molto attivo senza la palla, e che togliere aiuti e liberare spazi sarà utilissimo per le incursioni di Passera e Boscagin».

Ancora nessun "ranking" prestagionale a mercato finito secondo Pillastrini, che comunque "spende" una parola per Casale Monferrato:

«Per il momento ho soltanto "sbirciato" la composizione degli organici, se devo essere sincero Casale Monferrato mi sembra una vera e propria corazzata, mentre tra le squadre di alto livello segnalerei Soresina, Scafati e la stessa Reggio Emilia, di cui si parla poco. Di sicuro il campionato sarà livellato verso l’alto: la Fastweb ha un organico molto ben attrezzato e potrebbe davvero essere la squadra da battere, ma mi aspetto una lotta durissima per l’accesso ai playoff con numerose realtà in grado di competere per i primi nove posti».

Infine il coach di Cervia ribadisce come il traguardo finale che raggiungerà la Cimberio dipenderà principalmente dalla qualità del lavoro svolto per ottenerlo:

«Al momento non mi sento di individuare nessun obiettivo pratico, anche perchè per capire effettivamente il valore delle avversarie ci vorranno almeno 10 partite. Quel che conta per noi è trovare subito consistenza e pensare a vincere il maggior numero di partite possibili senza guardare la classifica: personalmente sono soddisfatto perchè sul mercato si è operato nel modo giusto, ora non ci resta che iniziare a lavorare sfruttando le positive premesse che sono state poste dalla società. Servirà il giusto mix di ambizione ed umiltà: una piazza come Varese deve doverosamente guardare al vertice della classifica, ma questo traguardo va raggiunto con l’impegno ed il lavoro, specie in un campionato ricco di insidie e di campi difficili come la LegAdue».

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