Lucaweb Posted October 5, 2008 Share Posted October 5, 2008 di Giuseppe Sciascia Qui Varese, a voi Druogno...Prosegue "a tutto gas" il programma di lavoro di una Cimberio che ormai da qualche giorno sta "faticando" nell’accogliente località della Val Vigezzo, con una organizzazione estremamente "collaborativa" e disponibile nel cercare di venire incontro alle esigenze dello staff biancorosso che sta contribuendo a rendere utile il soggiorno piemontese del club prealpino. Gli unici intoppi al termine della prima settimana della stagione 2008/2009 sono quelli relativi al "bollettino medico" con Riccardo Antonelli fermo per un guaio agli adduttori e piccoli acciacchi "da carichi di lavoro" per Passera e Gergati; nulla di particolarmente serio comunque secondo il coach varesino Stefano Pillastrini, che anzi elogia la squadra per le energie riversate in questa fase iniziale della stagione... «Da parte dei ragazzi ho riscontrato grande impegno e molto entusiasmo. Certo c’è qualche disabitudine a certi carichi e di conseguenza ci sono stati tanti piccoli acciacchi legati alla fatica che ci hanno costretto a graduare il lavoro anche più di quanto avevamo predisposto all’inizio. Ma tutto sommato si tratta di un segnale positivo legato al fatto che i ragazzi fanno tutto al massimo dell’impegno e dell’energia al limite di qualche situazione fisica problematica; certamente nessuno si è risparmiato, anzi tutti hanno cercato di fare bella figura». Ancora troppo pochi gli spunti tecnici "annotati" dal coach romagnolo per riscontrare le sue aspettative rispetto ai giocatori che si è trovato ad allenare in palestra; poco basket e molta atletica agli ordini del professor Lenotti, pur con la costante disponibilità di tutti a "sposare" la causa del costante lavoro in palestra da sempre individuato da Pillastrini come chiave di volta della crescita dei singoli e del gruppo. «Dal punto di vista tecnico è impossibile effettuare delle valutazioni concrete, visto che finora abbiamo lavorato prevalentemente senza agonismo. Di sicuro c’è molta disponibilità e voglia di entrare nei meccanismi del gruppo da parte di tutti: ognuno di loro sta studiando il proprio ruolo e cercando di capire ciò che può dare di utile alla squadra, cosa che considero importante per la formazione del gruppo. Sinora in palestra abbiamo fatto abbastanza poco e soprattutto, visti i carichi di lavoro atletici, quasi sempre senza contatto». Il tempo per impostare le basi del nuovo sistema di gioco della Cimberio 2008/2009 arriverà dunque nei prossimi giorni, verosimilmente già a Druogno nella seconda fase del ritiro che si chiuderà sabato con la "sgambata" di Castelletto Ticino contro l’Angelico Biella; poi il lungo ciclo di amichevoli precampionato (in totale ben 12 partite ufficiali tra il 5 ed il 28 settembre) che servirà a Pillastrini per capire su quali aspetti puntare per crescere nel "sistema di squadra": «La scelta di giocare tantissimo in precampionato dipende proprio dalla volontà di confrontarsi contro avversari "veri" per capire il nostro grado di preparazione sui concetti tecnici che imposteremo in palestra. Adesso stiamo operando con un lavoro che in certe situazioni può sembrare monotono perchè stiamo imparando le regole sulle quali baseremo tutte le nostre idee e le ripetiamo in continuazione per assimilarle. Il numero così elevato di test amichevoli a settembre dipende proprio dall’esigenza di allenare giocando la parte tecnica: di quelle partite mi interesserà ben poco il risultato, più che altro vorrò vedere sul campo come e dove intervenire in palestra per migliorare gli aspetti sui quali dovremo fare meglio...». In generale comunque la sensazione è quella di un gruppo che - in attesa del rientro di Childress, atteso domani a Druogno - abbia già sposato il concetto della "fatica per crescere", rispecchiando in questo la prima prerogativa per il buon esito del "progetto tecnico e societario" costruito da Vescovi e Pillastrini. In attesa che "parli il campo", sicuramente si tratta già di un segnale molto positivo... «C’è molta consapevolezza del fatto che abbiamo bisogno di lavorare molto: siamo qui per divertirci ma senza paura della fatica e del sacrificio, cercando di fare in modo che sudare col sorriso sulle labbra diventi la prerogativa di un gruppo del quale tutti sono felici di fare parte». Link to comment Share on other sites More sharing options...
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