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di Giuseppe Sciascia

Sprizza entusiasmo da tutti i pori un Lorenzo Gergati deciso a giocarsi nel migliore dei modi le sue carte per guadagnare un "posto al sole" con la maglia della Cimberio: la guardia cresciuta tra Campus e Robur et Fides - al momento a riposo nel ritiro di Druogno per un leggero fastidio a un tendine - esprime sensazioni estremamente positive in relazione allo "spirito di gruppo" della squadra ed alla qualità del lavoro svolto in Val Vigezzo.

«Le prime impressioni sulla nuova avventura sono eccellenti: era da tanto tempo che non mi trovavo in un gruppo così affiatato - spiega l'esterno mancino del 1984 -. Con otto italiani in organico sembra di stare in serie B, considerando poi che Childress capisce tutto e che è ormai un italiano d'adozione e che Arizona Reid è un bravissimo ragazzo, già inserito nel gruppo. E poi Pillastrini è veramente bravissimo e lo staff tecnico gli dà una gran mano, mentre Lenotti ci sta facendo lavorare tanto ma senza torture. Meglio di così non poteva andare: sembra proprio che ci siano tutte le premesse giuste per fare bene».

Gergati spende poi un elogio "specifico" per quanto riguarda il tecnico di Varese, che lo aveva fortemente "caldeggiato" in sede di campagna-acquisti: «Il feeling con "Pilla" è stato subito altissimo: non è certo un allenatore che si limita a impostare lo schema di gioco parlando soprattutto con i "senatori", invece cerca di spiegare cosa fare in ogni situazione di gioco provando a tirare fuori il meglio da ognuno instillando fiducia e tranquillità in tutti grazie ai suoi metodi di lavoro. Questo tipo di atteggiamento aiuta tantissimo a rendere al massimo del proprio potenziale perchè è come avere a che fare con un istruttore di Minibasket: sicuramente è la persona giusta per un gruppo, come quello di Varese, che deve crescere durante l'anno».

In attesa dei primi riscontri del campo l'atleta varesino "esterna" le sue aspettative personali in merito al suo collocamento nelle gerarchie biancorosse: «Credo che il mio ruolo sarà quello di guardia dato che con Marco e Randy in regia sarà difficile ritagliarmi spazi da playmaker. Dovrò giocarmi gli spazi sul perimetro con Boscagin e Reid, anche se, per quello che ho sentito, Pillastrini ama molto giocare con quintetti piccoli. Cercherò di dare una mano in attacco dove c'è già tanto talento ma io posso aggiungere qualcosa con la capacità di creare punti in 1 contro 1, ma allo stesso tempo di dare il massimo in difesa cercando di capire volta per volta che cosa servirà alla squadra. So di dover migliorare ancora in tanti aspetti ma Pillastrini conosce bene le mie caratteristiche e saprà perfettamente quando e come mettermi in campo. All'inizio magari il mio minutaggio non sarà altissimo, ma sono convinto che saprò ritagliarmi i miei spazi crescendo durante l'anno, grazie al lavoro con l'allenatore, Comunque è già un onore far parte di questo parco-esterni che considero il migliore della LegAdue».

Gergati sfrutta infine la sua precedente esperienza del campionato professionistico "cadetto" - due anni fa fu finalista con la maglia di Pavia - per "fare le carte" alla stagione 2008/2009: «Il livello del campionato mi sembra altissimo, forse il più alto in assoluto da quando si è passati a questa formula regolamentare: se confronto l'Edimes, con la quale due anni fa, arrivai in finale e la Cimberio attuale mi sembra che la differenza sia nettamente a favore di Varese. Al di là del nostro ci sono tanti altri organici di alto livello: a me piacciono molto Casale Monferrato che ha italiani di valore e un ottimo coach e Reggio Emilia che ha operato acquisti importanti. Ma ci sono anche Soresina e Venezia oltre ad altre squadre competitive; sulla carta vedo una decina di compagini attestate su valori molto simili, quindi una lotta serratissima per la promozione diretta in A1. A noi il compito di stare sempre concentrati in un campionato che nasconde insidie ad ogni partita: sicuramente siamo costruiti per far bene ed è giusto riconoscere che questa squadra può puntare al vertice, anche se serviranno pazienza e fiducia da parte dell'ambiente affinché il lavoro impostato da Pillastrini dia frutti nel modo migliore, senza metterci troppa fretta».

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