Lucaweb Posted November 22, 2008 Share Posted November 22, 2008 di Giuseppe Sciascia "Chi ben comincia, è a metà dell'opera": il vecchio adagio di saggezza popolare piace a Giorgio Boscagin dopo il raid biancorosso a Roseto. «Lo spero proprio di sì. La partita di Roseto - attacca Boscagin - presentava sicuramente tante incognite, innanzitutto come debutto in un campionato sconosciuto, quindi in un ambiente caldo e insidioso contro una squadra che sicuramente saprà farsi rispettare in casa. Partire con una vittoria è stata una iniezione di fiducia per noi e per l'ambiente, oltre ad aver garantito un segnale ben augurante sotto tanti punti di vista». E’ stato un match dai due volti che Varese ha saputo ribaltare con la forza e l'orgoglio di un collettivo solido: la vittoria a fil di sirena "marca" già una differenza sostanziale rispetto alle diverse beffe in volata della disgraziatissima edizione scorsa. «Sinceramente credo che lo scorso anno - osserva il veronese - una partita nata sotto una cattiva stella, come quella di Roseto, non l'avremmo mai ribaltata: la prima buona cosa da sottolineare è stata infatti la reazione d'orgoglio che abbiamo avuto sul meno 20, piegando le gambe in difesa con la voglia di riaprire completamente il discorso. Così abbiamo fatto nel giro di una decina di minuti imponendo finalmente il nostro basket. E siamo stati non perfetti ma molto capaci, soprattutto dopo 25 minuti nei quali abbiamo offerto la peggiore prova della stagione». La Cimberio deve ancora molto lavorare per affinare l'intesa della versione "riveduta e corretta" visti gli ultimi inserimenti, sopportando un "travaglio" comunque utile, visto l'indiscusso valore dei nuovi arrivati... «Sono convinto che le difficoltà di messa a punto siano fisiologiche dopo l'innesto di Dickens e Nikagbatse, a lungo andare tutti e due ci daranno una grandissima mano. Al di là del loro indiscusso spessore tecnico, l'inserimento di Kaniel sta cambiando il nostro modo di giocare aumentando le soluzioni offensive a disposizione, soprattutto per il gioco interno. Prima avevamo soltanto Galanda per appoggiare la palla dentro, adesso - spiega Boscagin - abbiamo un altro attaccante, capace di colpire da sotto e da fuori; sicuramente il cantiere è aperto ma già siamo convinti di poterci togliere belle soddisfazioni». Soddisfazioni anche personali per Boscagin che ha riscoperto una dimensione offensiva importante, sempre in doppia cifra in precampionato, deciso a ritagliarsi un compito meno "specialistico" rispetto a quello dello "stopper" designato sull'esterno americano avversario. «Sono contento del ruolo e dello spazio: avere un ruolo importante in questa squadra fa sicuramente piacere. Con Pillastrini ho finalmente trovato un allenatore con cui si riesce ad avere un dialogo, il fatto di sentire d’avere un compito importante è uno stimolo supplementare per far bene. Al di là delle mansioni difensive, anche in attacco c'è la possibilità d’essere protagonista, com’è accaduto spesso in precampionato: certo i punti di riferimento veri sono altri ma sono stimolato dalle responsabilità, in più sicuro della considerazione dello staff tecnico che conta anche su di me in attacco». La Cimberio, pur con qualche acciacco (ancora fermi ieri Antonelli e Cotani) prepara l'esordio casalingo di domenica contro Livorno, partita da non sottovalutare secondo Boscagin che pure sottolinea la voglia di brillare da parte del gruppo, proprio per conquistare la fiducia del pubblico di Masnago. «C'è aspettativa per l'esordio a Masnago, finora la settimana è stata difficile soprattutto nel reparto-lunghi, visto che non siamo ancora riusciti a lavorare come volevamo, ci aspetta una gara insidiosa come capiterà spesso in questa LegAdue contro una squadra con due ottimi americani e solida sotto canestro. Teniamo a vincere davanti al nostro pubblico, decisi a coinvolgere la tifoseria, avendo nei suoi confronti tanti e troppi debiti aperti». Link to comment Share on other sites More sharing options...
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