Lucaweb Posted September 29, 2008 Share Posted September 29, 2008 di GIANCARLO PIGIONATTI Un "buon viaggio" non si nega a nessuno. Anni fa anche il benzinaio, per un mezzo pieno di super, te lo augurava, mentre oggi sei soltanto un numerino in codice per lo sconto. Cambiano i tempi, anche per la Pall. Varese che non si trova più fra i "pesi massimi" del basket, dovendo far buon viso a cattivo gioco (della scorsa stagione), nell’intento di un’orgogliosa riparazione. La squadra del cuore non ha però confini di serie, i tifosi le sono subito vicini per far sentire l’infinità di una passione che il Sacro Monte aiuta a proiettare, attraverso il suo prezioso paesaggio, verso più ampie frontiere. Quest’immagine diventa un po’ il simbolo d’una stagione che apre, negli auspici, un ciclo virtuoso, dopo l’ultimo sciaguratamente vizioso. E’ il giorno di un’adunata augurale per la famiglia Castiglioni (artefice d’una grande continuità patrimoniale), per i nuovi dirigenti (che sono persone serie), per il tecnico Pillastrini (cui si chiede d’essere il primo maestro di un capolavoro) e per i suoi uomini dai quali dipendono le fortune di una piazza nobile ma decaduta. Qualsiasi sia il loro potenziale, è dovuto l’affetto ai giovani (quasi tutti varesini), ancora confusi tra progressi e limiti, mentre ai due americani è d’obbligo il benvenuto in una città poco tenera, negli ultimi tempi, con i cosiddetti "mercenari", stando all’immaginario popolare, scottato da delusioni nere a raffica, infine stima e amore sono sentimenti che infiammano, come propellente, Galanda, Boscagin e Passera, attesi da una rivincita. Ci vuole invece cautela nella valutazione di questa Cimberio, ancora inafferrabile nei giudizi, dovendo chi fa un certo mestiere, avere dimestichezza con competenza e obiettività, cognizione di causa e realismo, lasciando ai tifosi i sogni, facendo essi benissimo la loro parte in una piazza un po’ partenopea per attaccamento. Se le novità, come lo sono i giovani e l’americano Reid, siano buone sementi, lo sapremo più avanti, nello scandire di tutte le variabili d’una stagione alla ricerca d’un copioso raccolto. Oggi non si possono fare previsioni, dovendo attendere più prove indicative e comparare la squadra con il più percettibile potenziale delle sue avversarie. Varese, a naso, non ci sembra uno squadrone, e probabilmente non ce ne sono in LegAdue, chiedendoci sin d’ora se la Cimberio sia almeno da "avanguardia operaia", cioè umile e tosta, rischiarata da due, tre leader cui punta per far lievitare determinati e promessi valori. Ci sembra inevitabile un punto interrogativo, probabilmente non perfido né atroce, come quello che ponemmo nello scorso settembre. In fondo la nuova Cimberio assomiglia, come molte squadre, a un uovo di Pasqua, da rompere per scoprire il valore delle sorprese, relative ad Arizona Reid, il quale, già, non passa inosservato, almeno per il suo look e ai giovani della panchina: poco importano un vistoso involucro e bei nastrini, come il prestigio e l’ambizione di Varese, la fama di Pillastrini e il piano sicurezza garantito da Childress e Galanda, sarà invece determinante il prodotto che ne uscirà nel tempo, stando a un’ideale mescola di "materie prime" e additivi ma anche l’armonia tra uomini che, in campo e fuori, identifica il carattere d’un gruppo. Manca un pivot vero, insistiamo a costo d’essere fastidiosi come insetti molesti ma, probabilmente, attraverso un grande atto di fede dei tifosi e degli sponsor, che consentiranno alla società di far cassetta, Varese potrà potenziare il suo "motore" in corsa. La prima salita della stagione, quella del Sacro Monte, tanto caro a noi varesini, vuol essere un appuntamento scaramantico per un campionato senza false partenze. Link to comment Share on other sites More sharing options...
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