Lucaweb Posted January 23, 2009 Share Posted January 23, 2009 di Samuele Giardina VARESE Alessandro Spinoglio è l’addetto stampa della Fastweb Casale Monferrato, è gentile, attento e troppo simpatico: «Ma quanti sarete da Varese? Giornali, televisioni, e poi anche siti internet!». Caro Alessandro, «siamo Varese: qui la pallacanestro conta più di qualcosa». «Eh lo so, qui invece ci stiamo attrezzando…». E via risate, non prima di avere eseguito una sommaria divisione delle esigenze di noi bosini in trasferta lavorativa: «Perdonatemi ma non siamo abituati ad avere così tanti ospiti. Non potrò mettervi tutti in prima fila». Non c’è problema, perché la prima impressione, a regola giudice suprema, intriga: se lo spirito della società alessandrina è quello di Alessandro, ci divertiremo a respirare un’aria ruspante, in un palasport colorato di rossoblu, macchiato di biancorosso, e in cui, appunto, non ci sono avversari ma solo ospiti. PRESIDENTE MUNIFICO Il sodalizio piemontese è sorto all’onore delle cronache grazie alla passione del presidente Giancarlo Cerutti, indigeno casalese classe 1950, cavaliere del lavoro, ex vicepresidente della Confindustria, attuale presidente del consiglio di amministrazione del «Sole 24 Ore», nonché tenutario di impero che, casi della vita, produce rotative per la stampa. Cerutti si è seduto alla scrivania nel 2000, è partito dall’allora B2, e il 2 giugno 2005, battendo Forlì in un PalaFerraris oltre ogni limite di capienza, la sua Casale ha conquistato la LegaDue, dove sta disputando il quarto campionato di fila. Le prospettive? Guardare in alto, e non potrebbe essere altrimenti, un Cerutti non si muove per niente. Evidenziatore: la Fastweb è terza a due vittorie dalla Cimberio. Ocio. CON MARINO IN SERIE B Nata nel 1956, formatasi nell’epoca eroica in cui il basket era ancora palla al cesto, nel 1965/66 Casale ha raggiunto la serie B, secondo campionato nazionale come l’attuale LegaDue: protagonista di quel gruppo era anche un imberbe Marino Zanatta. Sì, proprio quel Marino Zanatta, nato a Milano nel 1947 e alla prima stagione fuori dal nido: «L’anno precedente facevo l’undicesimo alla All’Onestà Milano in serie A, con un grande come l’ungherese Lajos Toth (inciso: la squadra che il 6 dicembre 1964, affrontando l’Ignis, inaugurò il Lino Oldrini, ndr). Lui scelse di fare l’allenatore giocatore a Casale, e io lo seguii: ero giovane ma stavo in quintetto, in una squadra dove impazzava un ragazzo del posto, Marcello Motto, centro ex nazionale e Cantù». La serie C aveva tre gironi e «noi fummo l’unica imbattuta d’Italia: vincemmo gli spareggi promozione con le prime degli altri gruppi, Brugherio e Mestre, e andammo in B. Forte di questa esperienza, rientrai alla All’Onestà, dove rimasi cinque anni in prima squadra con Bulgheroni, Isaac e Percudani: i miei amici fratelli di sempre». Grande esperienza, quella piemontese, «che mi insegnò i rudimenti del professionismo, anche giocando all’aperto a Carrara, Loano, Sassari o a Col di Rodi vicino Sanremo». Parte curiosa delle gesta di Zanatta nel Monferrato, «Casale, più di una città, era per me una maglia da indossare: in settimana andavo lì solo per due allenamenti. Facevo l’Itis a Milano, uscita alle 17.20, treno alle 18, palestra alle 20, poi mi portavano in macchina a Mortara (nel pavese, ndr) dove salivo sull’ultimo treno per Milano. Risultato, arrivavo a casa oltre mezzanotte. Che vi posso dire, non tutte le vie sono facili: questa, oltre che non facile, era decisamente interessante…». LA MORALE Avvicinandoci alla chiusura, sveliamo un segreto, ci sarebbe piaciuto donare parte di questo spazio al presidente Cerutti, ma ieri era in Messico ovviamente strazeppo d’impegni. Dopo nemmeno un’ora dalla richiesta, le scuse della sua segretaria: «Il dottor Cerutti ci ha fatto sapere che non può. Ci dispiace tantissimo, perché il nostro stile è lontano dal negarci; ogni occasione in cui si può parlare di noi andrebbe sfruttata». Peccato, ma sono stati formulati i pensieri giusti nel modo giusto. Come, con la giusta tara, quelli del simpatico Alessandro. Il nome esteso del sodalizio è Associazione Sportiva Junior Casale: junior, come un cucciolo da crescere. Lo ripetiamo, se l’impressione a pelle vale ancora più di mezzo soldo bucato, auguriamo a junior di diventare senior alla sveltissima. Fast…web, come lo sponsor, ma partendo da venerdì: domani Varese ha una gara da vincere. Link to comment Share on other sites More sharing options...
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