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«Senza Lloreda siamo battibilissimi»


Lucaweb

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Comunque vada, sarà un successo... o almeno così sembra, almeno in parte, a Roseto, dove l'esordio degli abruzzesi contro la Cimberio Varese suggella il ritorno del basket che vale. Per chi non ricordasse le ultime storie di Roseto, il club abruzzese sparito dalla geografia della serie A al termine della stagione 2005/2006 è rientrata in gioco quest’estate grazie all'acquisizione del titolo sportivo di Fabriano in LegAdue. In riva all'Adriatico si respira un clima d'attesa per la prima uscita stagionale della formazione affidata ad Antonio Trullo, tecnico locale, artefice della storica promozione in LegAdue conquistata esattamente dieci anni orsono: «La nostra speranza è che la partita di oggi rappresenti una grande festa per il ritorno del basket professionistico a Roseto dopo due anni di digiuno. Rispetto a dieci anni fa la pallacanestro qui è meno sentita ma stiamo cercando di ricreare l'entusiasmo dei bei tempi: qui la tradizione è datata e la partita casalinga della domenica deve tornare ad essere un vero e proprio rito».

Il fattore campo del PalaMaggetti (campo sul quale Varese non ha mai vinto nei cinque precedenti in A1) garantirà una spinta "supplementare" a un Roseto tutto da scoprire in attesa di ritrovare Jaime Lloreda, il "centrone" panamense, ben noto sotto le Prealpi ma al momento ai box a causa di una frattura da stress a una tibia, sostituito a gettone dal francese Bryan. Sicuramente s’annuncia diverso rispetto a quello di Varese l'obiettivo stagionale degli abruzzesi i quali vantano alcuni giocatori da seguire come il nazionale panamense Danilo Pinnock (esplosiva ala più volte oltre quota 30 punti in precampionato) e il play italo-brasiliano Fulvio.

«L'esborso economico sostenuto per l'acquisizione del titolo sportivo ci ha imposto scelte obbligate sul mercato, la salvezza è il nostro fine per mantenere la categoria in vista di un progetto di crescita su scala pluriennale. Puntiamo quindi - spiega Trullo - ad arrivare in fretta a quota 11 vittorie e, per farlo, abbiamo scelto due stranieri di sicuro valore come Pinnock e Lloreda, al loro fianco abbiamo pescato molto nelle categorie minori completando la panchina con elementi prelevati da B1 e B2, sperando di incassare un paio di scommesse, viste le premesse in precampionato».

Tra l'infortunio di Lloreda e l'arrivo ritardato di giocatori importanti (su tutti l'ala svedese Ringstrom, giunto da soli dieci giorni) Roseto non si presenta in spolvero al debutto contro un'avversaria che Trullo teme moltissimo: «L'assenza di Lloreda è molto pesante, la squadra era costruita su di lui, spero proprio che Bryan ci possa dare una mano, anche se ha caratteristiche diverse da quelle di Jaime. Proveremo a giocarcela contro Varese che, dopo gli arrivi di Dickens e Nikagbatse, è diventato una specie di "Dream Team" in LegAdue. Vincere sarà arduo, noi dovremo giocare al 100 per cento e Varese dovrà rendere al di sotto delle sue possibilità. Sulla carta, a livello di talento e di esperienza, non c'è storia ma quel che conta è il verdetto del campo e noi faremo di tutto per sovvertire il pronostico».

Giuseppe Sciascia

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