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Situazione Rieti


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E' in corso a Rieti una conferenza stampa del presidente Papalia. Pochi istanti fa ha illustrato come siano necessari 500 mila euro da versare in conto capitale entro il 31 dicembre per non incorrere in ulteriori penalizzazioni ed almeno altri 250 mila un mese dopo per le necessità gestionali. "750 mila euro sono 15 soggetti (anche pubblici) che partecipano alla società con 50 mila euro ciascuno dando vita futura alla pallacanestro reatina per estirpare il cancro dell'indebitamento che ci stiamo trascinando sulla gestione corrente" , ha detto Papalia dopo aver affermato che gli attuali soci "si fermano qui" non essendo in grado di versare altro capitale. "Non ci sono clausole di gradimento per chiunque voglia sottoscrivere le nuove quote. Noi coi 287 mila euro appena versati poniamo il resto del capitale in opzione a terzi". Papalia ha ammesso che al momento ci sono ritardi nei pagamenti a fornitori, giocatori e staff.

Dal Blog di Flavio Tranquillo, news del 4 Novembre.

Dopo le due società fallite, dopo la penalizzazione a Scafati, la penalizzazione alla stessa Rieti, Ercolino che senza aiuto del comune ha rischiato di dover dichiarare fallimento fino a poche settimane prima dell'inizio del campionato, ora ancora Rieti a cui mancano dei soldi...Situazione pesante, andando di questo passo dove si arriverà?

Edited by LUCA TONIo
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E' da questa estate almeno che si conosce la situazione di rieti.

Nonostante questo, sono stati ammessi lo stesso al campionato.

Una regola da adottare in futuro sarà la garanzia finanziaria di poter finire la stagione.

Devono trovare una bella cifretta di soldi e a novembre sono già indietro con i pagamenti.

C'è qualcosa che non va.............................................

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Mah.

A parte i 6 soliti noti (Milano, Roma, Bologna1 e 2, Siena&Treviso-fino-a-quando?), Chi?

Sono preoccupato, a differenza di Roberto.

Io..? :rolleyes:

A parte che son altre le cose che mi preoccupano, a me piacerebbe un campionato stile nba. :angry:

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E' da questa estate almeno che si conosce la situazione di rieti.

Nonostante questo, sono stati ammessi lo stesso al campionato.

Una regola da adottare in futuro sarà la garanzia finanziaria di poter finire la stagione.

Devono trovare una bella cifretta di soldi e a novembre sono già indietro con i pagamenti.

C'è qualcosa che non va.............................................

Bisognerebbe fare come in Spagna: fidejussione da 2,5 milioni di euro per l'iscrizione al campionato, nonchè deposito presso la Lega delle ricevute di pagamento degli stipendi. Se il ritardo dei pagamenti supera le tre settimane, la fidejussione viene escussa per l'entità della cifra in questione; inoltre la società insolvente nei confronti dei dipendenti non può fare mercato, contrariamente a quanto accade da noi, dove vale l'autocertificazione.

Ah, e chi non ha l'impianto da 5 mila posti minimi, non può salire dal piano di sotto.

Esattamente come da noi, no?

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Bisognerebbe fare come in Spagna: fidejussione da 2,5 milioni di euro per l'iscrizione al campionato, nonchè deposito presso la Lega delle ricevute di pagamento degli stipendi. Se il ritardo dei pagamenti supera le tre settimane, la fidejussione viene escussa per l'entità della cifra in questione; inoltre la società insolvente nei confronti dei dipendenti non può fare mercato, contrariamente a quanto accade da noi, dove vale l'autocertificazione.

Ah, e chi non ha l'impianto da 5 mila posti minimi, non può salire dal piano di sotto.

Esattamente come da noi, no?

Eppure mi paiono delle regole tanto semplici quanto di buon senso.......... mah !!

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Bisognerebbe fare come in Spagna: fidejussione da 2,5 milioni di euro per l'iscrizione al campionato, nonchè deposito presso la Lega delle ricevute di pagamento degli stipendi. Se il ritardo dei pagamenti supera le tre settimane, la fidejussione viene escussa per l'entità della cifra in questione; inoltre la società insolvente nei confronti dei dipendenti non può fare mercato, contrariamente a quanto accade da noi, dove vale l'autocertificazione.

Ah, e chi non ha l'impianto da 5 mila posti minimi, non può salire dal piano di sotto.

Esattamente come da noi, no?

Siamo in Italia, purtroppo.

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Bisognerebbe fare come in Spagna: fidejussione da 2,5 milioni di euro per l'iscrizione al campionato, nonchè deposito presso la Lega delle ricevute di pagamento degli stipendi. Se il ritardo dei pagamenti supera le tre settimane, la fidejussione viene escussa per l'entità della cifra in questione; inoltre la società insolvente nei confronti dei dipendenti non può fare mercato, contrariamente a quanto accade da noi, dove vale l'autocertificazione.

Ah, e chi non ha l'impianto da 5 mila posti minimi, non può salire dal piano di sotto.

Esattamente come da noi, no?

Sarebbe cosa buona e giusta.

Giochiamo: potenzialmente, potremmo forse raggiungere 10/12 squadre in grado di ottemperare in Italia...? Vediamo:

Siena, Roma, Bo-V, Bo-F, Pesaro, Milano, Treviso, Varese, ...poi? Caserta e Biella?

Dall'A2:

Casale Monferrato? Soresina? Venezia? Brindisi? Reggio Emilia?

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Sarebbe cosa buona e giusta.

Giochiamo: potenzialmente, potremmo forse raggiungere 10/12 squadre in grado di ottemperare in Italia...? Vediamo:

Siena, Roma, Bo-V, Bo-F, Pesaro, Milano, Treviso, Varese, ...poi? Caserta e Biella?

Dall'A2:

Casale Monferrato? Soresina? Venezia? Brindisi? Reggio Emilia?

Il problema di fondo è che queste squadre oggi, qui-e-ora, sarebbero in grado di reggere il giochino.

Non sono assolutamente certo che queste società, da qui a 5 anni, lo saranno sempre e comunque.

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Bisognerebbe fare come in Spagna: fidejussione da 2,5 milioni di euro per l'iscrizione al campionato, nonchè deposito presso la Lega delle ricevute di pagamento degli stipendi. Se il ritardo dei pagamenti supera le tre settimane, la fidejussione viene escussa per l'entità della cifra in questione; inoltre la società insolvente nei confronti dei dipendenti non può fare mercato, contrariamente a quanto accade da noi, dove vale l'autocertificazione.

Ah, e chi non ha l'impianto da 5 mila posti minimi, non può salire dal piano di sotto.

Esattamente come da noi, no?

Anche da noi è così.

A parte le deroghe....

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Anche da noi è così.

A parte le deroghe....

No.

La fidejussione è a 300mila.

La capienza minima a 3500.

Ed inoltre non c'è escussione in caso di mancato pagamento.

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Anche da noi è così.

A parte le deroghe....

No.

La fidejussione è a 300mila.

La capienza minima a 3500.

Ed inoltre non c'è escussione in caso di mancato pagamento.

Ironia ....

portami via ....

:rolleyes:

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No.

La fidejussione è a 300mila.

La capienza minima a 3500.

Ed inoltre non c'è escussione in caso di mancato pagamento.

Non mi permetterei mai di sindacare i tuoi numeri.

Ero solo ironico con riferimento al "fatta la legge, concessa le deroga" tanto in voga da noi.

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l'unica possibilita' di sopravvivenza e' il ridimensionamento.

Le squadre ex Jugo , con quattro soldi riescono a fare bel gioco e sfornare veri talenti......

occorre - amaramente = accettare che il basket e' uno sport minore (come il curling e la pallamano..) e la gente che gioca e cerca di eccellere ha una fame bestia.

le 310 euro per l'abbonamento sono un "grosso" investimento

saludos

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Bisognerebbe fare come in Spagna: fidejussione da 2,5 milioni di euro per l'iscrizione al campionato, nonchè deposito presso la Lega delle ricevute di pagamento degli stipendi. Se il ritardo dei pagamenti supera le tre settimane, la fidejussione viene escussa per l'entità della cifra in questione; inoltre la società insolvente nei confronti dei dipendenti non può fare mercato, contrariamente a quanto accade da noi, dove vale l'autocertificazione.

Ah, e chi non ha l'impianto da 5 mila posti minimi, non può salire dal piano di sotto.

Esattamente come da noi, no?

perfettamente d'accordo, ma serebbe un campionato per pochi... molto pochi

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perfettamente d'accordo, ma serebbe un campionato per pochi... molto pochi

Mettici anche:

Tassazione al 25% per gli sportivi (stranieri, perchè gli ispanici hanno un'altra aliquota).

Impianti - spesso di proprietà dei club - rigorosamente oltre 5000 posti, spesso a quota 10000+, il più vecchio dei quali ha 25 anni.

Contributi a pioggia da parte degli ayuntamientos (che sarebbero le nostre muncipalità) e delle regioni.

Organizzazione del campionato delegata interamente alla Liga Acb, gestita con criteri super partes staccati completamente dalla Feb (corrispondente alla nostra Fip).

Campionato Under 20 con partecipazione obbligatoria da parte di tutte le società della Liga Acb e "farm teams" di Leb plata e bronçe (corrispondenti alle nostre B1-B2 ma con stranieri) che utilizzano i bimbi delle squadre senior per farli crescere.

Visibilità televisiva in chiaro con picchi di ascolto di buonissimo livello.

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Impianti - spesso di proprietà dei club - rigorosamente oltre 5000 posti, spesso a quota 10000+, il più vecchio dei quali ha 25 anni.

A tal proposito un disegno di legge si propone per l'appunto di dimezzare i tempi di realizzazione, oggi biblici.

Far sì che i Comuni individuino l'investitore giusto, trasferendo a lui la proprietà o il diritto di superficie del futuro impianto.

Questo il disegno di legge presentato ieri contemporaneamente alla Camera e al Senato dal deputato democratico, Giovanni Lolli e dal senatore del Pdl, Alessio Butti punta ad invogliare i costruttori. Per far sì che si accollino la realizzazione degli impianti, ricevendo in cambio dei benefici, dei ricavi, nel medio e nel lungo termine.

Con lo sfruttamento del giro d'affari che uno stadio con cinema e ristoranti (per esempio) può comportare. La proposta bipartisan mira anche ad abbreviare i tempi, attualmente interminabili, per la fase che precede la costruzione. Lo sottolinea il senatore Butti nella relazione che accompagna il deposito del ddl: «Per realizzare nuove strutture serve anche una riorganizzazione urbanistica e una minore lentezza per quanto riguarda la realizzazione degli impianti e la burocrazia. Gli investitori ci sono, e sono disponibili. Ma chiedono una riduzione dei tempi legislativi e di realizzazione».

Per uno stadio nuovo servirebbero al massimo due anni per la parte burocratica. I tempi sarebbero dimezzati rispetto al normale. Ora, in Italia per un'opera pubblica dal costo superiore ai 50 milioni di euro occorrono mediamente tra i cinque e i sei anni.

I dati illustrati da Butti e Lolli parlano chiaro. L'età media degli stadi italiani di Serie A è di 67 anni; il 75% è stato costruito prima della Seconda Guerra Mondiale e il 50% di questi non ha mai subìto interventi di ristrutturazione significativi. Confrontando questi dati con quelli europei, viene fuori che la percentuale media di stadi ristrutturati negli ultimi dieci anni è pari al 45% contro il 10% dell'Italia. «Non è un'operazione soltanto economica, ma anche culturale», avverte Lolli. Per l'ex sottosegretario dell'ex ministro dello Sport, Giovanna Melandri, «gli impianti sportivi sono vecchi anche nella concezione. Non c'è cura per la manutenzione e per l'evoluzione del sistema sportivo. Mentre in Europa sono stati spesso costruiti e ristrutturati rivalutando quartieri degradati». Se la proposta di legge andrà in porto, lo stadio potrà essere vissuto tutta la settimana. Non solo il giorno della partita, come invece accade in Germania. Il modello? Quello americano.

Di più. Uno stadio di proprietà può rivelarsi un affare.

Secondo le stime, di "StageUp - Sport e Leisure Business", il giro d'affari per la costruzione ed il rifacimento degli impianti sportivi italiani sarà di sei miliardi di euro nei prossimi dieci anni. Di questi, quattro saranno spesi per gli stadi. Generando almeno 85mila posti di lavoro.

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A tal proposito un disegno di legge si propone per l'appunto di dimezzare i tempi di realizzazione, oggi biblici.

Far sì che i Comuni individuino l'investitore giusto, trasferendo a lui la proprietà o il diritto di superficie del futuro impianto.

Questo il disegno di legge presentato ieri contemporaneamente alla Camera e al Senato dal deputato democratico, Giovanni Lolli e dal senatore del Pdl, Alessio Butti punta ad invogliare i costruttori. Per far sì che si accollino la realizzazione degli impianti, ricevendo in cambio dei benefici, dei ricavi, nel medio e nel lungo termine.

Il fatto che sia una proposta bi-partisan mi fa sospettare che ci sia dietro una grossa inculata..

Già immagino colate di cemento con in mezzo un palazzetto che sarà riadattato a centro commerciale non appena la squadra di basket (o di pallavolo), orgoglio e vanto della città, sarà miseramente spirata.

E, comunque, il problema (come dimostra anche l'articolo riportato altrove da Ponchiaz) parte anche dalla situazione disastrosa degli impianti di base, che non interessano certo ai grandi costruttori...

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