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La scuola fa passare la voglia di leggere di Giordano Bruno Guerri

Nell’attesa di sentire, oggi, le conclusioni del ministro Sandro Bondi, il convegno sugli «Stati generali dell’editoria» ha fornito indicazioni assai preoccupanti, sia pure con qualche buona notizia. I problemi sono vastissimi, non tanto per gli editori, quanto per la società italiana.

In Italia si pubblicano sessantamila titoli l’anno, e in commercio ci sono mezzo milione di volumi, ma il mercato va incrementato, non tanto per il business editoriale, ma soprattutto perché, come dimostrano i dati – se non bastasse l’intuizione –, più lettura significa un miglioramento generale del Paese e dei suoi abitanti.

Quattro anni fa il presidente dell’Associazione Italiana Editori dimostrò che quella libraria è la maggiore industria culturale italiana; due anni fa, ancora a proposito di economia, si dimostrò dati alla mano che i libri aiutano la crescita, dando ai lettori maggiori potenzialità produttive. Quest’anno il tema è più generico, ma ancora più importante: «Scommettere sui giovani». Per la verità la polemica degli editori sui libri scolastici – che il governo intende rendere più duraturi - sembra più partigiana che razionale: se è vero, come sostengono, che alcuni libri di testo (quelli di geografia, in particolare) vanno aggiornati ogni anno, non è altrettanto vero per la maggior parte degli altri, quelli di matematica, per esempio. Ciò detto, i dati forniti dagli editori meritano una riflessione profonda.

L’Italia è la nazione europea con la percentuale più alta di studenti che hanno difficoltà nella comprensione di testi: dal 2000 al 2006 siamo passati da terzultimi (davanti a Germania e Portogallo) a ultimi. Anche per gli investimenti delle famiglie in consumi culturali (tra cui la lettura) e dell’istruzione siamo in penultima posizione, con circa il 6-7 per cento, davanti solo al Portogallo. Spagna, Francia e Germania sono attorno al 9 per cento, mentre i Paesi del Nord Europa vanno oltre il 10.

Nonostante tutto, nell’ultimo quinquennio sono stati conquistati alla lettura circa 150mila giovani in più l’anno. Nel 2007 il 53,8 per cento dei ragazzi italiani tra i 6 e i 19 anni dichiarava di aver letto almeno un libro non scolastico nell’anno precedente. Il divario di oltre dieci punti rispetto alla media nazionale (43,1 per cento) - pressoché costante dal 2000 - indica che i giovani italiani sono la fascia di popolazione che legge di più; ma, nel confronto europeo, sono distanti dai loro coetanei di Francia, Spagna, Germania, con differenze comprese tra i 20 e gli 11 punti. Sarà anche perché solo il 41 per cento delle madri legge libri di racconti o di fiabe ai propri figli almeno una volta la settimana? Nel Regno Unito sono il 90 per cento.

Il contesto familiare, naturalmente, è quello che più favorisce il rapporto con il libro. La biblioteca di casa è il canale in media più utilizzato (19,6 per cento) dai 6-19enni per procurarsi i libri. Seguono l’acquisto in libreria (18,5) e il regalo (16,1), mentre il prestito dalla biblioteca costituisce appena il 5,3. Il 19 per cento dei lettori tra i 5 e i 13 anni dichiara di acquistare personalmente il libro e il 28 di sceglierlo in autonomia. Ciò spiega perché l’editoria per ragazzi rappresenti ormai il 9,7 per cento della produzione editoriale italiana, pur rimanendo meno della metà di quello spagnolo e appena un terzo di quelli tedesco e francese. In questa situazione, le risorse economiche a disposizione delle biblioteche per l’acquisto di libri si sono ridotte. Da 59,4 milioni di euro nel 2000 a 50,2 nel 2007. Nel nostro Paese, poi, sono quasi del tutto assenti strutture che possano davvero definirsi «biblioteche»; il risultato è che solo il 13,6 per cento della popolazione scolastica frequenta la biblioteca della scuola e ancor più scarsa (2 per cento) è la frequenza dei docenti Sono dati che si ripercuotono direttamente sulla preparazione e sulle competenze dei nostri studenti: il punteggio medio nella scala delle competenze scientifiche colloca la scuola italiana (con 475 punti) sotto la media del Paesi Ocse (500) e in coda a tutti gli altri Paesi europei: Finlandia (527), Germania (516), Regno Unito (515), Francia (495), Spagna (488).

A queste considerazioni ne aggiungo una, personale: a parte la quantità di libri a disposizione, è a scuola che, paradossalmente, si perde il gusto per la lettura. È a scuola che la lettura diventa un’imposizione noiosa piuttosto che un arricchimento e un piacere. Ed è sempre la scuola che ti fa leggere non ciò che è bello e ciò che piace ma ciò che «bisogna» leggere: valga per tutti l’esempio dei Promessi sposi o, per passare ai contemporanei, Calvino e Sciascia. La scuola - i sistemi didattici, la formazione degli insegnanti - continua a essere il vero nodo per lo sviluppo dell’Italia, e non solo della lettura.

www.giordanobrunoguerri.it

E' vero. Leggere è un arricchimento, ma soprattutto è un piacere.

Io sono di quelli che reclamano il diritto di chiudere un libro entro il primo capitolo se fa schifo (ultimo esempio: Chuck Palanhiuk. C'ho provato dù vorte senza successo...)

Ricordo ancora con odio l'ora di Promessi Sposi. Quel mattone che in mano a un ragazzo di 16/19 anni non può che essere una tremenda, lenta, inesorabile tortura. Per non parlare della Divina Commedia. A me è sempre piaciuto tantissimo leggere, fin da piccolo ho divorato chili di carta inchiostrata e al Manzoni, coerentemente, preferivo gli scapigliati, a Dante Baudelaire, al Carducci Rimbaud.

Salvavo a malapena D'Annunzio, anche se poi dovevo rinfrescarmi con una doccia di Oscar Wilde... i miei voti, almeno in italiano, sono sempre stati positivi, ma studiare certe cose era una rottura di palle devastante, nonostante avessi un professore preparato e fortemente innamorato della propria materia.

Onestamente non biasimo quei ragazzi, che per un conflitto generazionale, rifiutano la lettura come noiosa. La passione per la lettura è qualcosa di innato, ma la scuola e i professori hanno la possibilità di trasmetterla o seppellirla definitivamente. Dalle statistiche riportate da GBG, è evidente quale sia la risposta .....

Ogni età ha la sua lettura adeguata. Oggi so apprezzare la Divina Commedia, che mi emoziona ogni volta che la sfoglio. Fra 40 anni, forse, mi capiterà anche con quella palla del Manzoni.....

Edited by Ale Div.
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Caro il mio becero-man,

sono proprio d'accordo con te.

Mia personalissima esperienza:

Ho fatto il liceo classico e, oltre a leggere i soliti classici da te citati durante l'anno scolastico, in estate venivamo sovraccaricati con l'obbligo di leggere 15 libri (15!!!) più o meno lunghi. Ovviamente non potevamo scegliere i titoli, o almeno parte di essi.

Risultato: un odio viscerale x la lettura, che ho iniziato a scoprire ed amare a 22 anni, nel 1996.

Un'amica mi parlò de La Casa degli Spiriti di Isabel Allende, mi incuriosì, andai a comprarlo (quando vidi la mole mi spaventai un pochino) e lì cominciò una nuova fase della mia vita nel rapporto coi libri.

Lo lessi in 3 giorni, non riuscivo a staccarmi dalle pagine, ero completamente rapita ed era una sensazione che non avevo mai provato prima con un libro!

Oggi leggo un libro ogni 2 settimane al massimo (se non lavorassi, ci metterei 3 gg :-D) , amo comprarli (detesto le biblioteche) e passo ogni momento libero della giornata nella lettura (bus, pausa pranzo, ...)

Detto quasi, puoi capire quanto sia d'accordo con te!!!!

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io odio leggere tutto quello che non ha le figure. altrimenti dalla didascalia si arriva a mezzo libro. in assenza di didascalia ci vuole almeno una citazione a inizio capitolo, qualcosa che possa far risultare interessante il proseguio. in generale un libro di narrativa per piacere personale credo di non averlo mai letto. ho ancora una serie di pinocchio, ragazzi della via pal e affini completamente intonsi. sono arrivato al controsenso che alcuni libri dell'università, mi siano piaciuti un sacco. roba che avrà venduto 2 copie in tutto. ma alla fin fine in libreria ci entro al massimo per vedere le copertine..

ho avuto il massimo disprezzo per i promessi sposi grazie a una prof che mi metteva 5 politico in italiano. io che, scusate se me la tiro, non ero e non sono mai stato sotto l'8. la commedia invece, grazie a tutt'altra insegnante, l'ho apprezzata molto di più. il massimo scolastico è stato con la catilinaria. ok che non ero buono a tradurre e quindi mi faceva comodo, ma ne sapevo veramente gran parte a memoria.

qualche settimana fa però ho voluto cominciare a leggere a 3 righe per volta basket e zen di phil jackson ai miei ragazzi. e l'ho già prestato a un pargolo. diciamo che è stata una soddisfazione. non credevo che qualcuno mi avrebbe mai stressato per sapere cosa pensasse phil nel montana..

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Leggo in media 2 libri alla settimana prevalentemente di carattere Storico-polito o romanzi storici

Due perchè dipende molto dall'umore in cui mi trovo spesso leggo prima di addormentarmi (solitamente sul libro ci sto 1 o 2 ore) o quando sono sul pullman per andare a milano.

Sono strano però o meglio ho prefeenze e facilità di lettura molto marcate...mi spiego meglio un libro storico (esempio attila re degli unni, attacco dal mare) o un romanzo-storico (ho appena finito di leggere "iacobus" di Matilde Asensi) te li leggo anche in due-tre giorni cosa che mi riesce molto difficile per qualsiasi altro libro (esempio citato da LL la casa degli spiriti della Allende, regalatomi dalla mia ragazza) escluso Guareschi che è il mio autore preferito in assoluto.

Per metà comprendo il discorso iniziale dove voglia interesse e scuola inducono o a un repentino abbandono o a una vorticosa immersione nella letteratura, per l'altra metà dico che nulla e nessuno potrà mai togliermi il piacere di una buona e rilassante lettura serale

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ci sono cose che non capirò mai ..

amo l'idea che il libro sia mio, mi affeziono profondamente.

L'idea di avere una data entro cui riconsegnarlo mi disturba molto, così come andare in biblioteca a cercarlo e non trovarlo.

Se lo voglio, me lo prendo; perchè mettersi in coda? :blink:

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Nell’attesa di sentire, oggi, le conclusioni del ministro Sandro Bondi

:clap[1]: bella questa!

Come? Ah, non era una battuta..? :clap[1]:

Oh mamma! ^_^:blink:

amo l'idea che il libro sia mio, mi affeziono profondamente.

L'idea di avere una data entro cui riconsegnarlo mi disturba molto, così come andare in biblioteca a cercarlo e non trovarlo.

Se lo voglio, me lo prendo; perchè mettersi in coda? :clap[1]:

Guarda che la disponibilità in tempo reale di un libro in biblioteca la vedi direttamente dal web, sia per Varese che per la provincia.

Servizio ottimo e scaffali ben forniti a mio avviso!

Grazie Alberto...? :angry::clap[1]:

Posted
amo l'idea che il libro sia mio, mi affeziono profondamente.

L'idea di avere una data entro cui riconsegnarlo mi disturba molto, così come andare in biblioteca a cercarlo e non trovarlo.

Se lo voglio, me lo prendo; perchè mettersi in coda? :geek:

Almeno i 2500 libretti per bambini prova a prenderli in biblioteca.... :nono[1]:

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:P bella questa!

Come? Ah, non era una battuta..? :D

Oh mamma! :geek::nono[1]:

Guarda che la disponibilità in tempo reale di un libro in biblioteca la vedi direttamente dal web, sia per Varese che per la provincia.

Servizio ottimo e scaffali ben forniti a mio avviso!

Grazie Alberto...? :geek::lol:

non vado in biblioteca da + di 10 anni, che ne so io del web??? :lol:

Posted
amo l'idea che il libro sia mio, mi affeziono profondamente.

L'idea di avere una data entro cui riconsegnarlo mi disturba molto, così come andare in biblioteca a cercarlo e non trovarlo.

Se lo voglio, me lo prendo; perchè mettersi in coda? :nono[1]:

A me piace rileggere più volte il libro o una parte di esso particolarmente intrigante per poterne scoprire così nuove sfaccettature e nuove visioni....poi anche a me piace la "possessione" del libro.

in secondo luogo non siamo mica tutti tiranni come tatanka

Posted (edited)
A me piace rileggere più volte il libro o una parte di esso particolarmente intrigante per poterne scoprire così nuove sfaccettature e nuove visioni....poi anche a me piace la "possessione" del libro.

in secondo luogo non siamo mica tutti tiranni come tatanka

io sono x la proprietà privata, mica x il comunismo :nono[1]:

Edited by Long Leg
Posted

A me la scuola fa passare il tempo di legtgre, se alle medie potevo sia svagarmi col Pc che leggere un sano libro, ora devo decidere quale delle due cose fare e a malincuore devo rinunciare ai libri, ah la tecnologia....cmq è colpa della scuola

Posted
A me la scuola fa passare il tempo di legtgre, se alle medie potevo sia svagarmi col Pc che leggere un sano libro, ora devo decidere quale delle due cose fare e a malincuore devo rinunciare ai libri, ah la tecnologia....cmq è colpa della scuola

Svagarmi col pc

Ecco il dramma uno si svaga uscendo all'aria aperta non simulando l'uscita col pc

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A me la scuola fa passare il tempo di legtgre, se alle medie potevo sia svagarmi col Pc che leggere un sano libro, ora devo decidere quale delle due cose fare e a malincuore devo rinunciare ai libri, ah la tecnologia....cmq è colpa della scuola

:nono[1]:

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mi mancano 30 pagine di "la leggenda del basket"; ho smesso di leggerla dopo che siamo retrocessi...

Posted
A me la scuola fa passare il tempo di legtgre, se alle medie potevo sia svagarmi col Pc che leggere un sano libro, ora devo decidere quale delle due cose fare e a malincuore devo rinunciare ai libri, ah la tecnologia....cmq è colpa della scuola

Nel caso tuo e di Targa la scuola è sicuramente colpevole, ma non per i motivi che pensate voi.

:nono[1]:

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sto leggendo i promessi sposi a scuola... che rottura di caxxo!!!!

se lei fosse Pamela Anderson, non diresti così...

Posted (edited)
mi mancano 30 pagine di "la leggenda del basket"; ho smesso di leggerla dopo che siamo retrocessi...

già letto... :lol:

Edited by TARGATO VARESINO
Posted (edited)
se lei fosse Pamela Anderson, non diresti così...

eh beh, ma visto che non si tratta di RENZO & PAMELA, resta comunque una palla.

Edited by TARGATO VARESINO
Posted
Svagarmi col pc

Ecco il dramma uno si svaga uscendo all'aria aperta non simulando l'uscita col pc

ne sono al corrente, sto cercando di sdeviare con corse nei campi, ma subentrano nuovamente i compiti...

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