Guest Paul The Rock Posted October 8, 2008 Share Posted October 8, 2008 Riporto parte di una serie di articoli di Peterson sul sito www.basketnet.it che trattano del futuro dei giocatori italiani e delle regole che si stanno attuando per "salvaguardare" gli italici della palla al cesto. Chi vuole può leggere tutti gli aritcoli (per ora siamo a 18) sul sito, ma questa parte voglio riportarla anche perché per una volta sono d'accordo il il vecchio Dan. Eccolo: Quando noto una protesta -- o uno sciopero -- degli operai, nota una cosa significante: C'è gente senza lavoro o gente che sta per perdere il lavoro. Abbiamo un esempio davanti ai nostri occhi in questi giorni: Alitalia. Ovvio, quella è una situazione tremendamente complessa, con colpe e accuse lanciate sinistra e destra. E trovo una notevole differenza fra uno sciopero per avere più soldi o per avere un nuovo contratto di lavoro; e una situazione come l'Alitalia, in cui operai e professionisti da diversi settori rischiavano di trovarsi senza lavoro, senza uno stipendio, sul marciapiede con tutto ciò che quello comprende; una situazione drammatica. Invece, per quanto riguarda i giocatori Italiani della Serie A e della Legadue, non vedo questo tipo di situazione. Anzi, a quanto mi pare, non vedo neanche un giocatore italiano senza lavoro, senza contratto, senza squadra. Ovvio, qualcuno mi dirà, ''Peterson, si svegli e si documenti! C'è questo giocatore senza squadra.'' Ma, al momento, nessun caso mi viene in mente. sia per i nazionali che per i giocatori 'medi'. Poi, come detto, un contratto per un giocatore italiano è molto più alto del suo 'vero' valore sul mercato europeo, cinque volte più di un Bulgaro o Ungherese di pari valore tecnico. La famosa 'Sentenza Bosman' non riguardava soldi, bensì il posto di lavoro e libera circolazione dei giocatori. Per quanto mi sembra, tutti i giocatori italiani di un certo livello hanno un posto di lavoro; hanno pure la libertà di lavorare sia in Italia che all'estero. A questo punto, mi domando: ''Cosa vuole la GIBA in più?'' Avere l'obbligo di avere sempre un Italiano in campo oppure due, come io avevo sostenuto per un po' di tempo? Come ha detto perfettamente Claudio Sabatini, patron della Virtus Bologna, nell'Intervista in TuttoSport, una cosa così aumenterebbe i costi per i club italiani. E fino a prova contrario ho già dimostrato che gli italiani stanno guadagnando circa 5 volte di più di un bulgaro di pari valore e rendimento. Claudio Sabatini è un imprenditore e, quindi, conosce il... mercato. Lui sa perfettamente che, con $120.000 (notare che ho messo Dollari USA) si può ingaggiare un buon giocatore Americano; ma con €120.000 (Euro Europei) non trovi sempre un buon giocatore Europeo; e con gli stessi €120.000 non troverai mai un buon giocatore Italiano. Quale proprietario vuole accettare una situazione del genere? Cioè, poter avere un buon o anche ottimo Americano per €120.000 o un giocatore Italiano di pari valore per €4-500.000? Non penso che nessun proprietario in Italia, Serie A o Legadue, vorrà fare in futuro un affare così cattivo! Forse qualcuno dirà che le cifre e le valutazioni sono sbagliate. Non vedo l'ora che uno me lo dica! In tempo reale, si può prendere due giocatori di pari valore (scegliete voi il metro, sistema da usare), uno Americano e uno Italiano. Diciamo che il loro ruolo è uguale, il minutaggio più o meno uguale, il rendimento più o meno uguale. Poi, vediamo quanto guadagna l'Americano e quanto guadagna l'Italiano. E' antipatico per me, che sono Americano, dire queste cose. Per anni, ho 'difeso' il giocatore italiano, ma i risultati negativi di questa non-qualificazione europea mi hanno aperto gli occhi e mi hanno fatto vedere la legge del mercato. Prendiamo l'anno scorso e gli esempi di Cantù e Biella e, in parte Avellino e la grande Siena. In pratica i club che hanno fatto felici scelte nel mercato degli americani hanno fatto un grande campionato e con questi giocatori hanno fatto il salto di qualità... non mi risulta che le squadre che hanno puntato sui giocatori italiani abbiano fatto lo stesso. Le future regole - cioè la riduzione del numero degli EXTRA - non permetteranno più queste situazioni. Invece è giusto che chi investe nello scouting chi spende tempo per cercare, per confrontare, per valutare giocatori poi sia premiato. Questo è vitale per un imprenditore: chi arruola nel proprio team un collaboratore con buone o grandi capacità farà un salto di qualità ma se le regole mi vietano o limitano non potrò mai fare il ''salto di qualità''. La legge del mercato deve sempre premiare chi lavora meglio. ------------- Interessante anche questa parte (tratta dalla puntata precedente degli articoli): ... la seconda parte viene dall'idea proposta da Claudio Sabatini, patron della Virtus Bologna, che ha detto che un minimo di Italiani compoterebbe un aumento di prezzi (leggi stipendi) per gli Italiani e che l'unico modo per non spendere molto per poco sarebbe avere un tetto salariale. Prima, una domanda: Quanti club in Serie A possono pagare un Italiano €500.000 netti? Senza voler fare il nome di nessuna società o fare i conti in tasca a qualcuno, diciamo che ci sono cinque-sei club che -- forse -- lo potrebbero fare. Ovvio, in Europa, ci saranno altri 25-30 club forse in grado di farlo. Ma questi giocatori Italiani -- quelli che hanno giocato in nazionale quest'estate -- non hanno mercato in quelle società. Quindi, la richiesta per €500.000 netti viene messa davanti ad un club italiano per un giocatore italiano. Questa ipotesi per un giocatore italiano non esiste altrove, che sappia io. Alternativa No. 1: Le società di Serie A impongono un tetto salariale per i giocatori italiani. Perchè no? Lo fa l'NBA per giocatori che provengono da ogni angolo del mondo! Diciamo che il 'tetto' è $60.000.000 per ogni club. Bene, il regolamento NBA dice che nessun singolo giocatore di quel club può prendere più del 25% di quella cifra, cioè, $15.000.000. Benissimo, ci sono sei giocatori italiani obbiligatori per ogni club della Serie A? Sì. Perfetto. La Lega impone una regola che dice che nessun club può spendere più di €1.000.000 per gli Italiani e nessun Italiano può prendere più del 25%, cioè, €250.000. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Silver Surfer Posted October 8, 2008 Share Posted October 8, 2008 Aggiungo carne al fuoco...ecco l'opinione di Messina: http://www.sports.ru/blog/messina/5873746.html Link to comment Share on other sites More sharing options...
bevila Posted October 9, 2008 Share Posted October 9, 2008 Aggiungo carne al fuoco...ecco l'opinione di Messina:http://www.sports.ru/blog/messina/5873746.html Direttamente in russo forse era meglio...... Link to comment Share on other sites More sharing options...
Silver Surfer Posted October 9, 2008 Share Posted October 9, 2008 Ok, mi cimento in un riassunto scarno: Titolo: Pallacanestro ITA, il mio cruccio. Sottotitolo: 3 punti i mportanti riguardanti il basket ITA successe nelle ultime settimane. 1°: la Nazionale non si è qualificata direttamente agli EU, con vasta eco negativa nei Media e tra i Fans. Ma i veterani sono poi stati almeno contattati o no? Certo le energie spese per le polemiche relative al N° minimo di ITA in squadre di Club e la pressione esercitata nell'ambiente non hanno certo aiutato... 2°: Napoli e CdO fuori per motivi economici seri...perchè si è aspettato fine Settembre? Perchè non c'è stato monitoraggio preventivo da parte della Federazione? 3°: smembramento Fip per 11 membri dimissionari e Presidente. Presidente CONI capo ad interim. Così ora, oltre ai ben noti problemi economici atavici, si assommano problemi relativi alla mancanza di un sistema atto a sviluppare giovani giocatori capaci. Colpa degli stranieri che affollano i roster delle squadre ITA? NO. E chi ha lavorato a stretto contatto con le Nazionali e con l'ambiente è 15 anni almeno che strepita contro la situazione e paventa la crisi che ora è esplosa. Inoltre i fans non si identificano più facilmente con le proprie squadre...ma NON per colpa degli stranieri, bensì perchè le squadre cambiano radicalmente ogni anno, salvo poche eccezioni. Ora non posso più continuare (non ho tempo...): chi può, finisca con gli ultimi concetti espressi...grazie... Link to comment Share on other sites More sharing options...
bevila Posted October 9, 2008 Share Posted October 9, 2008 Non che io non conosca la lingua di Albione, ma l'utilizzo smodato della stessa mi indispone. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Silver Surfer Posted October 9, 2008 Share Posted October 9, 2008 Alessio, Ettore Messina vive e lavora a Mosca, ed è seguito ormai ben oltre gli italici confini. Mi pare giusto che si esprima in inglese (ed in russo...bravo Ettore!). Link to comment Share on other sites More sharing options...
bevila Posted October 9, 2008 Share Posted October 9, 2008 Alessio, Ettore Messina vive e lavora a Mosca, ed è seguito ormai ben oltre gli italici confini.Mi pare giusto che si esprima in inglese (ed in russo...bravo Ettore!). Su questo fatto niente da dire, anzi..... A te grazie per aver tradotto quel che hai potuto, ma la mia è idiosincrasia alle lingue anglofone. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Silver Surfer Posted October 9, 2008 Share Posted October 9, 2008 Prometto che non appena posso continuo, sperando di riuscire a terminare entro la serata. A meno che qualcun altro abbia tempo e voglia di farlo: assicuro che ne vale la pena, visto gli ultimi concetti pregnanti circa ai budget tagliati che vanno forzosamente a colpire naturalmente i vivai delle squadre economicamente meno forti, ed altre idee... Link to comment Share on other sites More sharing options...
Roberto Posted October 9, 2008 Share Posted October 9, 2008 Io sarei piu' interessato a sapere se lui e' disposto a fare qualcosa per il movimento basket italiano, piuttosto di leggere cose che ormai sono sotto gli occhi di tutti. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Leasir Posted October 9, 2008 Share Posted October 9, 2008 Io sarei piu' interessato a sapere se lui e' disposto a fare qualcosa per il movimento basket italiano, piuttosto di leggere cose che ormai sono sotto gli occhi di tutti. se tutti avessero una visione tanto chiara e competente dei problemi del basket italiano, probabilmente saremmo già sulla strada giusta per risolverli. Link to comment Share on other sites More sharing options...
spiff Posted October 9, 2008 Share Posted October 9, 2008 Sento che questa discussione sta per diventare molto interessante... Link to comment Share on other sites More sharing options...
Silver Surfer Posted October 9, 2008 Share Posted October 9, 2008 Eccomi, come promesso. Anche se probabilmente non tange a nessuno. Messina consiglia alla Federazione russa di fare come in Italia anni or sono (ove si creò la dinastia che divenne poi vincente in Europa e nel Mondo, a livello giovanile e Senior...) e come attualmente in SPA e GRE: permettere ad un coaching staff esperto e capace di andare in giro per la Nazione ad insegnare e selezionare, aiutando i vari allenatori a migliorare i giovani e ad avere un programma di sviluppo unificato che permetta una crescita tecnica dei top-25 tra gli U-16, U-18 e U-20. Programma che non c'è in Russia, c'era in Italia (e permise di rintracciare talenti, oltre vincere titoli con la Nazionale giovanile...), e che SPA e GRE hanno implementato 15 anni or sono. Fine 2a parte. To be continued. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Silver Surfer Posted October 9, 2008 Share Posted October 9, 2008 (edited) 3a parte: Soluzioni? In situazioni di crisi sono necessari decisionismo e responsabilizzazione! Ma sarà praticamente impossibile in Italia: i club hanno lo stesso peso di voto x l'elezione del nuovo Presidente, dal più piccolo al più grande, e con persone appassionatissime di Pallacanestro ma non professionali al punto giusto da avere voce in capitolo sull'organizzazione, capendo e definendo i criteri per prendere decisioni importanti. Al momento la migliore soluzione potrebbe essere quella di un Coni forte che spinga una persona forte a sua volta in grado di comandare e guidare la Federazione, invece di avere elezioni organizzate. Nuove regole, insomma, prima di un nuovo governo! Sarà durissima x l'Italia riconquistare le posizioni prioritarie di un tempo: anni ed anni. Nello Sport la Democrazia è applicabile solo se c'è un fortissimo senso di responsabilità ed autodisciplina. LegaBasket e Fip: crisi tremenda nella leadership. LegaB: energia nel combattersi l'un l'altro, ma non nel risolvere i veri problemi. Fip: appassionati ma non professionisti, persone che vivono facendo ben altri lavori, e quindi talvolta lontani dai problemi che dovrebbero giornalmente risolvere. Rivalità Uleb/EL, rappresentata da Eduardo Portela e Jordi Bertomeu: il modello della Champion's League di calcio (che la Uleb vorrebbe applicare all'EL) NON può essere applicata al basket: i club cestofili NON vivono dei profitti, come invece succede a Manchester United, Milan, Inter, bensì dei soldi che munifici sponsor o potenze economiche gentilmente elargiscono per sopravvivere. E' quindi importante dare a qs. clubs una sicurezza di appoggio di almeno 4/5 anni, in modo da investire soldi, programmare almeno a media gittata ed avere grandi giocatori. Se invece uno di qs. club non dovesse avere la possibilità di competere in EL anche solo per 1 anno, si avrebbero tagli nel budget, sospensione dei programmi e fuggi-fuggi dei migliori giocatori, a differenza x es. di un Milan che ha acquistato Ronaldinho pur non partecipando qs.anno alla Champion's League, utile a rimpinguare le casse della società sia per i biglietti sia per il merchandising delle nuove magliette: nel basket contratti TV risibili, bassissimo merchandising, no multinazionali come ditte e sponsors. Lotta Uleb/EL? Ridicolo e negativo: lotta tra poveri, su risorse limitatissime, invece di trovare insieme modalità per aumentare le risorse. Se ciò non dovese succedere in tempi brevi, allora sarà la morte del Basket Europeo. Edited October 9, 2008 by Silver Surfer Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Paul The Rock Posted October 11, 2008 Share Posted October 11, 2008 Anche l'articolo di Messina riporta cosa vere e preoccupanti. Purtroppo molti dei problemi del basket italiano sono "alla base" e saranno difficili da estirpare. Basta vedere come è stata gestita l'ultima esclusione di CdO e Napoli, non tanto per le motivazioni, ma per come Lega e FIP si sono mosse in tempi sbagliati e creando ulteriori problemi collaterali che si potevano evitare muovendosi prima. Inoltre come scritto da entrambi c'è troppa gente appassionata di pallacanestro all'interno del movimento che però non ha la minima idea ed abilità nel gestire il basket italiano e spesso non guarda mai al di fuoti della propria mattonella... Link to comment Share on other sites More sharing options...
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