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Cotani, uno schiaffetto al fato


Lucaweb

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di Giuseppe Sciascia

Riflettori puntati su Simone Cotani nei panni di un eroe che t’aspetti, sì e no: è suo il tap-in vincente che ha regalato alla Cimberio i primi due punti stagionali in una dura trasferta, quella di Roseto.

Entrato in campo da poco più di un minuto, nel finale convulso del PalaMaggetti, dopo il quinto fallo di Galanda, lo "schiaffetto" al pallone vagante che ad un secondo dal termine è valso il decisivo canestro dell'80-78 per i biancorossi è stato un gesto tanto istintivo quando risolutivo.

«Sicuramente è stato un bel modo di iniziare la stagione, soprattutto al termine di una partita nella quale avevo giocato poco per problemi di falli. Quel tap-in decisivo? Questione di destrezza ma anche di fortuna... però ci voleva, - attacca un raggiante Cotani - per chiudere una gara che abbiamo ribaltato con bravura dopo una partenza sciagurata, contro un'avversaria aggressiva e decisa a onorare l'esordio casalingo che coincideva con un atteso ritorno nel basket che conta».

L'ala del 1981 ribadisce l'importanza della dimostrazione di unità del gruppo che la Cimberio ha saputo evidenziare rimontando con il giusto piglio anche dopo il meno 20 di inizio terzo quarto.

«La cosa più importante è che siamo stati uniti nel momento di maggior difficoltà, dimostrando le nostre qualità proprio quando abbiamo saputo imporre il nostro gioco. I nuovi innesti sono già stati preziosissimi: Dickens ci ha dato una grossa mano così come Nikagbatse, con loro siamo molto più coperti ed ora dobbiamo solo pensare a crescere soprattutto dal punto di vista dell'amalgama e della coesione difensiva». Proprio la difesa è stata di grande valore e spessore ai fini della rimonta, passando la Cimberio dai 31 punti subiti nel primo quarto agli 8 dell'ultima frazione.

«Senza dubbio nel quarto periodo siamo stati molto più aggressivi in retroguardia e la nostra rimonta è nata sulla spinta di questo incremento di intensità. Alla fine la vittoria, fortunatamente, è arrivata, anche se per quanto abbiamo fatto vedere nei primi 25 minuti non c'è di che essere soddisfatti. Possiamo e dobbiamo migliorare ancora molto ma i due punti di Roseto sono comunque importanti per come sono maturati. Campi come quello abruzzese sono molto difficili e comunque per noi il compito in trasferta sarà sempre impegnativo. L’aver conquistato questi punti rimanendo sempre con la testa nella partita sia pur non giocando al meglio è un segnale positivo».

Nel frattempo Cotani è alle prese con gli aggiustamenti necessari per abituarsi al nuovo ruolo in cui è stato spostato da Pillastrini dopo l'arrivo di Dickens: «In origine il mio ruolo avrebbe dovuto essere quello dell'ala forte ma ora spesso e volentieri mi trovo a giocare anche da numero 3. L'arrivo di Dickens è stato sicuramente un gran colpo di mercato ma per me ha significato un cambiamento in corsa con la possibilità di ampliare il ventaglio delle soluzioni tattiche: per tornare a giocare da ala piccola dovrò lavorare con impegno, era dai tempi di Livorno che non avevo più minuti in quel ruolo, dato che a Biella per varie situazioni mi sono trovato quasi esclusivamente a giostrare da 4. Io e Kaniel ci completiamo bene a vicenda, certo come caratteristiche di squadra siamo abbastanza perimetrali e tra gli aspetti da migliorare c'è anche quello di diventare più pericolosi dentro l'area».

L'atleta romano guarda già avanti, verso il match di domenica contro Livorno, sfida particolare per lui che ha militato dal 2001 al 2004 nelle file della compagine toscana.

«A Livorno ho giocato per 4 anni e i ricordi sono sicuramente piacevoli: l'emozione nell'affrontare la squadra, che mi ha lanciato in A1, c'è ancora, però ormai è passato diverso tempo. Di sicuro è un'avversaria da non sottovalutare, al di là del fatto che ci ha dato la paga in amichevole a inizio settembre: in quella occasione mi era parsa una squadra ben costruita e chiaramente non salirà a Varese per fare una passeggiata, servirà la massima concentrazione per onorare al meglio l'esordio casalingo».

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