Lucaweb Posted November 30, 2008 Share Posted November 30, 2008 di Giuseppe Sciascia Ci pensa Cecco Vescovi a mettere sull'avviso i suoi biancorossi in vista della trasferta di domenica a Pistoia, guarda caso, sul campo che l'attuale general manager della Pall. Varese conosce molto bene, avendo trascorso nella città toscana, due stagioni da giocatore: la prima nel 1993/94, la seconda nel 1997/98, prima del suo ritorno in città per vivere l'indimenticabile emozione dello scudetto della Stella. «Troveremo sicuramente un ambiente caldo, i tifosi sono toscani "veraci" e attorno a questa squadra c'è l'entusiasmo di una piazza che ha saputo ricostruire e tornare tra i professionisti dopo essere ripartita dalla serie C1. Conosco ancora alcuni dirigenti, a partire dalla famiglia Carrara che dirigeva la società ai miei tempi, è gente che tiene a fare un figurone, figuriamoci in televisione e contro una Cimberio che sarà accolta come uno squadrone, da battere, per rinverdire alcuni vecchi fasti». Ricordi "in chiaroscuro" per Vescovi nelle sue due apparizioni a Pistoia: la prima avvenne dopo la deludentissima annata della Cagiva che fallì la promozione in serie A1 nei playout del 1992/93, la seconda dopo la difficile stagione della finale-scudetto disputata con la Fortitudo Bologna. «I ricordi di quelle esperienze vanno divisi in parti ben separate: il mio primo anno a Pistoia fu bellissimo, in assoluto si trattò della mia prima avventura lontano da Varese ed ebbi la fortuna di trovare un gruppo di giocatori più o meno della stessa età come Forti, Crippa e Della Valle: tra noi ci fu subito grande feeling e non fu un caso se disputammo un'annata stupenda, giungendo fino ai playoff. Nella mia seconda stagione a Pistoia c'erano grandi aspettative ma anche un ambiente molto diverso: scelsi di tornare in Toscana seguendo Rusconi, col quale a Varese m’ero trovato molto bene ma Dodo durò soltanto qualche mese e la stagione non fu brillantissima, anche se la considero ancora come un'esperienza positiva». Tornando a oggi Vescovi ribadisce le difficoltà del viaggio in Toscana nel contesto di un campionato che ha già dimostrato d’essere ricco di insidie: «Le prime due vittorie stagionali non ci devono illudere, non sarà facile. Bisogna abituarsi al tipo di partite dure e difficili già evidenziate nelle sfide contro Roseto e Livorno. La LegAdue è un campionato nel quale contano non i nomi ma l'agonismo e l'intensità oltre alla voglia di vincere che metti in campo: per questo la trasferta di Pistoia sarà un ulteriore test per capire se siamo pronti per il tipo di stagione che vogliamo affrontare». Nonostante tutto il dirigente della Cimberio sottolinea come il "gruzzoletto" di punti già intascato contro Roseto e Livorno sia servito a dare una bella iniezione di fiducia all'ambiente, in attesa che la squadra completi il suo percorso di crescita... «La cosa che dà fiducia a tutto l'ambiente riguarda proprio i margini di miglioramento a disposizione della squadra. Ci sono ancora un equilibrio da trovare e molti dettagli da mettere a posto, ci vorrà un po' di tempo ma questo non deve essere un problema né deve spaventarci, soprattutto nella misura in cui i 4 punti conquistati in classifica ci consentono di lavorare con serenità per crescere. Da parte nostra c'è consapevolezza dei mezzi per vincere le partite: dobbiamo solo prendere coscienza delle nostre qualità, scendendo in campo senza temere nessuno ma rispettando tutti». Infine Vescovi ritaglia uno spazio per confermare la sua fiducia nei confronti dei ragazzi della panchina, in attesa che possano ritagliarsi ruoli più importanti rispetto alle prime due uscite stagionali: «I giovani avranno tutto il tempo di guadagnarsi i loro spazi lavorando in palestra per migliorare. Il progetto è quello di farli crescere a poco a poco, affinchè possano dare un apporto importante nel finale del campionato. Stiamo cercando di far loro capire come si devono inserire nella squadra, accompagnandoli con pazienza affinché trovino una posizione ben definita. Non bisogna aspettarli al varco ma dar loro tempo per crescere, dunque nessuna depressione, da parte nostra la fiducia resta massima». Link to comment Share on other sites More sharing options...
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