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Gergati: «Attenti alla "mia" Pavia»


Lucaweb

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di Giuseppe Sciascia

Trasferta col gusto un po’ particolare dell’amarcord per Lorenzo Gergati che in vista della sfida di domenica sul campo dell’Edimes Pavia sfoglia volentieri l’album dei ricordi relativi alla stagione disputata due anni fa in riva al Ticino: la finale-promozione raggiunta dalla formazione allora guidata da Giancarlo Sacco rappresenta uno dei momenti più importanti della carriera del varesino che non vede l’ora di tornare sul parquet di via Treves.

«E’ una partita che sento in maniera particolare dato che Pavia è un po’ la mia seconda casa: due anni fa vi ho trascorso quella che probabilmente è stata la mia stagione più bella e in quella città ho trovato tantissimi amici, ad iniziare dal presidente Bianchi. Al punto che nel corso dell’estate scorsa ci sono rimasto per due mesi. D’altra parte, all’inizio del mercato di quest’anno mi rivolevano e stavo quasi firmando per l’Edimes; poi è arrivata la chiamata di Varese... Sono veramente molto affezionato a tutto l’ambiente e spero che il pubblico del PalaTreves mi accolga bene; ma spero allo stesso tempo che a festeggiare a fine partita saremo noi, anche se non sarà per nulla una gara facile...».

Gergati sottolinea infatti come l’ultimo posto dell’Edimes e il primato in classifica della Cimberio siano dati fuorvianti in vista del match di domenica, soprattutto dopo le novità in campo e in panchina della formazione ticinese, senza dimenticare la pesantissima sconfitta che nel corso del precampionato Pavia inflisse ai biancorossi: «A dispetto delle rispettive posizioni in graduatoria, domenica dovremo stare molto attenti. A mio avviso Pavia non merita la classifica che ha: semplicemente ha perso molte partite in volata, al contrario di Varese che ha sfruttato sempre le occasioni nei finali punto a punto. In fondo giocatori come Marigney e Volcic lo scorso anno hanno disputato i playoff a Reggio Emilia e a Casale, mentre Cinciarini e Colussi sono italiani di valore. Inoltre, l’arrivo di Bencaster e del nuovo allenatore De Raffaele aumenterà le loro motivazioni: già la classifica è da acqua alla gola, poi sicuramente una squadra giovane come l’Edimes deve sfruttare al meglio le occasioni casalinghe. Che affrontino Varese, Lumezzane oppure i Los Angeles Lakers poco conta, per loro sarà una partita da vincere per forza. E noi dovremo giocare una partita molto accorta, ricordando ancora la pesantissima sconfitta del precampionato».

Insomma, una trasferta irta di insidie a dispetto della differenza di valori espressa dalla classifica, che però potrebbe trasformarsi in un ulteriore trampolino di lancio in caso di vittoria: «Per battere Pavia servirà giocare una partita solida come quelle che ci hanno permesso di espugnare i campi di squadre forti come Pistoia e Venezia. D’altra parte, la Cimberio è la capolista, e dovunque andiamo dobbiamo essere in grado di imporre il nostro gioco: effettivamente il calendario sembra garantirci opportunità interessanti viste le gare casalinghe contro Sassari e Imola dopo la trasferta di domenica, dunque vincendo sul campo dell’Edimes ci sarebbe la possibilità di consolidare il primato e magari di staccare qualche avversaria».

E con Nikagbatse ancora alle prese con i problemi al tallone, Gergati avrà la possibilità di trovare spazi da protagonista, come è stato costantemente nelle ultime tre gare: l’elogio pubblico di Pillastrini per la sua capacità di entrare "a freddo" e recitare un ruolo fondamentale in occasione dell’overtime di sabato scorso contro Jesi è stato un bell’attestato di stima per il biancorosso. «Quel pallone recuperato e poi trasformato a canestro all’inizio del supplementare rappresentava al meglio la voglia di tutta la squadra di vincere, poi sui tiri liberi finali ho avuto i nervi saldi ma d’altra parte per me non è una novità. Ricordo in B1 un 2/2 a tempo scaduto con la maglia di Vigevano davanti a quattromila spettatori urlanti a Rieti. Sono contento del mio rendimento nelle ultime partite e ringrazio il coach per gli elogi dopo la partita contro Jesi, nella quale è arrivata la conferma che in questo gruppo ci sono tanti giocatori in grado di essere decisivi. Questa Cimberio è davvero molto forte per il livello della categoria: potenzialmente tutti noi potremmo essere protagonisti, ma in realtà ognuno si è calato con umilità e spirito di sacrificio nel ruolo più utile per il bene della squadra. D’altra parte questo è un gruppo fantastico cui interessa solo vincere: così si vincono i campionati».

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